Angelo Conti
Mattie è una parola dolce per migliaia di ragazzi torinesi. Il Mulino di Mattie è infatti una struttura che, per decenni, ha ospitato gite scolastiche, iniziative didattiche, momenti di svago e di gioco per i più giovani. Oggi vien difficile accostarla a un'alluvione che ha devastato un'ampia fetta del comune, messo in ginocchio le frazioni, isolato decine di persone. Tutta "colpa" del rio Gerardo, un fiumiciattolo che di solito scorre tranquillo, da Mattie verso Bussoleno, in una vallata ampia, piena di verde. Anche se nel suo passato c'erano già stati momenti difficili: nel lontano '72, a metà agosto, una bomba d'acqua si scatenò sulla borgata Giordani, provocando una piena tanto repentina quanto devastante. E poi nel 2000, l'alluvione che colpì a macchia di leopardo tutto il Piemonte distrusse il ponte di frazione Combe, poi ricostruito l'anno dopo in emergenza e poi nel 2012 in via definitiva, prima di essere di nuovo travolto dall'acqua l'altra notte.