La lotta contro il cancro ha segnato milioni di donne. Ed è una battaglia che, nella città di Torino, viene svolta prevalentemente all’Ospedale Sant’Anna, polo di riferimento per le patologie oncologiche femminili. Ma il Sant’Anna è un ospedale con alcuni problemi. Da alcuni anni il day hospital per le cure chemioterapiche era in parte inagibile: situazione che costringeva le donne affette da tumore (che spesso provengono anche da regioni lontane) a svolgere la chemioterapia in altri ospedali, fuori dal quel circuito di cura che al Sant’Anna sarebbe completo.
Era quindi indispensabile riaprire il day hospital, compresa la parte riservata alla chemio, con le due grandi sale di infusione e di monitoraggio sanitario. Così Specchio dei tempi ha accettato la sfida: quella di ristrutturare completamente questa area dell’ospedale, circa 1050 metri quadrati, con una spesa 1,2 milioni di euro. Il 25 giugno 2019 è stata posata la prima pietra ed i lavori, affidati all’Impresa MIT di Nichelino, si sono conclusi, come da programma, all’inizio di marzo 2020. L’ambiente, caratterizzato da tutte le tonalità dell’azzurro, è insonorizzato, coibentato ed utilizza avanzati sistemi di condizionamento e sanificazione. Ogni salone è dotato anche di schermi video dotati di auricolari.
L’obiettivo è dare alle malate oltre alle più avanzate terapie, anche la serenità giusta per sconfiggere il cancro. Sono oltre un migliaio le pazienti che ogni anno saranno curate nel nuovo reparto donato da Specchio, che è diventato operativo proprio all’inizio dell’Emergenza Coronavirus. E la fondazione continuerà a sostenere le donne del Sant’Anna, insieme alla testimonial del progetto Barbara Bonansea: la calciatrice di Serie A che ha scelto di impegnarsi per l’ospedale della “sua” Torino, visitando regolarmente il cantiere e incontrando le volontarie che hanno superato la malattia.