Quando c’è una emergenza noi ci siamo sempre. Così per il Coronavirus siamo in prima linea sin dai primi di marzo 2020. In un anno abbiamo raccolto 11 milioni di euro, con oltre 16 mila donazioni provenienti da 70 paesi del mondo. Risorse che si sono trasformate immediatamente in progetti concreti per il sistema sanitario, le scuole, le piccole imprese, gli anziani e le famiglie.
Nelle prime settimane di pandemia, per proteggere medici, infermieri e soccorritori, abbiamo acquistato e distribuito oltre un milione di dispositivi a 136 realtà del Piemonte: mascherine, guanti, camici, cuffie, visiere. A una ventina di ospedali di tutta la regione abbiamo donato 150 apparecchiature, tra cui due tac, una mobile per l’Amedeo di Savoia, e una che resterà in dotazione al Martini di Torino. Insieme al nostro partner Lavazza, abbiamo organizzato e finanziato un volo per portare in Italia 38 medici e infermieri cubani, specializzati in emergenze: per mesi hanno lavorato nel Covid Hospital delle OGR di Torino.
Per aiutare gli anziani abbiamo consegnato 5.400 spese gratuite, nelle prime settimane di lockdown. A 1000 famiglie bisognose torinesi abbiamo portato una spesa e nel 2020 ne soccorreremo in tutto 3000, con sostegni economici. Con il progetto Specchio d’Italia abbiamo replicato la distribuzione di questi pacchi alimentari in sei regioni e venti città: abbiamo regalato oltre 17 mila spese.
Con il sostegno di Reale Foundation, abbiamo offerto a 250 scuole kit di sanificazione e cartellonistica per le aule. Per favorire la didattica a distanza abbiamo comprato 1000 tablet con sim e connessione Internet: sono stati assegnati agli alunni più indigenti. Per le piccole imprese in difficoltà a causa del lockdown abbiamo stanziato quasi 2 milioni di euro e 500 sussidi, promuovendo bandi a Torino, Cuneo, Sassari e Venezia. Un contributo fondamentale per artigiani, commercianti e ristoratori che sono l’anima delle nostre città.