Specchio dei tempi Regina Margherita, un altro miracolo nella cardiochirurgia donata da Specchio
19 Agosto 2019

Regina Margherita, un altro miracolo nella cardiochirurgia donata da Specchio

Inaugurato pochi mesi fa, il nuovo Reparto di Cardiorianimazione del Regina Margherita, completamente ristrutturato da Specchio dei tempi con le risorse di una importante eredità (grazie signora Clelia!), ha ospitato un’altra storia a lieto fine. Ne siamo felici e orgogliosi.”  commenta Angelo Conti.

Dal Comunicato Stampa Città Salute

Arrivata dalla Serbia all’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino con il cuore univentricolare. Era venuta in Italia per eseguire un trapianto di cuore ma, grazie ad un complesso intervento chirurgico, tornerà a casa con il suo cuore funzionante.

Monica, 17 anni, di Belgrado, portatrice dalla nascita di una grave cardiopatia congenita, un cuore univentricolare, era stata sottoposta nel suo Paese a 2 interventi cardiochirurgici, che però non avevano dato i risultati attesi. In condizioni critiche, si riteneva che solo un trapianto di cuore potesse salvarle la vita, per cui, grazie all’accordo tra il governo serbo ed il nostro Paese, il caso è stato segnalato al Centro di Coordinamento Trapianti Nazionale che ha lanciato l’appello ai Centri trapianto regionali. A raccoglierlo è stata la Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Carlo Pace Napoleone), dove la paziente è stata trasferita dall’ospedale di Belgrado lo scorso giugno.

Le condizioni cliniche all’arrivo erano disperate, ma, dopo gli accertamenti eseguiti dall’équipe della Cardiologia pediatrica (diretta dalla dottoressa Gabriella Agnoletti), i cardiochirurghi hanno cambiato strategia e sono riusciti, grazie ad una complessa operazione a cuore aperto durata circa 8 ore, ad ottenere un risultato insperato che ha consentito alla paziente di evitare il trapianto.

Durante l’intervento si è ricostruito un collegamento diretto tra le vene, che portano il sangue non ossigenato al cuore, ed i polmoni, senza passare per il ventricolo destro iposviluppato. Ora la ragazza, che durante la degenza ha festeggiato anche i suoi 18 anni, tornerà a casa in grado di iniziare una vita finalmente normale.

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