Una parte degli arredi della vecchia sede del giornale partirà per Hargeisa Servirà ad arredare il nuovo ospedale pediatrico di Specchio dei tempi
La «Stampa» ha traslocato. L’esodo da via Marenco a via Lugaro (dove si erano già trasferiti da alcune settimane gli uffici di Specchio dei tempi) si è concluso l’altra notte con lo spostamento della Cronaca. Ma in tutto questo muoversi, spostare, cambiare e costruire non è stata dimenticata la solidarietà: su richiesta della Mas Children Hospital, la Onlus torinese che sta curando l’avvio dell’ospedale pediatrico di Hargeisa, l’Editrice La Stampa ha deciso di concedere gratuitamente una parte delle suppellettili recuperate nel trasloco. Si tratta di scrivanie, armadi, pc, fax, televisori.
Nei prossimi giorni verranno stivati in un container e partiranno subito alla volta di Berbera, il porto somalo da cui proseguiranno per Hargeisa, il capoluogo del Somaliland dove comincerà nei prossimi mesi ad operare il nuovo ospedale pediatrico, costruito con il denaro versato dai lettori nel corso della sottoscrizione a favore del Corno d’Africa. La struttura ospedaliera è in avanzata fase di realizzazione: la prima parte, comprendente gli ambulatori, il laboratorio e le prime sale di degenza, sarà già operativa nelle prossime settimane. Gratuita per tutti i bambini (le cui famiglie, poverissime, non possono pagare le cure negli altri ospedali della città, peraltro molto modesti). Poi, gradatamente, tutta la struttura andrà a regime. Sino ad una capienza di oltre settanta letti (bambini e mamme comprese).
Per completare l’ospedale sono ancora necessarie numerose attrezzature: nonostante la recente donazione di un frigorifero da parte di un lettore, ne servono altri, possibilmente di buona capienza, insieme a farmaci ed a una serie di materiali di consumo di cui l’ospedale avrà bisogno nel corso del suo start-up. L’intervento in Somalia è supportato anche dalla Magicforchildren Onlus di Marco Berry, che ha recentemente organizzato l’evento spettacolare sportivo del Parco Ruffini, e nasce da un’idea dell’Associazione Soomaliya che ha raccolto il progetto di Mohamed Aden Sheik, un medico profugo somalo, noto a Torino per essere stato eletto anche in Consiglio comunale.
Per sostenere l’intervento in Somalia è possibile effettuare versamenti alla Fondazione Specchio dei tempi (anche online) seguendo le indicazioni presenti sul sito (www.specchiodeitempi.org) mentre per segnalare la disponibilità di suppellettili/elettrodomestici/lampade/generatori/materiale di consumo è sempre possibile contattare l’indirizzo mail specchiotempi@lastampa.it. Inserire qui lo script Inserire qui il link