Specchio dei tempi e Alessandria, un legame per sempre

Ci sono legami che non si potranno spezzare mai. Come quello che lega Alessandria a Specchio dei tempi. Un nodo stretto, scattato la mattina del 5 novembre 1994 agli Orti, nel pieno dell’alluvione che aveva seminato distruzione e morte lungo l’asta del Tanaro. La risposta solidale del Piemonte fu imponente: 368.000 donazioni a Specchio dei tempi, una raccolta vicina ai 25 miliardi di lire, record (che sopravvive anche oggi) per una sottoscrizione non televisiva in Italia. Per noi, giornalisti de La Stampa, l’inizio di una lungo percorso che doveva accomunare la puntualità dei servizi editoriali con una rapida distribuzione degli aiuti che migliaia di lettori ogni giorno portavano agli sportelli del giornale.

La storia dell’alluvione del 1994 comincia la sera di venerdì 4 quando la Cronaca de La Stampa si muove per la frana di San Raffaele Cimena con tre morti e gravi danni ad un casolare e ad un ospizio. Il giorno dopo, mentre l’alluvione investe Alessandria e si cominciano a contare i morti, arrivano allo 011.65681 del nostro giornale le prime telefonate “Siamo pronti a contribuire!”, “Portate un aiuto quella povera gente e fatelo subito!”. Scatta così, con le prime generose donazioni della Fiat e del giornale un’operazione che poi proseguirà senza soste per oltre 100 giorni. Gli inviati de La Stampa, una volta raggiunte le località colpite spesso a piedi nel fango perché le strade erano sparite, riferiscono a Torino le singole situazioni. Così, insieme ai servizi di cronaca, aggiungono anche indicazioni per i primi aiuti che sono davvero fulminei. Basti pensare che il primo contatto con gli alluvionati di Alessandria avviene sul piazzale della Scuola di polizia al quartiere Cristo dove gli elicotteri dell’esercito sbarcano gente disperata appena salvata dai tetti delle case dei Quartieri Orti e San Michele.

Se nei primi giorni è soprattutto la redazione centrale a gestire gli interventi, subito dopo diventa importante il ruolo della redazione di Alessandria, pronta a segnalare gli obiettivi più urgenti. Migliaia e migliaia di famiglie sono visitate ed aiutate in un commuovente porta a porta della solidarietà. Intanto cominciano ad arrivare le richieste in tante telefonate. ma soprattutto tante lettere. Oltre 3.000 queste ultime, struggenti. I giornalisti girano in Piemonte per settimane mentre ad Alessandria (grazie all’amministrazione Provinciale) viene aperta una sorta di sede staccata di Specchio dei tempi per ricevere ed ascoltare gli alluvionati. Il lavoro si fa mano a mano febbrile. I redattori impegnati sul territorio discutono i casi più complessi e gli interventi più onerosi mentre la macchina dei soccorsi procede spedita ed arriva a 500 contribuzioni al giorno, tutte consegnate a mano, tutte verificate attraverso le autocertificazioni presentate ai Comuni, tutte accompagnate da un dialogo con gli alluvionati, a volte forzatamente breve ma sempre intenso. Parole di conforto, di solidarietà e di amicizia. La risposta è quasi sempre la stessa: “Ringraziate i vostri lettori”, “Abbracciateli”, “Sono stati meravigliosi”, frasi pronunciate con commozione spesso fra le lacrime. Una parte importante del nostro sforzo la prende l’intervento nelle scuole. Migliaia di ragazzi che siano visti portare via libri e quaderni dall’acqua ricevono la borsa di studio da cinquecentomila lire sempre consegnata a mano nelle aule dei giornalisti de La Stampa.

Partono intanto le contribuzioni per i grandi interventi. Come dimenticare il primo? Cioè il rifacimento della radiologia e della rianimazione dell’ospedale infantile di Alessandria? Con giornalisti, medici e primari che discutono le soluzioni da adottare con l’acqua ai piedi, in locali ancora grondanti o proprio nella stanza dove, qualche ora prima, un medico aveva trovato persino cavedani arrivati con il Tanaro. Fare in fretta è un obiettivo preciso anche nelle opere a sostegno di asili e scuole. Ad Alessandria la scuola materna di piazza Monserrato, che ospita anche i bambini poveri della città, è riattrezzata nel giro di un paio di mesi, e questo nonostante un’ondata alta più di un metro e mezzo l’abbia spazzata, distrutti locali come i refettori e le cucine. Più complesso ma ugualmente rapido l’intervento presso l’asilo delle Suore Immacolatine in via Colombo, nel cuore del disastrato quartiere Orti. Qui viene completato il ripristino delle strutture, compreso la sostituzione in blocco delle cucine così da consentire anche i trasferimenti in quella sede delle prime tre classi della scuola elementare Santorre di Santarosa. L’intervento si conclude la primavera successiva. Quando chiude l’ufficio di Specchio saranno oltre 18.000 le famiglie alessandrine aiutate, con i soldi ma anche con l’affetto e con le parole.

Ecco perchè fra Specchio e Alessandria ci sarà un legame per sempre.

“Con questi soldi vado dal dentista”: l’aiuto di Specchio a un alessandrino

Pantano Adelia
La Stampa, 29/11/2023

«La prima cosa che farò sarà sistemare i denti». Non appena gli viene consegnata la «Tredicesima dell’Amicizia», Giuseppe Zarrillo ha le idee chiare su come utilizzerà il contributo ricevuto dalla fondazione «Specchio dei tempi» de La Stampa che da oltre quarant’anni aiuta gli anziani a sentirsi meno soli. Zarrillo ha 67 anni e abita nel sobborgo di San Michele. Per una vita era stato un meccanico. «Dopo ho iniziato a lavorare come autista personale per un imprenditore di Alessandria — racconta —. Le cose andavano bene perché guadagnavo e avevo la loro fiducia».

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Ad un certo punto cambia tutto. «Qualche anno fa ho commesso un errore — dice —. Mi sono fidato della persona sbagliata e sono finito nei guai. Da allora ho perso il lavoro e la mia vita è cambiata. Avrei voluto chiedere scusa ma non l’ho mai fatto, ho avuto sempre troppa vergogna per quello che era successo. La provo ancora oggi». Poi è stato difficile ricominciare: «Le voci hanno cominciato a girare e trovare di nuovo un lavoro, anche uno qualsiasi, è stato impossibile». Dopo la morte del padre lo scorso anno, Giuseppe Zarrillo si è ritrovato a vivere da solo nella casa a pochi metri dalla parrocchia di San Michele. «Fino a questo mese avrò il reddito di cittadinanza— spiega —, dopo spero di ricevere un po’ di pensione. Ogni tanto vengo qui da don Ivo, trovo sempre qualcuno che mi accoglie». Così come spesso vede anche suo figlio. «Con lui — dice — sono in buoni rapporti, mia moglie invece dopo tutto quello che è successo ha deciso di andare a vivere con l’altra nostra figlia».

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Oltre a un cane e a un gatto che gli fanno compagnia, cura un piccolo orto in casa. «In questo periodo — racconta — riesco a coltivare qualcosa, soprattutto verdure, così evito di comprarle. Ho anche qualche gallina: passo così le mie giornate». Non riesce a nascondere lo stupore e anche la felicità di aver ricevuto la «Tredicesima dell’Amicizia». «Sistemerò questi due denti davanti che sono rovinati, se rimane qualcosa la userò per le bollette», dice». Per Giuseppe, e per tutti gli altri che quest’anno hanno ricevuto e riceveranno l’aiuto di «Specchio dei tempi», il contributo è di 500 euro.

Come donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare qui

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

Eventi organizzati per raccogliere fondi da destinare alle Tredicesime sono anche:

Tredicesime dell’Amicizia anche ad Alessandria, consegnata la prima ad Angela

Pantano Adelia,
La Stampa, 12/11/2023

«Davvero è mio? Non ci riesco a credere, mi sembra impossibile». Non smette di ripeterlo Angela Farina mentre, commossa, gira tra le mani il foglio che le è stato appena consegnato. È quello in cui è contenuta la Tredicesima dell’amicizia, l’iniziativa che da oltre quarant’anni Fondazione di Specchio dei tempi dona agli anziani per farli sentire meno soli. E Angela, 67 anni e che abita poco fuori dal centro di Alessandria, la solitudine la conosce bene. «Mio marito è morto da 17 anni e da allora la mia vita è come se fosse finita – dice-, è stato tutto in salita, tutto è diventato difficile».

Al dolore della perdita del marito, negli anni si sono aggiunti anche i problemi di salute. «Ho avuto un brutto incidente, poi ho subito diverse operazioni che non mi hanno permesso più di lavorare – racconta -. Prima però avevo fatto qualsiasi cosa, avevo iniziato da ragazzina, guadagnavo soprattutto facendo le pulizie ma arrivata ad un certo punto non sono più riuscita, anche adesso faccio fatica a camminare». Il suo unico sostegno è una piccola pensione che però non le permette arrivare a fine mese. «Sono poche centinaia di euro ma tra affitto, bollette e medicine non rimane nulla per il resto – dice ancora -. Abito nelle case popolari ma negli ultimi mesi è aumentato tutto, non si può andare avanti così». Da qualche tempo ha trovato conforto nella parrocchia nel sobborgo di San Michele.

«Una mia amica mi aveva suggerito di venire qui e ora sono anni che trovo un po’ di aiuto qui per quello che mi serve a casa, almeno – aggiunge – per poter mangiare». Per Angela, e per tutti gli altri che quest’anno hanno ricevuto e riceveranno la Tredicesima, il contenuto è di 500 euro. Chiunque può dare una mano entrando in contano con la Fondazione di Specchio dei tempi. Con il suo regalo Angela cercherà di far fronte a qualche spesa dei prossimi mesi. «Ci sono tanti bollettini da pagare ma spero mi rimanga qualcosa per riuscire a comprare un regalo per me, anche piccolo», racconta. Ma il suo vero sogno è quello un giorno di poter rivedere la sua Sicilia. «Con la mia famiglia, che era molto numerosa, ci siamo trasferiti in Piemonte quando avevo 7 anni per il lavoro di mio papà – dice -. Sono nata a Palermo, nel tempo sono tornata spesso, ma adesso sono 15 anni che non vado più e mi manca tanta, soprattutto il mare. Sarebbe un sogno poter tornare prima o poi».

Come donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare qui

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

Eventi organizzati per raccogliere fondi da destinare alle Tredicesime sono anche:

Tre nuovi strumenti per attività urologica in dono all’Infantile di Alessandria

Lovelli Luca,
La Stampa, 25/01/23

Uno strumento già consegnato più altri due in arrivo, per una donazione di più di 20 mila euro. È l’aiuto che la fondazione «Specchio dei Tempi» de La Stampa ha deciso di dare all’Ospedale infantile Cesare Arrigo di Alessandria per l’attività urologica della struttura complessa di Chirurgia pediatrica.

La struttura ha per ora ricevuto e sta già utilizzando un ureterorenoscopio di calibro ridotto, dal valore superiore agli 8mila euro. «È uno strumento rigido e molto sofisticato — spiega Alessio Pini Prato, primario della Chirurgia pediatrica —, con un canale operativo estremamente sottile e una telecamera dalle dimensioni di un millimetro con cui possiamo esplorare la vescica dei neonati che hanno malformazioni a livello urinario. Eseguiamo tra le 50 e le 100ricostruzioni dell’uretra all’anno: una piccola percentuale di queste può portare a restringimenti che ora possiamo trattare in maniera meno invasiva, con l’obiettivo di evitare al paziente una nuova operazione chirurgica».

Arriveranno poi anche un resettore neonatale completo e un cistoscopio neonatale. «Siamo particolarmente attenti alla mini invasività — aggiunge Pini Prato —, con lo scopo di ridurre i traumatismi e la produzione di ormoni dello stress. Con i cistoscopi tradizionali si ottengono gli stessi risultati ma con traumatismi maggiori. I bambini meritano il massimo della nostra attenzione. L’ureterorenoscopio ci consentirà di trattare i calcoli della via urinaria utilizzando meccanismi di frazionamento e rottura ed evitando la chirurgia. Sono problematiche molto rare ma eventuali soluzioni a criticità del genere si trovano solamente in centri di terzo livello come il nostro».

L’ospedaletto rappresenta una struttura d’eccellenza a livello regionale e nazionale che difficilmente potrebbe raggiungere questi risultati senza le donazioni dei privati. «Se non avessimo il supporto del terzo settore — conferma il primario — sarebbe più difficile perché senza una compartecipazione del privato diventa complicato chiedere alla sanità pubblica sostegni così impegnativi. Stiamo per ricevere un calorimetro in grado di fornire una dieta personalizzata alla singola caloria. Qualche tempo fa ci è stato donato un manometro particolare che siamo gli unici ad avere in Italia insieme al Bambin Gesù di Roma. Tutte le specialità hanno esigenze di qualità e tecnologia ma il nostro è un settore nel quale certi aiuti ci permettono di fare davvero il salto di qualità. Siamo un centro d’eccellenza nell’ambito dell’attività urologica e possiamo trattare le malformazioni anche con la robotica. Il robot ha una manualità e una precisione che sono inarrivabili. Ci sono procedure che vengono eseguite con questo approccio in maniera ormai standardizzata».

Alessandria, Specchio e il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti portano la spesa a casa

Di Angelo Conti e Lucia Caretti 
Pubblicato su La Stampa il 16 maggio 2020

Duecento  borse della spesa saranno presto in distribuzione, ad Alessandria e provincia, destinate a chi è più in difficoltà. E’ un dono del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti e di Specchio dei tempi che hanno avviato un progetto di sostegno concreto. Dalla prossima settimana cominceremo a raggiungere, con consegne effettuate direttamente sullo zerbino di  casa (così da evitare ogni rischio di contagio), le prime decine di beneficiati. Famiglie, ma anche anziani, toccati duramente dalla pandemia. L’iniziativa del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti (Banca di Asti e Biver Banca), gestita nel progetto “Specchio d’Italia” della Fondazione La Stampa Specchio dei tempi, interessa tutti i capoluoghi delle province piemontesi, cinque comuni lombardi fra cui Milano, due comuni veneti ed uno ligure, Genova.
Intanto Specchio dei tempi continua le sue attività sul territorio. In provincia di Alessandria, la fondazione è già intervenuta, nelle scorse settimane, donando un ecografo polmonare all’ospedale di Novi Ligure e migliaia di mascherine e dispositivi di protezione individuale alle Pubbliche Assistenze  e ad alcune Rsa. E in tutto il Piemonte sono quasi 1,2 milioni i dispositivi di protezione individuali già distribuiti da Specchio, insieme a 150 macchinari, tra cui due tac.

COME AIUTARE SPECCHIO E DONARE UNA SPESA
In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

DONA ORA

Tredicesime dell'amicizia, quest'anno in tutto il Piemonte

di Angelo Conti

TREDICESIME DELL’AMICIZIA 2019
OBIETTIVO 2000 AIUTI DA 500 EURO
NON SOLO A TORINO, MA IN TUTTO IL PIEMONTE

L’edizione numero 44 delle Tredicesime dell’Amicizia è in cantiere. Già stanno arrivando, sul Fondo 500, le prime donazioni autunnali e la macchina di Specchio dei tempi si rimette in moto. Quest’anno allargheremo il nostro raggio d’azione: oltre agli anziani torinesi, ne aiuteremo anche almeno 300 residenti nelle altre province del Piemonte. I beneficiati dovranno avere più di 65 anni, la pensione minima e vivere soli.

VAI ALLA CAMPAGNA DONA ORA

Per sostenere questa operazione visiteremo tutte le redazioni provinciali de “La Stampa” nell’arco delle prossime due settimane, anche per incontrare le associazioni di volontariato (in primis la San Vincenzo) che sono nostri partner logistici in questa operazione. Cominceremo da Asti e da Alessandria già domani, giovedì mattina. Ad Alessandria dalle 9 alle 10,30 e ad Asti dalle 11,30 alle 13. Nella settimana fra il 7 e il 13 ottobre visiteremo le altre.

Intanto è aperta la relativa sottoscrizione. Per donare è possibile effettuare bonifico sull’Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando “Fondo 500” oppure si può versare con carta di credito cliccando qui. In orario di ufficio è possibile donare, come sempre, anche agli sportelli di via Lugaro 15 e allo Specchio Point di via Santa Maria 6H, con tutte le modalità indicate qui. 

Info: specchiotempi@lastampa.it, 011/65.68.376.