Alluvione, le storie degli imprenditori salvati dal bando

Di Barbara Morra, su La Stampa 04/11/2020

«L’aiuto di Specchio dei tempi, insieme a quello ricevuto dalla Associazione Fotografi di cui faccio parte, mi ha fatto decidere di continuare nonostante tutto». Parole di Adolfo Ranise, fotografo di Garessio, che ha un negozio in centro. La piena del Tanaro di un mese fa ha spazzato e spezzato l’interno del locale e portato via buona parte dell’attrezzatura. Venerdì ricomincerà a lavorare, partendo da una postazione temporaneamente allestita nella vicina pasticceria (pure alluvionata). Tutto questo grazie, dice, alla solidarietà fra negozianti garessini.

Ranise è uno dei 43 titolari di attività colpite dal disastro a cui andranno i 3000 euro di sostegno economico attraverso la Fondazione Specchio dei tempi de La Stampa. Ancora una volta la «gente che aiuta la gente», con oltre 300 mila euro raccolti per la val Tanaro e Limone. «Avevo già subito danni dall’alluvione 2016 – aggiunge il professionista-. Gli aiuti pubblici erano arrivati in ritardo e con molte incombenze burocratiche. Avevo dovuto reinvestire con le mie forze e stavolta è di nuovo andato tutto perso. Ora, con l’abbattimento del ponte, sono più fiducioso, ma la paura che ricapiti resta».

Locale danneggiato e magazzino sott’acqua anche per il Kavarna pub, altra attività destinataria degli aiuti di Specchio dei tempi. «Abbiamo rilevato il locale nel 2018 – spiega Tristano Lisanti che conduce il locale, riaperto due settimane fa, con il cognato Christian Garzo e le rispettive mogli -. I 3000 euro sono una boccata di ossigeno soprattutto in un periodo in cui, anche per le chiusure dell’emergenza sanitaria, ci sono altri problemi. Sulla riapertura all’inizio abbiamo vacillato, poi è arrivata la decisione di ripartire e, con sforzi, stiamo riuscendo a non lasciare nessuno dei dipendenti a casa». Su quel venerdì notte racconta: «La sera, prima che arrivasse la piena, avevamo provato a mettere la merce in sicurezza, ma è stato inutile, perché nessuno si aspettava un fenomeno di questa portata».

Franco Pistone costruisce e cura la manutenzione di gruppi elettrogeni a Ceva: un’attività che prosegue quella del padre e che dal 2006 si è trasferita in un’officina in via Cameroni. E’ anche il presidente della sezione Ana cittadino. «Già nel 2016 ero stato alluvionato, ma l’acqua si era fermata a un’altezza di 75 cm. Stavolta è arrivata ben oltre- spiega-. Ho un segnale vicino alla sede che mi permette di capire quando il Tanaro esce fuori: lo capisco quando straripa una vecchia bealera. Grazie a questo sono riuscito a mettere in salvo le scorte, ma non i macchinari perché pesanti e non spostabili. L’aiuto di Specchio dei tempi è prezioso». E conclude: «Dobbiamo capire che in certe zone non si può e non si sarebbe dovuto costruire».

Alluvione, così faremo rinascere la passerella simbolo di Ceva

Di Paola Scola

Stavolta ha resistito al Tanaro in piena, nella notte tra il 2 e 3 ottobre. Ma con qualche acciacco, in particolare alle protezioni laterali, che la forza dell’acqua e la spinta dei tronchi hanno danneggiato in alcuni punti. La Passerella è uno dei simboli di Ceva. E una targa di metallo avvitata sul montante ricorda il legame che il piccolo ponte pedonale sul fiume ha con Specchio dei tempi“La Stampa con la rubrica Specchio dei tempi in aiuto alla comunità di Ceva nei tristi giorni dell’alluvione del 5/11/94 volle la ricostruzione della Passerella che venne riconsegnata il 26/3/95”.  Solidarietà che, dopo 25 anni, si ripete dopo l’alluvione d’inizio ottobre. Perché Specchio dei tempi aiuterà il ripristino del “suo” ponticello con un bonifico da 5.000 euro al Comune di Ceva.  

La storia inizia la sera del 5 novembre ’94 e porta alla ricostruzione, con i fondi generosamente donati dai lettori de La Stampa. Prima opera pubblica restituita alla città dopo il disastro di allora.A Ceva di chi è povero si diceva che non ha i soldi neppure per passare Tanaro – dichiarò in quei giorni il sindaco Gianni Taramasso -. Noi eravamo così, ma Specchio dei Tempi ci ha soccorsi”. Quella notte, quando si diffonde la notizia che il Tanaro ha spazzato via la Passerella, i cebani capiscono che è davvero il disastro. Tutti, in città e non solo, hanno un ricordo che li lega ad essa. A partire dal 1834, quando gli abitanti di borgo Torretta chiesero al Comune di poter costruire un passaggio sul fiume: venne autorizzato, purché fosse a loro spese, più resistente della piccola nave che faceva già traghetto e senza far pagare il pedaggio. Di volta in volta si realizzarono pedancole in legno, che le piene del Tanaro regolarmente portavano via. Fino al 1890, quando il Municipio deliberò di posarne una di ferro: costruita dalle Officine di Savigliano nell’aprile 1892 e costata 15 mila lire finanziate dalla Cassa Depositi e Prestiti, resistette fino al termine della seconda guerra mondiale, quando fu distrutta dai tedeschi in fuga. 

Dopo la seconda guerra mondiale gli abitanti devono rimetterla in piedi. Come il 5 novembre ’94. Il fiume impazzito allaga il centro di Ceva e strappa il passaggio di ferro tra i rioni Brolio e Filatoio. E l’abbandona meno di cento metri più avanti. Un groviglio di rottami accartocciati. “Ormai la città era tagliata in due – scrive La Stampa, il 12 dicembre ’97 –. L’alluvione aveva devastato oratorio, asilo, scuole, caserma, decine di case, fabbriche, negozi. La perdita della Passerella, uno dei simboli del paese, fu un colpo terribile. Come se il Tanaro, dopo aver ferito i cebani, avesse voluto anche separarli”. Il sindaco di allora, Gianni Taramasso, ricorda: “Quando Specchio dei Tempi portò i primi aiuti agli alluvionati, pochi giorni dopo il disastro, ci fu chiesto cosa la città rivolesse. Sono bastati pochi istanti per decidere: la Passerella”.  

Ed ecco l’intervento di Specchio dei tempi. Gli ingegneri della Conicos di Mondovì la progettano come la struttura originaria. In più, ci sono le rampe d’accesso in calcestruzzo. Lunga 45 metri e larga 2, pesante 29 tonnellate, è fatta da cinque elementi imbullonati fra loro e pavimentata con tavole in rovere. Un paio di mesi di lavoro, 227 milioni di lire di costo coperti dalla fondazione del quotidiano torinese. Pezzi assemblati in piazza d’Armi e, poco dopo, la nuova posa come custode sul Tanaro. Alla cerimonia d’inaugurazione, il 26 marzo ’95, in centinaia a ricordano commossi che cosa è avvenuto. E come la generosità dei lettori de La Stampa abbia riunito i due rioni, di qua e di là dal fiume, con la Passerella usata anche dagli studenti per andare a scuola. 

Per i vent’anni dal disastro, nel 2014 Ceva organizza come cerimonia ufficiale una festa di “compleanno” del ponticello. Ora – ottobre 2020 – è di nuovo Specchio a prendersene cura.

Alluvione, raccolti 300 mila euro: come li stiamo usando

Di Paola Scola, da La Stampa del 1/11/20

La speranza è che questa primavera i bambini di Ormea e dell’entroterra ligure (che qui hanno la casa dei nonni e delle vacanze) possano tornare a giocare nel Parco Pollicino, ritrovandolo così come lo avevano lasciato, prima dell’alluvione d’inizio ottobre. I volontari hanno ripulito gli spazi quanto possibile, ma il lavoro da fare è tanto, per ripristinare quello che la piena ha portato via o danneggiato. Per aiutare nel difficile cammino della ricostruzione, Specchio dei tempi è intervenuto con un primo bonifico da 10 mila euro al Comune di Ormea.

Così come ha fatto con Nucetto per la struttura polivalente del Gurei, cuore del paese, e Ceva, dove lo stesso sostegno economico è andato per il Centro di formazione professionale e l’asilo comunale. Mentre un contributo da 5 mila euro permetterà di riparare la Passerella cebana, già «adottata» dai lettori de La Stampa dopo l’alluvione del novembre 1994. E altri possibili progetti sono in corso di valutazione da parte di Specchio dei tempi. La raccolta della fondazione torinese è arrivata ieri a 302.000 euro.

È giunto anche il contributo (5 mila euro) dell’Astra, l’associazione degli autotrasportatori. «Nel nostro piccolo ci è sembrato doveroso aiutare il territorio – hanno detto il direttore Guido Rossi, con i presidenti di Astra, Diego Pasero e Matteo Toselli -. Si tratta di intere aree che nell’alluvione hanno subito danni ad attività e collegamenti: quelli che i nostri associati percorrono per lavoro ogni giorno». Ieri anche un esempio di generosità da Racconigi; devoluti alla raccolta 309,73 euro, «un’ora della retribuzione di ottobre dei dipendenti del Comune». Nuove offerte permetteranno di continuare con altri interventi sul territorio. Anche a Limone e nell’alta valle del Tanaro. Entro la metà del mese è prevista, per esempio, la consegna di un defibrillatore (donazione già deliberata da Specchio) alla scuola elementare di Bagnasco, perché sia utile a tutta la comunità.

Intanto è stato redatto l’elenco delle 43 piccole imprese cuneesi piegate dal disastro, alle quali, secondo i rigorosi criteri stabiliti nel bando, Specchio dei tempi ha destinato complessivamente 129 mila euro. Tutti hanno già ricevuto una mail con la richiesta degli estremi bancari per procedere immediatamente alle erogazioni via bonifico. Alcuni hanno già visto accreditati i 3000 euro, mentre per gli altri avverrà nel corso della settimana. I fondi sono messi a disposizione da Specchio dei tempi (54.000 euro), Reale Foundation (50.000 euro), Confartigianato Cuneo (15.000) e Banca Alpi Marittime (10.000). «Anche la ventina di piccoli imprenditori esclusi – spiegano da Specchio dei tempi -, se la sottoscrizione lo consentirà, potranno nelle prossime settimane essere in qualche modo aiutati con interventi di solidarietà extra bando, finanziati direttamente da Specchio». La raccolta continua: per loro e per tutti gli alluvionati.

Bando alluvione, scelti i 43 vincitori: via agli aiuti

Di Angelo Conti

Come promesso. Come promesso, tre settimane dopo l’alluvione, Specchio dei tempi ha individuato i 43 beneficiari del bando a favore delle piccole imprese cuneesi colpite dalla furia delle acque. Hanno tutti già ricevuto oggi una mail con la richiesta degli estremi bancari per procedere immediatamente, e cioè già nella giornata di domani, alle prime erogazioni via bonifico. Ognuno riceverà in dono un contributo di 3000 euro. Distribuiremo dunque, in riferimento al bando, 129.000 euro.

I fondi sono messi a disposizione da Specchio dei tempi (54.000 euro), Reale Foundation (50.000 euro), Confartigianato Cuneo (15.000 euro) e Banca Alpi Marittime (10.000 euro). Anche la ventina di piccoli imprenditori esclusi, se la sottoscrizione lo consentirà, potranno nelle prossime settimane  essere in qualche modo aiutati con interventi di solidarietà extra bando, finanziati direttamente da Specchio. 

Mentre continua la raccolta di Specchio dei tempi per gli altri interventi sul territorio. Dopo Ceva, Nucetto ed Ormea stiamo valutando altri aiuti in altre zone ed altri comuni dell’Alto Tanaro. E’ stata intanto deliberata anche la donazione di un defibrillatore di Specchio dei tempi alla scuola elementare di Bagnasco, che potrà essere utile a tutta la comunità, poiché sarà allocato presso il Comune così da essere utilizzabile da tutti gli abitanti. Consegna prevista entro la metà di novembre.

Bando, 70 richieste di aiuto dalle imprese alluvionate

Sono 70 le candidature avanzate a Specchio dei tempi per accedere ai 43 contributi da 3 mila euro ciascuno previsti dal bando sostenuto, oltre che da Specchio dei tempi (55 mila euro), anche da Reale Foundation (50 mila), Banca Alpi Marittime (10 mila) e Confartigianato Cuneo (15 mila). Un tesoretto da 130 mila euro per aiutare la ripresa di decine di piccole e piccolissime attività commerciali, agricole ed artigiane negli otto comuni più colpiti (Ormea, Garessio, Priola, Bagnasco, Pamparato, Nucetto, Ceva e Limone).

Fra oggi e domani (i week end non hanno mai fermato Specchio dei tempi) verranno verificati i requisiti di tutti i candidati, analizzate le singole situazioni dei danni, e lunedì verrà effettuata la selezione finale, tenendo come sempre in maggior evidenza i piccoli imprenditori più colpiti dalla furia dell’acqua e quelle attività il cui sollecito ripristino appare fondamentale per la ripresa della vita nelle comunità. Contiamo di contattare i vincitori martedì (via email o via telefono) e cominciare ad inviare i primi bonifici già mercoledì, non appena in possesso dei riferimenti bancari. Come sempre senza perdere tempo.

L’iniziativa è stata anche personalmente seguita dal presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves: «Il bando alluvione, che prosegue analoghi interventi fatti in estate per sostenere le imprese più danneggiate dal lockdown, rappresenta il più efficace strumento per consentire una rapida ripresa. Consente anche di raggiungere tutti i comuni più gravemente colpiti, dividendo in modo costruttivo le risorse fra coloro che ce le hanno richieste». Specchio dei tempi è comunque attivo anche sul territorio.

Sono già stati decisi ed inoltrati una serie di aiuti facendo riferimento alla sottoscrizione popolare che ha già permesso di raccogliere complessivamente oltre 285 mila euro (130 dei quali riferiti al bando) attraverso 610 singole donazioni. Già erogati consistenti aiuti al Centro di formazione professionale di Ceva (10 mila euro), all’asilo comunale ancora di Ceva (10 mila), al Centro polifunzionale di Nucetto (10 mila euro) ed al Parco Pollicino di Ormea (10 mila euro). In queste ore sono in fase di valutazione interventi anche in altri comuni, tenendo in evidenza anche alcune richieste arrivate dai sindaci. Scelte, comunque, che verranno completate entro tre-quattro giorni al massimo. Sempre per garantire la tempestività, che in queste situazioni è fondamentale per dare slancio e speranza a chi è stato colpito.

Ormea, 10 mila euro per ricostruire il Parco Pollicino dopo l’alluvione

Di Angelo Conti

Specchio dei tempi sostiene anche la ricostruzione del Parco Pollicino, la più importante risorsa turistica di Ormea, la “città dei bambini”. Si tratta di un’area giochi particolarmente importante, usata anche per sagre ed altre attività di questa comunità dell’Alta Val Tanaro. Gli interventi necessari vanno dalla ricostruzione della difesa spondale, il ripristino o la sostituzione di quasi tutti i giochi per i bambini, la sistemazione del fondo e dell’area verde.
“Il parco Pollicino – spiega il sindaco Giorgio Ferraris – è il cuore del paese ed ospita, in estate, iniziative quotidiane a cui partecipano anche bambini da Imperia e dal suo entroterra, per i quali Ormea è la montagna naturale e città delle seconde case. L’estate la popolazione, normalmente di 2500 persone, arriva persino a triplicarsi”.  Nella giornata di oggi la Fondazione Specchio dei tempi invierà al Comune di Ormea un primo aiuto di 10.000 euro.
Complessivamente ammontano a 270.000 euro le risorse raccolte da Specchio dei tempi nella sottoscrizione a favore delle popolazioni alluvionate del Piemonte. E, prima di quello per Ormea, sono già partiti altri aiuti: 10.000 euro al Centro Formazione Professionale di Ceva per poter sostituire macchinari e computer finiti sotto l’acqua ed altrettanti all’asilo comunale che è stato attraversato dal Tanaro. Altri 10.000 euro sono stati inviati a Nucetto per il recupero del Centro Polifunzionale.
Intanto è stato pubblicato il bando di Specchio dei tempi (che scade domani, venerdì 23 ottobre, a mezzanotte) che distribuirà 130 mila euro (messi a disposizione, oltre che da Specchio, anche da Reale Foundation, Banca Alpi Marittime e Confartigianato Cuneo) destinato a aiutare la ripresa di 43 piccole attività nei comuni cuneesi più colpiti dall’alluvione (Ormea, Garessio, Priola, Bagnasco, Pamparato, Nucetto, Ceva e Limone Piemonte): ognuna riceverà 3000 euro a fondo perduto. Sinora la sottoscrizione di Specchio dei tempi, è stata sostenuta da oltre 600 donazioni.

Alluvione, 10 mila euro per aiutare Nucetto

Di Angelo Conti

Ieri Specchio dei tempi ha inviato, dopo il sopralluogo di lunedì, un aiuto da 10.000 euro al Comune di Nucetto, così da favorire il rapido ripristino dell’area del Centro Polifunzionale e degli adiacenti giochi per i bambini. Questo contributo segue i due, sempre da 10.000 euro ciascuno, inviati nei  giorni scorsi al Centro di Formazione professionale di Ceva ed al Comune, sempre di Ceva, per il ripristino dell’asilo infantile. E’ in corso di valutazione anche un intervento ad Ormea, la “città dei bambini”, per consentire il recupero del parco comunale “Pollicino”.

Domani notte (venerdì) alle 24 scadono invece i termini per la presentazione delle candidature al bando in favore delle piccole attività alluvionate del Cuneese. Saranno 43 i piccoli imprenditori a ricevere un contributo a fondo perduto da 3000 euro. Già molte le richieste giunte nei giorni scorsi, in maggior parte da Garessio (44,8%), poi da Ceva (17,2%), Ormea (17%), Limone Piemonte (13,8%), Bagnasco e Pamparato (3,4%). Sinora nessuna richiesta da Nucetto e Priola. Sul piatto ci sono 130 mila euro offerti da Specchio dei tempi, Reale Foundation, Confartigianato Cuneo e Banca Alpi Marittime.

Complessivamente la raccolta per gli alluvionati del Piemonte ha raggiunto i 270.000 euro: 140.000 destinati ad interventi strutturali, il resto al bando.

Bando Imprese Alluvionate: candidature aperte fino a venerdì

Di Angelo Conti, da La Stampa 20/10/2020

Limone, Garessio, Ceva e Pamparato. Sono arrivate da questi quattro comuni le prime candidature al bando per le piccole attività alluvionate lanciato da Specchio dei tempi. Sul piatto ci sono 130.000 euro per ripartire. Grazie alla generosità dei nostri lettori ne aiuteremo 43: ogni titolare di piccola attività riceverà un sussidio a fondo perduto da 3000 euro. I contributi saranno erogati a partire dal 30 ottobre. Le richieste si possono presentare sino a venerdì 23 ottobre, compilando il modulo sul sito www.bando.specchiodeitempi.org, il portale dove si può anche consultare il regolamento completo dell’iniziativa.
Finanziato dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, da Reale Foundation, Banca Alpi Marittime e da Confartigianato Cuneo, il Bando Alluvione Piemonte segue l’esperienza analoga de “La Granda che riparte”, con cui Specchio ha sostenuto 111 piccole imprese cuneesi durante i primi mesi della pandemia. Possono candidarsi tutte le attività commerciali e artigianali con sede operativa nei comuni di Ormea, Garessio, Priola, Bagnasco, Pamparato, Nucetto, Ceva e Limone Piemonte. Per partecipare bisogna allegare la dichiarazione dei redditi e una scheda descrittiva dei danni subiti, quindi la commissione della onlus valuterà le richieste e stilerà una graduatoria. Intanto proseguirà la raccolta fondi: più donazioni arriveranno, più crescerà il numero degli assegni in palio.
Complessivamente sono ormai quasi 600 le donazioni giunte a Specchio dei tempi, per un totale di circa 240,000 euro. Una solidarietà che si è già trasformata in una dozzina di progetti concreti, oltre al bando per le piccole attività. Opere come la ristrutturazione delle aule allagate all’asilo e al Centro di formazione professionale di Ceva, per cui sono già stati stanziati 20 mila euro. Opere che ricordano il grande abbraccio del 1994, quando Specchio si mobilitò nei giorni del fango, raccogliendo ben 24 miliardi di lire, subito trasformati in ponti, scuole e aiuti alle famiglie.

Bando imprese alluvionate: ecco come partecipare

di Lucia Caretti, da La Stampa 16/10/20

Centotrentamila euro per ripartire. Per superare l’acqua, il fango e l’angoscia. Un aiuto concreto per le micro-aziende che improvvisamente, dieci giorni fa, sono state travolte dall’alluvione. Grazie alla generosità dei nostri lettori ne aiuteremo 43: ognuna riceverà un sussidio a fondo perduto da 3000 euro. I contributi saranno erogati a partire dal 30 ottobre e da oggi fino a venerdì 23 ottobre si può presentare richiesta compilando il modulo su  www.bando.specchiodeitempi.org, il portale dove si può consultare il regolamento completo dell’iniziativa.

PARTECIPA AL BANDO

Finanziato dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, da Reale Foundation, Banca Alpi Marittime e da Confartigianato Cuneo, il Bando Alluvione Piemonte segue l’esperienza analoga de “La Granda che riparte”, con cui Specchio ha sostenuto 111 piccole imprese cuneesi durante i primi mesi della pandemia. Possono candidarsi tutte le attività commerciali e artigianali con sede operativa nei comuni di Ormea, Garessio, Priola, Bagnasco, Pamparato, Nucetto, Ceva e Limone Piemonte. Per partecipare bisogna allegare la dichiarazione dei redditi e una scheda descrittiva dei danni subiti, quindi la commissione della onlus valuterà le richieste e stilerà una graduatoria. Intanto proseguirà la raccolta fondi: più donazioni arriveranno, più crescerà il numero degli assegni in palio.

PARTECIPA AL BANDO

Sono oltre 500 ormai le offerte giunte a Specchio dei tempi, per un totale di 220 mila euro. Una solidarietà che si è già trasformata in una dozzina di progetti concreti, oltre al bando. Opere come la ristrutturazione delle aule allagate all’asilo e al Centro di formazione professionale di Ceva, per cui sono già stati stanziati 20 mila euro. Opere che ricordano il grande abbraccio del 1994, quando Specchio si mobilitò nei giorni del fango, raccogliendo ben 24 miliardi di lire, subito trasformati in ponti, scuole e aiuti alle famiglie.

Alluvione, ventimila euro per le scuole di Ceva

Di Angelo Conti, da La Stampa 13/10/20

Diecimila euro per la scuola professionale ed altri diecimila per l’asilo. Comincia da Ceva l’intervento di Specchio dei tempi in favore delle popolazioni alluvionate. Oggi abbiamo effettuati i bonifici, così da garantire interventi rapidi. Un contributo sarà riconosciuto per riparare i danni della passerella sul Tanaro, che porta il nome di Specchio dei tempi in quanto donata dalla Fondazione de La Stampa dopo la tragica alluvione del ’94. Specchio dei tempi è tornato anche ieri, lunedì, in provincia di Cuneo.

A Ceva abbiamo incontrato il sindaco Vincenzo Bezzone e il vicesindaco Lorenzo Alliani. Con loro abbiamo compiuto un sopralluogo nei devastati laboratori della scuola professionale, nella zona dell’asilo comunale, alla passerella ed abbiamo poi incontrato i vertici del Cfp Mario Barello, Simona Giacosa e Cinzia Gonella. Tutta gente che sta lavorando duro per mettere in condizioni Ceva di ripartire.

Poi siamo stati a Pamparato, dove abbiamo constatato la drammatica situazione della zona Riviera. E dove stiamo pianificando un aiuto ai privati più colpiti. Venerdì, sulle pagine de La Stampa, pubblicheremo il bando per le piccole attività di Ormea, Garessio, Priola, Bagnasco, Nucetto, Ceva e Limone. Centomila euro a disposizione di 33 piccoli imprenditori: ma la raccolta fondi continua e ogni donazione che riceveremo ci permetterà di aumentare il numero dei sussidi.

Ceva e la scuola alluvionata tre volte: “Aiutate i nostri ragazzi”

Di Paola Scola, da La Stampa 11/10/20 

E’ la terza volta. Accadde nel ‘94, poi nel 2016. E ora il Tanaro è entrato di nuovo, a devastare aule e laboratori del Centro di formazione professionale Cebano Monregalese. Sia nella sede in corso IV Novembre, creata lungo il fiume oltre mezzo secolo fa, quando le piene non erano così frequenti e furiose, sia nei nuovissimi laboratori nell’ex fabbrica Ilsa, dove l’acqua si è allargata ben oltre l’alveo. Nella notte dell’esondazione il direttore generale Mario Barello era lì, a sperare e pregare. Lui che in quella scuola ha iniziato 40 anni fa come giovane insegnante e ora ne è il timoniere. Anche delle sedi di Mondovi e Fossano, nate dopo che, nel ‘94, l’alluvione di allora aveva fatto temere che per il Centro cebano non ci fosse un futuro.

Invece il Cfp era ripartito più forte di prima. Anche Specchio dei tempi collaborò a ripristinare i laboratori. Una ripresa miracolosa, grazie a insegnanti, tecnici, bidelli, alunni ed ex studenti, per i quali quella scuola è quasi come una famiglia. Creata per preparare al lavoro di meccanico o elettricista tanti ragazzi prima dell’obbligo scolastico, nel tempo è diventata un centro riconosciuto ovunque per la serietà della preparazione. Tanto che la stragrande maggioranza dei giovani “qualificati” trova subito occupazione. Poi i corsi si sono diversificati, anche con le specializzazioni o le riconversioni per disoccupati.

Ma il Tanaro si è fatto beffa di tanta fatica e impegno. Ed è tornato a devastare tutto. Ora Specchio sarà di nuovo accanto a questi giovani: oggi la fondazione ha effettuato un sopralluogo e definito insieme al sindaco gli interventi più urgenti. Sono stati stanziati ventimila euro, disponibili già entro il 15 ottobre.

Intanto già all’alba di sabato scorso erano di nuovo lì, professori, alunni ed ex, volontari. Sporchi di fango, che sui loro volti era rigato dalle lacrime. Come quelle di Simona Giacosa, direttrice della sede di Ceva del Cfp. “Stavolta non ce la facciamo”, sussurrava. Invece già qualche ora dopo era con i “suoi” magnifici aiutanti a salvare tutto il possibile con le idropulitrici messe a disposizione in alcune aziende non alluvionate.

Mario Barello, da bravo condottiero, ha riposato qualche ora – giusto per raccogliere le idee –, poi ha raccontato, in un’ottica doverosamente concreta: “Stiamo rivivendo quanto già visto nel ’94, questa volta con danni decisamente superiori, incalcolabili ad oggi. Circa 2000 mq allagati, 3 centrali termiche, l’aula magna nuova e gli arredi degli uffici distrutti, magazzini devastati pieni di materiali di supporto alle lavorazioni pratiche. Il danno maggiore è sicuramente legato alle nuove officine meccaniche inaugurate nel 2019: 40 saldatrici, 21 torni, 7 fresatrici, 1 stazione taglio plasma con robot dedicato, e l’officina 4.0 con 20 stazioni CAD CAM, 3 macchine a controllo numerico e stampante 3 D professionale”. E ha aggiunto: “Questo è quanto mi preoccupa maggiormente, le officine, in quanto noi siamo una scuola professionale, i nostri ragazzi e ragazze hanno necessità di lavorare sulle macchine per imparare, avevano già patito il lockdown, con la FAD non si riesce a trasmettere le conoscenze pratiche necessarie. Poi l’officina saldatura che serve anche a centinaia di aziende del territorio per certificare i loro saldatori”.

Ma non ha dimenticato chi è già intervenuto: “Infinita riconoscenza ai tanti volontari che si sono presentati subito e continuano ad esserci a fianco, a tutte le organizzazioni di protezione civile, agli allievi con i loro genitori, agli ex allievi, a tutti coloro che in vari modi ci stanno aiutando, a tutti i docenti collaboratori esterni, ai fornitori e a tutto lo staff delle 3 sedi del CFPCemon. Per fortuna i server erano al primo piano, siamo riusciti a ridare corrente ai piani alti in modo che da oggi gli uffici amministrativi dell’ente e le sedi di Mondovì e Fossano sono operative con piena connettività. Abbiamo liberato i locali dal fango e lavato, adesso bisogna organizzare il ripristino di tutto, abbiamo bisogno di tante risorse, diversamente non sarà possibile ridare al territorio ed alle aziende lo stesso servizio che il CFP di Ceva sta fornendo da oltre 60 anni. Siamo distrutti, ma tutti insieme dobbiamo far ripartire il CFPCemon, ce lo chiedono le famiglie per i loro figli. La nostra priorità è ripartire il prima possibile con le attività in presenza, lo dobbiamo ai nostri ragazzi”.

“Non siete soli”: l’abbraccio dei lettori agli alluvionati

Di Lucia Caretti, da La Stampa 10/10/20

Il primo abbraccio era arrivato dalla Valle Gesso. “Per gli abitanti della confinante Val Vermenagna”, scriveva un donatore anonimo già domenica mattina, alle 9 in punto. Un’ora dopo, altri 380 euro: “Una goccia di solidarietà a chi soffre”. Poi i 50 euro di Lorenzo: “Non siete soli, coraggio”. E la carezza di Luciana: 10 euro versati “con affetto, per la mia gente”. Come quelli di Tiziana: “Per la mia regione che amo”. “Siete un popolo forte e saprete rialzarvi come sempre” augura Paolo, donando 50 euro. Marco e Anna ne offrono 300: “Il nostro contributo per ripartire”. Da una settimana la catena di solidarietà dei lettori continua ad allungarsi: c’è chi pensa agli anziani alluvionati, chi chiede più prevenzione (“Coraggio, ce la faremo anche questa volta, ma che sia l’ultima”), chi ricorda “gli anni passati in val Tanaro”. “Non importa quante volte cadi, quello che conta è la velocità con cui ti rimetti in piedi. Forza Piemonte!” sprona un anonimo. E ancora: “Forza Limone!”, “Forza Granda!”, “Per la provincia di Cuneo, la mia terra”.

Quando si dona su questo sito si possono lasciare messaggi che vengono immediatamente pubblicati: si possono rileggere tutti cliccando qui. Sono pieni di amore e di speranza. Il segno concreto di una solidarietà che è fatta di parole, ma anche di assegni e di mattoni. Grazie a questi versamenti, infatti, Specchio potrà ricostruire scuole e infrastrutture, erogare decine di sussidi e stare accanto – davvero – a chi non si arrende. Quello che chiede un anonimo affidando i suoi 10 euro alla fondazione: “Li dedico a tutti coloro che nonostante le avversità della vita decidono di donare un sorriso agli altri”.