Il falegname di Caraglio premiato da Specchio: "Questo aiuto dà energia a tutta la famiglia"

Di Barbara Morra
Pubblicato su La Stampa il 21 giugno 2020

“Questo aiuto è una mano dal cielo”. Sorride Luca Vercellone e sua moglie dice che da diversi mesi “questo sorriso non era così marcato”. La gratitudine ha il senso di qualcosa che riparte, che ricomincia a girare, un’iniezione di fiducia. Non è che non ci sperasse nel contributo di Specchio dei tempi questo falegname di Caraglio, 46 anni e una gavetta che inizia appena finite le scuole medie. Solo, come tanta gente della provincia di Cuneo, è abituato a fare affidamento prima di tutto sulle proprie forze. “Lo stop è stato duro – racconta – abito a Cuneo e ho il laboratorio a Bene Vagienna. Non potevo nemmeno fare i preventivi perché avevo tutti cataloghi in ufficio. E poi le spese fisse da pagare, le fatture che comunque hanno continuato ad arrivare. I materiali di solito li pago a 30 o 60 giorni ma nel frattempo eseguendo i lavori si riesce ad essere in attivo. Con la chiusura no: erano rimaste solo più le spese”. Come molti Luca ha riscoperto la bellezza di stare con i propri figli: “Ne abbiamo due. Mia moglie ha dovuto rientrare subito al lavoro e io ho fatto il papà, ho scoperto una nuova dimensione anche aiutandoli con la scuola a casa. Ma il lavoro mancava”. Una sottile ansia che resta lì, in agguato e la domanda su che cosa succederà dopo. “Ora il lavoro è ripartito – constata -, c’è molto da fare, un po’ perché la gente ha voglia di cose nuove un po’ perché c’è tutto l’arretrato da smaltire. Mi auguro che sia una ripartenza vera”.

Luca, che oggi ha 46 anni e un’attività in proprio, ha cominciato a fare il “bocia” da ragazzino: “Ho imparato il mestiere e lavorato per tre anni da un mobiliere, poi lui aveva un altro ragazzo di bottega che tornava da fare il militare e non mi ha più potuto tenere. Così ho trovato lavoro come serramentista lavorando in una ditta per 15 anni”. Nel 2006 il salto, la scelta di lavorare in proprio con tutte le soddisfazioni e le incognite che questo comporta:” Ho rimesso a posto una cascina a Vallera di Caraglio che apparteneva ai miei nonni con portici e fienile dove ho realizzato, dopo varie peripezie il laboratorio. Ora faccio l’artigiano puro realizzando mobili, arredamenti, armadi a muro, scale, cucine. In questo periodo sto costruendo una camera da letto a Chiappera, tutta il larice spazzolato. Opere che mi danno grande soddisfazione”.  La moglie lo guarda e sorride: “Sapere di essere stati scelti e di aver conquistato il contributo è un’iniezione di energia per tutta la famiglia. Ancora grazie alla Fondazione Specchio dei tempi che riesce concretamente ad essere vicino alla gente con tante utili iniziative“.

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