Bruno, l’artista che vive tra i ricordi: “Ora potrò accendere i termosifoni”

La Stampa, 30/11/2022

Gentile, sensibile. Bruno, come si dice, è un buono. Buono come il pane. Ha 69 anni. Il suo aspetto dichiara una vita non facile, di combattimenti spesso perduti, la cura di sé trascurata. La sua casa, in borgo Aurora, impressiona tanto è straripante di vecchi oggetti, quadri, giocattoli, libri, cartoline. Sono ovunque, fino al soffitto. Bruno ha raccolto tutto questo nel tempo e ancora raccoglie. Quando ha l’occasione, magari in un caffè, vende per pochi euro uno dei suoi tesori, oppure lo scambia. Ha un animo d’artista che esprime dipingendo delicati paesaggi.

Bruno vive con la pensione sociale. Ha lavorato come meccanico ed è stato, per quindici anni, responsabile di una centrale idroelettrica in montagna, ma i suoi contributi si sono fermati al servizio militare. Cose che succedevano e succedono ancora. Un brutto giorno quel lavoro lo ha perso, è tornato in città e niente è più stato come prima. Le sue sorelle lo aiutano come possono, ma devono fare i conti con pensioni nelle quali ogni euro ha un valore.

Dona ora per gli anziani delle Tredicesime

Quel poco che ha, Bruno spesso lo divide con chi ritiene stia peggio di lui. Come l’altro giorno, quando ha sentito una bambina, in mezzo alla strada, chiedere alla mamma di comperarle un panino e la mamma ha rispunto “I soldi non li ho”. Bruno ha tirato fuori i pochi euro che aveva in tasca e li ha messi in mano alla bambina. Lo scorso inverno l’ha passato al freddo. Aveva accumulato bollette anche a causa dei venditori che lo avevano convinto a firmare contratti con vari gestori. Senza pietà. II debito è arrivato a 400 euro.

Quando hanno potuto, le sorelle si sono divise la spesa e adesso le cose sono in ordine. Ma il riscaldamento resterà spento per la maggior parte della giornata. “Chi lo sa che bollette arriveranno quest’anno, con gli aumenti”, dice Bruno. E quando apre la busta con la tredicesima di Specchio sorride: “L’anno scorso sono stato al freddo e al buio, questa volta non succederà”.

Come donare per gli anziani come Bruno

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Ida: “Grazie per la Tredicesima, è difficile vivere con tante medicine da comprare”

Beppe Minello,
La Stampa, 18/11/2022

La signora Ida sopravvive con la pensione minima, peraltro “aumentata, pensi un po’, di 20 euro da questo mese’, che deve bastare a pagare affitto, spese e riscaldamento (“Bollette che, tutte insieme, si portano via oltre la metà dei 670 euro dell’Inps”) e quei 48 euro di medicine (“Non posso nemmeno risparmiare con i generici perché il mio fisico non li accetta”) che scandiscono, ogni due ore, la sua esistenza minacciata, fin dall’infanzia, da un cuore ribelle.

Già quattro volte sono finita sotto i ferri del chirurgo, l’ultima volta, poco più di un mese fa“, racconta Ida, 73 anni ma che, a dispetto dell’età e dei guai fisici, dimostra una vitalità sorprendente. Una lotta quotidiana, la sua, per far quadrare il pranzo con la cena e non pesare sull’unica figlia e i due nipoti già grandi. La sua esistenza è la fotocopia di migliaia di anziani che, pur avendo lavorato tutta la vita, non sono riusciti a maturare più della “minima”.

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“Facevo la commessa – ricorda Ida – e sapesse quanti anni ho lavorato pagata in nero: non uno straccio di contributo. Ma funzionava così”. Separata dopo pochi anni di matrimonio, ha comunque allevato, e bene, una figlia e il suo cruccio odierno sono i nipoti “studiosi e bravi – dice nell’unico momento di evidente tristezza – ma che non riescono a trovare un lavoro come piacerebbe a loro”.

Chissà quanti nonni si riconosceranno leggendo la sua storia. La Tredicesima dell’Amicizia della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi che le abbiamo consegnato in questi giorni non risolverà tutti i suoi problemi, ma le ha regalato un momento di serenità. Un sorriso. “Sto sempre attenta a ogni spesa – ricorda, improvvisamente scura in volto – ma questa estate me la sono vista brutta. Da poco vivo in questa casa dell’Atc dove mi hanno proposto di trasferirmi per liberare l’alloggio che occupavo in corso Racconigi. Non ho fatto bene i conti e quando mi è  arrivato un conguaglio di 685 euro delle spese mi sono sentita morire. Non mi sono arresa, ho chiesto un prestito che sapevo non sarei riuscita a pagare. Come ho fatto per rimediare? Ho chiesto la carità”.

Come donare per gli anziani come Ida

Tutti possono sostenere le Tredicesime dell’Amicizia. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per le Tredicesime dell’Amicizia”.

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Vco, le Tredicesime dell’Amicizia a 31 anziani

Cristina Pastore,
La Stampa, 06/01/2022

Alle 12 Tredicesime dell’Amicizia finanziate da «Chef in quota», per questo Natale la Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi è riuscita ad aggiungerne altre 19. In tutto sono state 31 le buste per nonni e nonne del Vco. Sono state consegnate ai Consorzi per i servizi sociali di Domodossola, Verbania e Omegna che hanno provveduto a farle avere ai beneficiari. Il vice presidente operativo della Fondazione Angelo Conti e Anastasia Sironi (che per Specchio dei tempi segue gli aspetti organizzativi e amministrativi legati ai progetti in Piemonte), hanno incontrato i responsabile del Ciss. A Domodossola, nella sede di via Mizzoccola, sono stati accolti dalla consigliera Raffaella Zoldan, dalla referente dell’Area sociale Sonia Manini, dall’educatrice Arianna Barboni e dall’assistente sociale Elisa Magistris. Tutte donne che ogni giorno intervengono con competenze professionali e sensibilità ad alleviare il disagio di tanti che faticano a provvedere a se stessi.

«Da 40 anni sono una lettrice de La Stampa – ha detto Zoldan – e la rubrica di Specchio dei tempi, che dà voce a chi molto spesso non ne ha, è uno spazio in cui ritroviamo i valori che condividiamo nell’impegno quotidiano della nostra attività».

La consigliera del Ciss Ossola ha sottolineato come l’emergenza Covid abbia fatto esplodere situazioni di bisogno e come il caro bollette in arrivo andrà ad abbattersi su tanti già in difficoltà, con condizioni fisiche e psicologiche peggiorate dopo due anni di pandemia.

Le Tredicesime dell’Amicizia sono nate negli Anni Settanta con assegni da 30 mila lire per aiutare anziani soli e in ristrettezze economiche a comperare il carbone per la stufa. Allora, come oggi, le spese di riscaldamento sono un problema che in parecchi non riescono ad affrontare. «Per noi – ha aggiunto Zoldan – è molto importante questo segno di vicinanza di una realtà tanto presente in Piemonte. Oggi riceviamo nel segno della reciprocità, certi che il nostro territorio vorrà dare una sua risposta a questa attenzione di Specchio dei tempi».

Proprio per poter mettere in campo sinergie su progetti condivisi, Conti e Sifoni hanno anche incontrato la commissaria di Fondazione Cariplo Francesca Zanetta e la segretaria generale della Fondazione Comunitaria del Vco Federica Corda.

Per questo Natale Specchio dei tempi ha assegnato in Piemonte 2.200 Tredicesime dell’Amicizia per un valore di 1,2 milioni, raccolti attraverso la rete dei lettori de La Stampa. Le iniziative della Fondazione torinese ora si stanno estendendo a livello nazionale con le iniziative di «Specchio d’Italia».

Clicca qui per vedere il video pubblicato su La Stampa

Consegnate 2181 Tredicesime: raccolta record

Angelo Conti
La Stampa, 30/12/2021

Missione compiuta, anche quest’anno: sono state 2181 le Tredicesime dell’Amicizia consegnate nelle scorse settimane da Specchio dei tempi ad altrettanti anziani poveri e soli. Nel dettaglio sono state 1947 a Torino e provincia, 220 nelle altre province piemontese, e 14 nella Liguria di Ponente.

La distribuzione è terminata a Natale ed ha segnato un nuovo importante primato di una sottoscrizione che, da 46 anni, ogni anno, tocca il cuore dei piemontesi. “Questa volta – ha spiegato il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves –  il traguardo del milione di euro è stato raggiunto con più facilità del passato ed è stato così possibile accogliere tutte le domande (in regola con i documenti e con i parametri di povertà) ricevute. Non ci siamo dunque fermati alle previste 2000 Tredicesime, ma ne abbiamo erogate 181 in più del previsto. E questo esclusivamente grazie ai 3674 piemontesi, fra cui anche tante aziende e la Fondazione Crt, che hanno sostenuto l’iniziativa con le loro donazioni”.

Quanto sta ancora arrivando per le Tredicesime in queste giornate verrà subito destinato al progetto gemello, che è “Forza Nonni”. Una iniziativa che consente a 150 anziani piemontesi (prevalentemente over 80 e comunque in condizione di grande fragilità) di ricevere un’assistenza continuativa tutto l’anno: 2 borse della spesa gratuite ogni mese consegnate sul pianerottolo, 4 ore di una colf per sistemare la casa, la disponibilità di una psicologa, un colloquio settimanale con un volontario di Specchio dei tempi che potrà individuare emergenze o difficoltà per le quali intervenire immediatamente (le più frequenti sono la rottura degli occhiali o il malfunzionamento di stufe ed elettrodomestici) e infine la consegna della Tredicesima dell’Amicizia ogni Natale.

“Forza Nonni” è un progetto realizzato in tutto il Piemonte anche grazie ad un importante contributo della Fondazione Bersezio e, nel corso del 2022, punta ad aumentare il numero degli assistiti, sia a Torino che nel resto della regione.

Gli anziani restano un anello molto delicato del nostro tessuto sociale: tradizionalmente con poca voce di fronte alle scelte del Governo, hanno potuto usufruire in modo molto marginale del reddito di cittadinanza, e sono – in questi mesi – i più in difficoltà di fronte al caro bollette che sembra inarrestabile.

Il ruolo delle Tredicesime, inventate dai cronisti de La Stampa 46 anni fa (allora con un assegno da 30 mila lire pensato per acquistare il carbone per l’inverno), è anche quello di offrire un momento di amicizia, di condivisione, di dialogo. La maggioranza degli assegni viene infatti consegnata di persona dagli enti e dalle associazioni di volontariato che collaborano con Specchio dei tempi (in primis la San Vincenzo) o direttamente dallo staff della Fondazione.

L’appuntamento è dunque  per l’autunno del 2022 quando saremo ancora qua, pronti a tendere un’altra volta la mano verso i nostri anziani, insieme a Torino ed ai torinesi che non hanno mai mancato questo commuovente appuntamento con la solidarietà.

Dona per gli anziani di Forza Nonni!

Allo Specchio Point si gioca con GiraTorino per le Tredicesime

La Stampa, 7/12/2021

Domani, giorno dell’Immacolata, le Tredicesime dell’Amicizia sposano i giochi da tavola.

Dalle 10 alle 17, con orario continuato, allo Specchio Point di via Santa Maria 6/H, chiunque acquisterà il giocoGira Torinocontribuirà alla nostra raccolta natalizia per gli anziani più poveri e più soli. Dopo TorinoXXL, Torino Memo e Oca-Tombola Piemontese arriva GiraTorino, il nuovo gioco da tavolo realizzato dalla Torino Factory per fare conoscere la città.

GiraTorino è un family game per grandi e piccini, che con regole semplicissime e assimilabili in pochissimi minuti consente di essere giocato dagli 8 anni in su, con una durata media di gioco attorno ai 45 minuti.

Il gioco accompagna 5 turisti – le pedine rappresentano figure stereotipate come il tedesco con il boccale di birra e il francese con la baguette sotto il braccio – a scoprire le bellezze della città per collezionare più esperienze possibili, accumulare punti e conquistare la vittoria finale. Ogni giocatore visita monumenti, scopre eccellenze del territorio, si dedica alla vivace nightlife o si concede una cena in un ristorante tipico.

Continua intanto la raccolta per le Tredicesime dell’Amicizia (è possibile versare anche allo Specchio Point, tutti i giorni, festivi compresi, sino a Natale), mentre prosegue di pari passo la distribuzione degli aiuti.

L’obiettivo resta quello di raccogliere 1 milione di euro entro Natale, per distribuire 2.000 assegni da 500 euro ad altrettanti anziani poveri e soli.

Dove ritirare le Memoriose, le nostre agende settimanali

Angelo Conti

Sono arrivate le Memoriose, le agende settimanali di Specchio dei tempi.

Sono in distribuzione agli sportelli dello Specchio Point di via Santa Maria 6H e allo Stampa Store in via Lugaro, a tutti coloro che verseranno almeno 20 euro per le Tredicesime dell’Amicizia o per le altre sottoscrizioni della nostra fondazione.

Lo Specchio Point è aperto tutti i giorni di dicembre, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.

Lo Stampa Store è aperto dal lunedì al venerdì, con ingresso da:
Via Lugaro, 21 – ore 09:30-13:00
Via Lugaro, 15 – ore 14:00-18:00

Vi aspettiamo!

Il Portiere di Quartiere sostiene le Tredicesime

Redazione

Da oggi fino al 31 dicembre, l’associazione II Portiere di Quartiere di Torino organizza un’estrazione a premi in favore di Specchio per aiutare i nostri anziani delle Tredicesime dell’Amicizia.

In palio, un abbonamento online a La Stampa per tutto il 2022. L’associazione mette infatti in vendita 90 biglietti a € 5,00 l’uno: il 2 gennaio 2022, i primi tre numeri estratti sulla ruota del Lotto di Torino saranno i fortunati vincitori dei premi messi in palio dall’associazione stessa e da Specchio dei tempi, a cui andrà il ricavato della vendita dei biglietti.

È possibile acquistare i biglietti sia di persona, presso l’edicola di piazza Borromini 78/n, oppure online sulla piattaforma Rete del dono, cliccando qui.

Compra i biglietti

Tredicesime dell’Amicizia, già raccolti 775mila euro

Angelo Conti,
La Stampa, 22/11/21

Da 46 anni, tutti gli anni, Specchio dei tempi aiuta gli anziani più poveri e più soli. Nel 1976 furono appena 30, oggi sono più di 2000 in tutto il Piemonte. Per recapitare ad ognuno di loro un assegno da 500 euro, occorre almeno 1 milione di euro.

Siamo a 775mila euro, ma il cammino resta lungo. Dobbiamo farcela entro Natale!

A lezione di yoga per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia

Federico De Andrea

Lo sport fa bene e fa del bene: con questa filosofia, dal 26 novembre al 23 dicembre, undici studi di yoga tra Torino e Asti sosterranno i nostri anziani delle Tredicesime dell’Amicizia devolvendo il loro ricavato a Specchio dei tempi. Si tratta di un supporto solidale che ricalca lo spirito di una pratica secolare. Per partecipare occorre prenotarsi ad una delle classi disponibili ed effettuare una donazione: basta scegliere dall’elenco qui sotto il proprio studio preferito e cliccare sul nome. Si entrerà nella piattaforma Rete del dono, uno dei siti di raccolta fondi più affidabili in Italia, partner di Specchio dei tempi per questa e altre iniziative.

Ecco le realtà che hanno aderito a Torino

Ad Asti, invece

Per info: specchiodeitempionlus@lastampa.it

Ci vediamo sul tappetino. Namastè!

La sfida delle Tredicesime: 400 mila euro entro Natale

Angelo Conti
La Stampa, 12/11/21

Cinquecentotrentaduemila euro.

Siamo a metà della grande sfida di Specchio dei tempi, che si ripete ogni anno: raggiungere il milione di euro per aiutare, a Natale, 2000 anziani poveri e soli.

Non è solo la più antica sottoscrizione popolare d’Italia, ma è soprattutto l’occasione per ribadire valori veri, forti, ineludibili. Quelli dell’affetto, della deferenza e del rispetto verso gli anziani. Soprattutto quelli più fragili, di quelli che hanno bisogno, e che non chiedono. Che il Covid in questi mesi ha talvolta toccato, impegnandoli poi in cure lunghe e sofferte. Valori un po’ stinti, ma non a Torino e in Piemonte dove le Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi vengono riproposte dal 1976. Nessuna iniziativa solidale, in Italia, si perpetua da così tanto tempo, senza saltare nemmeno una edizione, di anno in anno diventando anzi più forte, nella raccolta e nel numero dei beneficiati.

Dona ora per gli anziani soli

Quarantasei edizioni, 77.546 aiuti consegnati, donazioni pari a circa 30,6 milioni di euro (attualizzata ad oggi). Sta in queste cifre il miracolo delle Tredicesime dell’Amicizia. Nate da una richiesta della leggendaria suor Pierina (ancora attiva oggi nei quartieri più degradati della città) e recepita da un giornalista de La Stampa, Marco Marello, l’iniziativa trovò una immediata comunione con la città. Da allora è stato un appuntamento che Specchio dei tempi ha riproposto ogni anno, nei mesi precedenti il Natale. Senza mai fallire i suoi obiettivi.

Così, anche quest’anno, siamo partiti, per la quarantaseiesima volta, in questa avventura. Che trova da una parte le segnalazioni degli anziani da aiutare da parte delle associazioni benefiche che lavorano sul territorio (in primis, da sempre, la San Vincenzo) e dall’altra il bisogno, mai attenuato, di una categoria di cittadini che faticano davvero, quasi sempre in un decoroso silenzio. In mezzo i nostri controlli, attenti, sull’Isee e sulle singole situazioni. Una parte delle Tredicesime continua ad essere consegnata di persona da volontari ed ex giornalisti de La Stampa: un modo per dare anche il conforto di una visita, di quattro chiacchiere, di un abbraccio ma anche un modo concreto per verificare i reali bisogni di chi chiede.

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Detrazioni per chi dona a Specchio dei tempi

Mariuccia, la nonna che dorme in cantina

Angelo Conti

Ci sono esistenze che incominciano in salita e che continuano nella fatica ogni giorno. La vita di Mariuccia è andata così, ne porta i segni impressi nell’anima e nella mente.

Oggi Mariuccia ha 69 anni, il volto ancora di ragazza. Dorme nella cantina di un palazzo di Barriera di Milano, il suo quartiere da quando – ormai molti anni fa – dal Canavese è arrivata a Torino. Nella cantina tiene le sue cose, è il suo piccolo mondo al quale accede soltanto la sera, con discrezione e nel silenzio. L’amico che la ospitava è stato sfrattato e così anche lei ha perso la casa. Sulla carta d’identità il suo indirizzo è via della Casa Comunale, l’indirizzo che attesta la residenza a Torino e, insieme, la condizione di senza dimora. Ma nel quartiere Mariuccia è conosciuta, lei è gentile e la gente le è amica, la sostiene e la accoglie come può. Orlando, titolare del Cafè de Turin di corso Palermo 86, l’aiuta e l’ha segnalata a Specchio dei tempi.

Dona per Mariuccia e gli anziani delle Tredicesime.

E Specchio l’ha incontrata, le ha consegnato una Tredicesima dell’Amicizia. Poche parole scambiate al tavolino mentre intorno coppie di studenti e di pensionati chiacchierano e prendono il caffè e subito Mariuccia apre il suo cuore. “Io sono figlia di una ragazza madre, mia mamma non mi ha mai voluta – racconta –. Sono passata da un istituto delle suore all’altro, da Milano a Chieri, in Veneto, poi a Frassinetto. I miei nonni mi avrebbero tenuta, ma lei non voleva. Quando stavo male mia madre non c’era, non mi ha mai detto ‘Ti voglio bene’. Io mi sentivo persa. Quando l’ho conosciuta lei aveva già un’altra famiglia, altri due figli. Non mi ha voluta nemmeno da grande”.

Mariuccia racconta che la sua salvezza, in questa vita di difficoltà, era stato un sacerdote che l’aveva aiutata, da ragazza, a trovare lavoro come inserviente in un istituto per anziani. “Per questo adesso ho una piccola pensione, che però non basta. A Specchio dei tempi dico un grande grazie per la Tredicesima dell’Amicizia che mi è stata appena consegnata. E un grazie speciale a tutte le persone che sostengono questa iniziativa”. Delle sue giornate racconta: “Di giorno giro per vedere se trovo un posto in cui vivere, Orlando mi accoglie nel suo bar. Poi la sera vado in cantina a dormire, al freddo, all’umido. Mi hanno offerto di andare in un dormitorio ma io non ce la faccio proprio, preferisco la mia indipendenza”.

Mariuccia torna a parlare della madre, il suo pensiero fisso: “Non mi ha mai voluta, questo fa male. Resta una ferita dentro, tanta malinconia”.

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Tornano le Tredicesime dell’Amicizia, la raccolta fondi più longeva d’Italia

Angelo Conti

Non è soltanto la sottoscrizione popolare più vecchia d’Italia, ma è soprattutto l’occasione per ribadire valori veri, forti, ineludibili. Quelli dell’affetto, della deferenza e del rispetto verso gli anziani. Soprattutto quelli più fragili, di quelli che hanno bisogno, e che non chiedono. Che il Covid in questi mesi ha talvolta toccato, impegnandoli poi in cure lunghe e sofferte.  Valori un po’ stinti, ma non a Torino e in Piemonte dove le Tredicesime dell’Amicizia di Specchio dei tempi vengono riproposte dal 1976. Nessuna iniziativa solidale, in Italia, si perpetua da così tanto tempo, senza saltare nemmeno una edizione, di anno in anno diventando più forte, nella raccolta e nel numero dei beneficiati.

Quarantasei edizioni, 77.546 aiuti consegnati, donazioni pari a circa 30 milioni di euro (attualizzata ad oggi). Sta in queste cifre il miracolo delle Tredicesime dell’Amicizia. Nate da una richiesta della leggendaria suor Pierina (ancora attiva oggi nei quartieri più degradati della città) e recepita da un giornalista de La Stampa, Marco Marello, l’iniziativa trovò nell’allora capocronista, Ferruccio Borio, un immediato sostenitore. Da allora è stato un appuntamento che Specchio dei tempi ha riproposto ogni anno, nei tre mesi precedenti il Natale. Senza mai fallire i suoi obiettivi.

Quella per le Tredicesime è una sottoscrizione che ha maggior valore e maggior peso negli anni difficili, come questi del Covid. Anni in cui la crisi colpisce, e colpisce soprattutto i più deboli. Persone che si trovano, spesso, con una pensione davvero minima, sempre inadeguata di fronte alle maggiori spese, in primis quelle delle bollette. In più gli anziani sono “senza voce”: non riescono né a protestare, né a lamentarsi. Ecco così evidente, anche quest’anno, la necessità e l’attualità delle Tredicesime dell’Amicizia.

Le richieste stanno già in questi giorni nelle centinaia di lettere giunte sulle scrivanie di Specchio. Richieste a volte espresse con frasi disperate, altre volte con la ritrosia di chi non avrebbe mai voluto chiedere, ma che ora non ce la fa più. Sull’altro piatto della bilancia ecco l’affetto della città e dei nostri lettori per quanti hanno già superato i 65 anni e che, oltre al peso dell’età, devono sopportare quello della solitudine, dell’indigenza, delle malattie.

Apriamo dunque, anche quest’anno, un’altra pagina di questa lunga storia di solidarietà. Il primo assegno fu, nel 1976, di 30.000 lire, versato a trenta anziani. Una cifra che oggi pare piccolissima ma che allora consentiva di acquistare il carbone per tutto l’inverno. L’assegno fu portato a 50.000 lire nel ‘78 ed a 100 l’anno dopo. Mentre il numero degli assistititi saliva rapidamente a diverse centinaia e poi superava il migliaio. Dall’80 si passò a 200.000 lire, dall’83 a 300, dall’85 a 400, dall’87 a 500, dal‘92 a 600 e dal‘98 a 700 mila lire. Con l’avvento dell’euro la cifra divenne 360 euro, sino al 2003 quando fu elevata a 400 euro. Oggi il contributo è salito a 500 euro. E, con il passare del tempo, il numero degli anziani beneficiati ha raggiunto quota 2000.  Ogni anno. Numero che resta l’obiettivo anche nel 2021, ma speriamo – come è successo spesso in passato – di portare almeno 2200-2300 aiuti, in base alle offerte ricevute.  Che, da alcuni anni Specchio dei tempi distribuisce anche in tutte le province del Piemonte.