Tredicesime agli anziani, affitti per le famiglie, defibrillatori, colazioni dei poveri, interi reparti del Regina Margherita, aiuti in Somalia, Haiti e Filippine
Negli ultimi anni il 5xmille ha portato a Specchio dei tempi cifre variabili fra 120 e 150 mila euro. Che abbiamo sempre subito investito nei nostri numerosi progetti. Per donarcelo basta scrivere sulla vostra dichiarazione dei redditi il nostro numero di codice fiscale: 97507260012. I nuovi ambulatori (finiti), la cardiochirurgia e la neuropsichiatria (in appalto) del Regina Margherita, i defibrillatori nelle scuole e nelle palestre frequentate dai nostri ragazzi, le colazioni che ogni mattina le suore vincenziane distribuiscono ai poveri, le oltre duemila tredicesime dell’amicizia che ogni anno servono a donare un Natale un poco meno triste ad altrettanti anziani, 3022 affitti di un mese pagati ad altrettante famiglie, centinaia di interventi a favore di indigenti e malati, l’immediato aiuto di fronte alle calamità.
Tutto questo è possibile anche per il contributo che ogni anno arriva a Specchio dal 5xmille. Che è quella piccola, piccolissima fetta delle nostre tasse, che lo Stato “gira” alle associazioni attive nel settore della solidarietà. La Fondazione Specchio dei tempi, da anni, in questa occasione vi chiede una mano. Che è quella di scrivere il suo numero di codice fiscale (97507260012) nella caselle che indica il destinatario del 5 per mille. Negli anni scorsi molte migliaia di lettori hanno fatto questa scelta, contribuendo a costituire un «tesoretto» variabile fra i 120 ed i 150 mila euro che la Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi ha utilizzato quasi sempre nel sostegno alle tredicesime dell’amicizia, l’iniziativa che da 38 anni ci vede impegnati – ogni Natale – nel portare un aiuto (un assegno da 500 euro) ad almeno 2000 anziani poveri e soli, prevalentemente torinesi. Questa operazione ha una necessità minima di un milione di euro ogni anno, una cifra non facilmente reperibile… Il 5 per mille è stato spesso decisivo.
Come é stato prezioso quando si è trattato di stanziare 1,2 milioni di euro per i nuovi ambulatori dell’ospedale pediatrico Regina Margherita (completamente operativi da tre mesi) e poi altri 3,5 milioni per il rifacimento di cardiochirurgia e neuropsichiatria, o per acquistare i defibrillatori che stiamo distribuendo in questi mesi nelle scuole e palestre frequentate dai nostri ragazzi, oppure quando si è trattato di acquistare apparecchiature d’avanguardia per la diagnosi e la cura di gravi malattie, come la risonanza di Candiolo o l’angiografo del Mauriziano. O quando si è trattato di sostenere l’avvio di grandi sottoscrizioni di solidarietà , oppure nel sostegno alle donne incinte senza casa (con le suore vincenziane).
Alcuni interventi riguardano anche paesi lontani: lo sviluppo dell’Ospedale Pediatrico di Hargeisa in Somalia (attivo da due anni e primo concreto intervento per dare speranza nel proprio paese a chi spesso è invece costretto a fuggire verso l’Europa), la collaborazione con i padri camilliani torinesi che gestiscono, ad Haiti, l’Ospedale Saint Camille, le recenti costruzioni di scuole nelle Filippine e in Bangla Desh.
