L’ultima è quella di Tochimilco, alle pendici dell’attivissimo vulcano Popocatéptl: una scuola distrutta dal terremoto del Messico e del 2017 e ricostruita in meno di un anno da Specchio dei tempi. Una scuola simbolo: la ventisettesima realizzata dalla nostra fondazione dopo una catastrofe. Perché i bambini sono il futuro e il cuore delle comunità, e solo dai bambini si può ripartire. Specchio lo sa e da sempre investe sulla scuola per donare speranza.
Dai progetti contro l’abuso di alcool a quelli di tutoraggio, in cui gli studenti più brillanti aiutano i compagni più fragili, sono oltre 150 gli istituti piemontesi coinvolti ogni anno nelle nostre iniziative. Migliaia i giovani raggiunti, con corsi di giornalismo e primo soccorso, programmi di Alternanza Scuola Lavoro e di Pet Therapy, che vedono i cani dell’associazione Aslan accanto a bimbi e ragazzi con disabilità.
Poi c’è l’impegno quotidiano per l’integrazione e la scolarizzazione nelle periferie più degradate, con servizi di doposcuola e animazione. E ancora il Chorus Contest e i laboratori di magia, che aiutano a crescere insieme e confrontarsi con gli altri. Formare buoni cittadini, responsabili e rispettosi, è l’obiettivo di ogni progetto. Ma in particolare di “Connettiamo i bambini del mondo”, la rete che unisce gli allievi delle strutture che abbiamo realizzato nei vari continenti. Una rete virtuale, perché scambi online, didattica a distanza e strumenti digitali sono le nuove sfide della scuola, accelerate dal lockdown.
Sin dall’inizio dell’Emergenza Coronavirus siamo stati in prima linea e abbiamo pensato ai più giovani. Abbiamo donato kit igienizzanti per favorire la ripresa nelle classi e mille tablet, con connessione, per aiutare i più bisognosi nello studio da casa. Abbiamo donato pure centinaia di cartelloni esplicativi delle norme anticontagio, perché abbiamo imparato che per stare vicini alle scuole, spesso, servono cose piccole. Piccole, ma concrete.