Di Lucia Caretti
Due olimpiadi sul curriculum, una terza appena rimandata. Vittoria doveva andare ai Giochi di Tokyo, aveva conquistato la qualifica con il team azzurro. Vittoria Panizzon ha 36 anni ed è una bandiera della nazionale di Sport Equestri: da oggi a domenica gareggia per aiutare la fondazione La Stampa-Specchio dei tempi, in un concorso internazionale online che sta tenendo migliaia di appassionati incollati al pc. Il progetto si chiama “Virtual Eventing” ed è nato in Inghilterra, per sostenere gli ospedali che lottano contro il Coronavirus. Una novità assoluta.
Dall’Australia al Brasile, passando per Stati Uniti, Germania e Svezia: si sfidano dieci nazioni e 50 specialisti del concorso completo, il triathlon dei cavalli, una disciplina che prevede dressage, cross-country, salto ostacoli. I concorrenti hanno simulato le tre prove nelle loro scuderie e girato ognuno decine di video. Quindi gli organizzatori hanno montato le immagini per creare una specie di diretta, che si può vedere da ieri su virtualeventing.com. Come alla vigilia di ogni kermesse, infatti, ci sono stati i controlli dei veterinari: ripresi e trasmessi online, pure quelli. Sabato sera ci sarà la festa dei cavalieri su Zoom.
FAI IL TIFO PER VITTORIA E SPECCHIO CON UNA DONAZIONE
L’evento riproduce una competizione a 5 stelle, il massimo livello nel settore. In pratica, una Champions League virtuale e benefica, dove un po’ si scherza e un po’ si fa sul serio. Ci sono i giudici che valutano le performance. E ci sono siparietti con gli atleti in maschera, per cercare di far divertire il pubblico e convincerlo a donare. Il completo in Inghilterra è molto seguito, richiama fino a 250 mila spettatori nei principali appuntamenti. Ecco perché sono già state raccolte 100 mila sterline. Ogni nazionale ha scelto una onlus del suo Paese a cui destinare i fondi e Vittoria devolverà tutto a Specchio, che in due mesi, grazie alla generosità dei lettori, ha già donato 150 macchinari e 1 milione di protezioni agli ospedali piemontesi.
“Vivo lontana da tanti anni, sono contentissima di fare qualcosa per il mio paese e far sventolare la mia bandiera” racconta l’amazzone dell’Aeronautica. Cresciuta a Roma con mamma scozzese e papà italiano, gestisce una scuderia oltre Manica, dove si allena. “Nel nostro sport ci sono pochi soldi e tanto lavoro. C’è un ambiente molto amichevole e solidale. Siamo competitivi, ma ci tifiamo sempre a vicenda”.
(foto di Libby Law / In alto in evidenza, foto di Massimo Argenziano)
Info: specchiodeitempionlus@lastampa.it; 011.6568376.