Operativo da lunedì scorso anche il secondo complesso scolastico realizzato da Specchio dei tempi
ANGELO CONTI
Rosalba e Loris, Valbona e Nurije e Aleina. Due mamme e tre bambini. Cinque morti. Questo il tragico pegno che Poggio Picenze ha dovuto pagare al drammatico terremoto del 6 aprile 2009 che ha devastato l’Abruzzo. Ieri la Fondazione La Stampa Specchio dei tempi ha inaugurato la scuola elementare di questo piccolo comune, realizzata insieme a Credit Suisse e all’Associazione Culturale Italiana di New York. Cinque aule, un’aula informatica, aule professori, mensa e refettorio: in tutto 560 metri quadrati realizzati in prefabbricato classe A-clima con tecnologia antisismica da Focagroup di Villarbasse (Torino). I bambini della scuola hanno incontrato chi ha reso possibile la ricostruzione della loro scuola: il presidente della Fondazione Specchio dei tempi Bellato, il direttore generale di Credit Suisse Italia Carrara, la responsabile della Fondazione Credit Suisse Janine Handel. Poesie, cori e canzoni con il desiderio di tornare alla vita ma anche con la voglia di non dimenticare quei tre bambini, loro compagni di scuola, che non ci sono più. Il sindaco (che è anche preside) ha esordito ricordando che la nuova scuola porterà lo stesso nome, Ignazio Silone, di quella irrimediabilmente danneggiata dal sisma. Poi sono stati i bimbi a dire il loro spensierato grazie. Poi, mentre gli ospiti arrivati da mezza Europa, il ritorno nelle classi, a studiare, a crescere. Là, sul piazzale, ormai vuoti ed abbandonati i cinque grigi container che, per dieci mesi sono stati la loro scuola.
Specchio dei tempi ha così concluso la terza opera sul cratere del terremoto (dopo il poliambulatorio dell’ospedale dell’Aquila e il villaggio scolastico di Barisciano) ed il prossimo 26 febbraio inaugurerà anche la quarta, ed ultima, il complesso scolastico di Cugnoli.