Specchio dei tempi Allarme alcol sulle notti della movida torinese: “Un ragazzo su...
15 Maggio 2023

Allarme alcol sulle notti della movida torinese: “Un ragazzo su tre è positivo ai test”

Gianni Giacomino, Irene Fama
La Stampa, 15/05/23

Dieci di sera, piazza Santa Giulia, cuore della movida alcolica torinese. Musica, confusione, calca e centinaia di ragazzi che girano con una bottiglia di birra in mano e bicchieri pieni di cocktail colorati. Ecco la zona della città dove il consumo di bevande alcoliche è il più alto. Sotto un cielo che minaccia pioggia, arrivano l’ambulatorio mobile di «Specchiobus» e le pattuglie dei carabinieri. Inizia l’opera di prevenzione fino alle 2. Chi vuole può sottoporsi all’alcol test.

Risultati? Dopo l’una di notte un ragazzo su tre ha il tasso di alcol nel sangue più alto del consentito. Qualche ora prima la media scende del 20% e dipende se il soggetto ha bevuto dopo aver mangiato, oppure a stomaco vuoto, per sballarsi più rapidamente, seguendo la moda del binge drinking. Ecco, in sintesi, i risultati dei test effettuati sull’ambulatorio mobile di «Specchiobus». Tutto sotto l’occhio attento dei carabinieri del comando provinciale che, intanto, sia in divisa che in borghese, monitorano la vita notturna della movida. E rispondono alle domande dei ragazzi che si informano di cosa rischiano a guidare con i valori oltre i limiti e perché bere alcol può essere devastante.

Qualche giovane ringrazia: «Ci avete salvato la vita in questi mesi perché abbiamo sempre sottovalutato questo problema». Altri «positivi», lasciano l’auto in sosta e chiamano il taxi. È questa la tappa principale del progetto «Un soffio ti può salvare la vita», realizzato insieme da Fondazione La Stampa—Specchio dei tempi e dal Comando Provinciale Carabinieri, con il contributo di Federfarma Torino e dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Torino che hanno donato 5.600 test monouso.

Poi c’è anche chi, probabilmente, vuole capire a che punto è arrivato con lo sballo. E un ragazzo sulla ventina con il valore 3,9, ben otto volte il massimo consentito che è di 0,5. Praticamente il livello precedente all’incoscienza.

Il progetto è partito la prima settimana di marzo e ha già interessato nove sabati notte, in tutti luoghi della movida torinese. In totale i test effettuati sono stati 12.950, di questi 3.850 con etilometro dai medici e 9.100 in modalità self test, utilizzano i monouso. «L’attività è sempre e soltanto preventiva – spiegano i carabinieri e i volontari di Specchio dei tempi -. Si incontrano i ragazzi, si spiega loro che è sempre utile conoscere le proprie condizioni prima di mettersi alla guida, si chiede loro se sono interessati ad un test volontario che viene effettuato subito». A bordo si sono alternati tre medici volontari: Paolo Carbonatto, psichiatra ed ex medico di base in area Porta Palazzo, Andrea Ferrero, ex ortopedico del Cto, e lo specializzando in medicina legale Edoardo Toffano.

Il prossimo appuntamento con i test sarà il 27 maggio in piazza Vittorio. Il progetto torinese si concluderà a giugno, ma è già prevista la sua ripresa a settembre dopo che lo «Specchiobus» avrà girato in alcune località turistiche del Piemonte.

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