Specchio dei tempi Angiografo, già 2000 interventi
9 Luglio 2013

Angiografo, già 2000 interventi

Donato otto mesi fa dai lettori de La Stampa all’Ospedale Mauriziano

ANGELO CONTI

Otto mesi fa i lettori de La Stampa donavano all’Ospedale Mauriziano un angiografo digitale di ultima generazione. Andava a sostituire quello rotto, e tecnologicamente superato, la cui uscita di servizio aveva amplificato le liste d’attesa e soprattutto spuntato una risorsa preziosa contro un’ampia serie di emergenze vascolari. Richiestoci dal commissario RemoUrani, ha poi trovato anche nel nuovo direttore generale Vittorio Brignolio un convinto sostenitore.

 Il suo costo è stato di 602.994 euro, arredi compresi. La settimana scorsa abbiamo registrato il duemillesimo intervento. Il dottor Paolo Carbonatto, che è uno dei radiologi interventisti che “pilotano” l’angiografo ci ha fatto un bilancio: «Abbiamo superato gli 8 mesi di attività (ottobre-giugno) mantenendo lo stesso ritmo di circa 6,5 pazienti al giorno dei primi mesi. In particolare abbiamo effettuato un totale di 1999 procedure (diventate oltre 2000 la settimana scorsa) su 1059 pazienti. In particolare abbiamo eseguito 323 impianti di cateteri venosi centrali a media e lunga permanenza (impianti di chirurgia miniinvasiva) e 125 angioplastiche periferiche.

Oltre a 55 procedure sull’apparato urinario e 65 sull’albero biliare. Diversi interventi sono stati di particolare complessità: abbiamo eseguito, con équipe congiunta (e nella nostra sala) con i chirurghi vascolari, 4 posizionamenti di endoprotesi aortiche fenestrate che consentono l’esclusione di aneurismi aortici estesi anche nel tratto ove originano le arterie epatiche, renali ed intestinali utilizzando piccoli “ponti” tra protesi principale e le varie arterie; un tempo era necessario intervento demolitivo con necessità di multipli by-pass chirurgici ad elevato rischio. Inoltre abbiamo eseguito 66 embolizzazioni su pazienti sanguinanti ricevuti in gran parte da ospedali esterni.

Particolarmente importanti due embolizzazioni in particolare su lesioni espansive benigne sanguinanti del collo e delle fosse nasali poi seguiti da interventi di rimozione delle masse “esangui” eseguiti dall’otorino Bongioannini: interventi o impossibili o ad alto rischio senza le nostre embolizzazioni. Di rilievo anche le sette embolizzazioni portali del fegato destro in neoplasie al fine di ipertrofizzare il fegato sinistro così da permettere l’intervento chirurgico di resezione epatica da parte dei chirurghi del team di Capussotti. Le restanti procedure sono di routine (arteriografie, biopsie, vertebroplastiche, istero. dacrio ecc ecc). L’attività nel complesso è del 50% superiore a quella precedente».

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