Specchio dei tempi Carrozzine fuoristrada per le escursioni dei disabili
5 Giugno 2014

Carrozzine fuoristrada per le escursioni dei disabili

Specchio finanzia una iniziativa che dà nuove opportunità ai più sfortunati

FRANCESCO DOGLIO

Ritornare sui sentieri, in montagna, anche se nella vita di tutti i giorni si è costretti sulla sedia a rotelle. E’ questo il sogno e l’obiettivo di un gruppo di cinque disabili cuneesi, che si sono riuniti sotto il nome, piuttosto evocativo, “Movimento in libertà”. E il mezzo per farlo è un’innovativa “sedia offroad” con le ruote tassellate. Avete presente il segway? Quel mezzo elettrico sul quale si sta in piedi, con due ruote, che si manovra spostando il peso del corpo? Ebbene, la versione “carrozzina” mantiene le due ruote e i meccanismi di controllo ma aggiunge un sedile con lo schienale.

Il problema è che costa parecchio, più di 16 mila euro a pezzo. Ecco che, allora, il gruppo mette nero su bianco un ambizioso progetto e inizia a proporlo al Cai e ai Parchi cuneesi Marguareis e Alpi Marittime. Le risposte sono subito buone, e inizia l’avventura.

“Prima dell’incidente – racconta Elena Serrao, la portavoce di Movimento in Libertà – andavo spesso in montagna e anche dopo, la voglia di ricalcare i sentieri delle mie valli è rimasta intatta. Poi ho scoperto l’esistenza di quella carrozzina elettrica e ho visto la possibilità, per me e per altri, di tornare nella natura, senza accompagnatori, contando solo sulle proprie forze e su un po’ di tecnologia”.

Questo punto, per i cinque cuneesi, è molto importante. Esistono già dei mezzi, come la joelette, che consentono di arrivare ai rifugi e fare qualche escursione, ma tutti hanno bisogno di un aiuto esterno, di gente che spinga. “Per noi – dice la Serrao – è importante l’indipendenza, il non dipendere da altri. Ho quindi cercato altre persone con età diverse e diverse patologie, in modo da avere più spunti e idee possibili. Così è nato il nostro progetto”. Il primo mezzo arriva grazie alla donazione di un privato, poi anche Specchio dei Tempi si interessa all’iniziativa e mette a disposizione la cifra per acquistare una seconda “carrozzina offroad”.

Lo scorso fine settimana Elena Serrao, accompagnata da un guardaparco del Marguareis, ha “testato” il primo mezzo sui sentieri sopra Chiusa Pesio, dove il 14 giugno sarà presentato ufficialmente il progetto. “Oltre al Cai e a Specchio dei Tempi – dice la Serrao –, due compagnie teatrali hanno devoluto gli incassi degli spettacoli alla nostra causa. I passi da fare, però sono ancora molti”.

In primis si dovrà testare l’attrezzatura, poi, con l’aiuto del Parco Marguareis, si farà una mappa dei sentieri percorribili secondo tre gradi di difficoltà, in modo da dare la possibilità anche ad altri possessori di carrozzine speciali di frequentare la montagna cuneese in sicurezza. “Poi dovremo insegnare a tutti come si usa questo mezzo – dice la Serrao – perché l’apprendimento non è immediato.

Ci sono anche dei tecnicismi da risolvere, come il tipo di ruote da utilizzare. Per questo le prove saranno importanti. Credo però che in futuro questo sarà il modo migliore per riavvicinare alla montagna i disabili e chi ha problemi a camminare”.

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