Specchio dei tempi Don Bosco e Specchio, ci siamo sempre intesi
31 Gennaio 2020

Don Bosco e Specchio, ci siamo sempre intesi

Di Angelo Conti 

Con i santi ho un rapporto tutto mio e sovente ci siamo anche intesi bene. Ma Don Bosco è un po’ speciale. Perché l’ho incontrato ed abbiamo lavorato insieme. Sì, lo so, è morto il 31 gennaio del 1888… L’ho incontrato nelle cose che fanno i salesiani in tutto il mondo, nell’impegno che mettono a dare un futuro a migliaia, anzi.. milioni, di ragazzi. La Fondazione Specchio dei tempi ha effettuato alcuni interventi insieme ai padri salesiani, quasi sempre in posti un po’ sperduti del pianeta. Qui, con queste foto che ho scattato alcuni anni fa a Surat Thani nel sud della Thailandia, voglio ricordare la Specchio dei tempi’s Technical School che i lettori de La Stampa hanno costruito là subito dopo lo tsunami per formare, rapidamente, centinaia di fabbri, tecnici, meccanici che hanno poi subito trovato lavoro nella ricostruzione successiva a quella sciagura, ricostruzione ancora in corso.

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La nostra scuola, gestita dai salesiani, di cui vedete alcuni scorci, è perfettamente funzionante anche dieci anni dopo la sua costruzione ed è frequentata ogni giorno da circa 380 ragazzi e ragazze. In una delle foto mi vedete con monsignor Joseph Prathan, l’arcivescovo salesiano del sud della Thailandia, che in questi anni è diventato anche un caro amico. Voglio ricordare così Don Bosco o, come recita il calendario, San Giovanni Bosco che oggi dobbiamo comunque ricordare tutti. Cattolici e non, questo conta davvero poco. E’ un uomo che ha strappato alla strada tantissimi ragazzi, dando loro un lavoro ed un futuro. Oggi, forse mai come prima, sappiamo che ha compiuto e compie ogni giorno miracoli. Santo davvero…

 

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