Grazie ai lettori de La Stampa, che hanno sinora sostenuto la quasi totalità dei costi, cresce una moderna struttura per aiutare i bimbi della Somalia
ANGELO CONTI
I lettori de La Stampa hanno risposto con slancio all’allarme giunto dall’Africa in estate, dove siccità e carestia stavano colpendo duramente popolazioni che già di norma trovano difficile vivere. Sono stati raccolti 912.713 euro che sono stati impiegati in quattro diversi progetti, tre di immediato intervento, il quarto strutturale e destinato a realizzare un ospedale pediatrico ad Hargeisa, nel Somaliland. I primi tre interventi hanno avuto come zone operative il Kenya, il territorio a cavallo fra Kenya e Somalia e infine l’Etiopia. In Kenya, nella zona del Maralal, abbiamo sostenuto l’azione di un gruppo di sacerdoti torinesi impegnati ad aiutare le popolazioni nomadi dei Samburu, composte per la quasi totalità da pastori che avevano visto i loro greggi morire per la fame e per la sete.
Secondo impegno, fra Kenya e Somalia, è stato con i volontari laici della Lvia di Cuneo: qui c’è stata un’operazione di water-tanking, cioè di trasporto di grandi quantità d’acqua tramite autobotti, verso decine di villaggi colpiti dalla siccità. In Etiopia, Specchio dei tempi è intervenuta con i medici del Cuamm: qui è stato effettuato un intervento di screening ed assistenza (ancora in corso) che permetterà, a fine progetto, di visitare oltre 150.000 persone, soprattutto bambini e donne gravide, oltre a intervenire in tutti i casi di malnutrizione.
L’ultimo intervento è invece quello più complesso. Specchio dei tempi ha infatti scelto di finanziare la costruzione di un ospedale pediatrico ad Hargeisa, nel Somaliland, sostenendo un progetto dell’Associazione Soomaaliya. In questa cittadina, che viene ciclicamente raggiunta dalle popolazioni in fuga dal Corno d’Africa, manca infatti una struttura dedicata ai bambini, in grado di gestirne le molte malattie, parte delle quali conseguenza di carenze nutrizionali. Il progetto, realizzato gratuitamente dallo Studio Rosental di Torino, con il contributo scientifico dei professori Daniele Regge e Piero Abruzzese, è stato approvato dal Governo del Somaliland, è stata espletata la gara d’appalto, i lavori sono stati assegnati e sono partiti nelle scorse settimane.
Il prossimo 29 gennaio verrà effettuata la cerimonia ufficiale della “posa della prima pietra”. La prima fase prevede la realizzazione di un padiglione pediatrico di circa 1600 metri quadrati, interamente finanziato dai lettori de La Stampa, e dell’ambulatorio di malnutrizione (250 metri quadrati), realizzato dall’Associazione Nutriaid.
Un calendario per sostenere Nutriaid
Nutriaid costruirà e gestirà il centro nutrizionale all’interno dell’ospedale di Hargeisa. Per sostenere Nutriaid (www.nutriaid.org) è possibile acquistare lo splendido calendario Somalia 2012, frutto di un reportage del fotografo torinese Giorgio Perottino. Per acquistare il calendario è possibile rivolgersi allo 011 4390017 o a info@nutriaid.org.