Parla Rocco Pollice
ANGELO CONTI
Rocco Pollice è il medico responsabile del Progetto Smile dell’Asl4 de L’Aquila. Un progetto avviato da anni, con risultati importanti, destinato ai ragazzi adolescenti colpiti da handicap o comunque in difficoltà psicologica. Pollice è stato il primo a chiederci aiuto, il 20 aprile scorso, cioè due settimane dopo la tragica scossa. Il 27 aprile, valutate le esatte necessità e recepita anche la formale richiesta dell’Asl, era pronto il progetto esecutivo e due giorni dopo l’azienda incaricata della produzione, Focagroup di Villarbasse, s’è messa al lavoro per preparare la struttura. Il 20 maggio, mentre terminava la produzione del poliambulatorio in stabilimento, veniva avviata e successivamente completata l’opera di urbanizzazione del sito (che si trova proprio a fianco dell’ospedale civile San Salvatore, a pochi metri da dove esisteva il vecchio ambulatorio in muratura). Nei primi giorni di giugno è partito il montaggio vero e proprio ed oggi il poliambulatorio è pronto. Funzionerà già da domani.
Perché è importante questa struttura?
«Questo poliambulatorio è di estrema importanza. Gli adolescenti più deboli sono quelli che stanno patendo di più i drammatici effetti del terremoto. Strappati dal loro mondo, dalla loro casa, dalle loro scuole, si sono trovati smarriti, privi di punti di riferimento e certezze. Il lavoro che stiamo svolgendo sotto le tende da campo e che ora continueremo nell’ambulatorio è proprio quello di assisterli, per consentire loro di essere curati anche in un contesto radicalmente mutato».
Quali erano i rischi?
«Senza questo ambulatorio, avremmo corso il rischio di perdere questi ragazzi, che così possiamo rendere più forti e capaci di guardare al futuro».
Soddisfatto della struttura?
«Sono particolarmente felice perché i due ambulatori ed il day-hospital sono stati realizzati con le migliori soluzioni tecniche possibili»
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