di Paolo Festuccia
Sotto le macerie è covata la determinazione. Da qui la sfida per un’impresa che quattro mesi fa sembrava quasi impossibile. C’era da ricostruire la scuola di Arquata del Tronto distrutta dal terremoto del 24 agosto, ma c’era anche il desiderio di ricostruire il futuro di una comunità segnata in maniera indelebile dal sisma dello scorso anno. Ora, le stimmate per quelle 51 vittime di quella tragica giornata restano ancora profondissime, ma il segno che si «possa ricominciare», che «si debba ripartire», come ha detto il sindaco di Arquata, Aleandro Petrucci è stato tracciato. Segnato, non foss’altro perché in soli 120 giorni la Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi ha consegnato e inaugurato (ieri) la scuola che ha donato all’intera comunità di Arquata: «Una scuola eco-compatibile, autosufficiente dal spunto di vista energetico, e ovviamente antismica al cento per cento».
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