Tre progetti per alleviare il dolore
A CURA DI ANGELO CONTI
La fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi in poco più di un mese ha raccolto 655.000 euro di offerte dei lettori. Denaro destinato a tre progetti uniti dall’obiettivo comune di alleviare la fame e la sete nel Corno d’Africa. Questa somma ha consentito di aumentare da uno (com’era in origine) a tre i progetti. Tutti sono pensati e portati avanti in collaborazione con chi, medico o missionario, comunque in Africa da tempo, conosce bene le necessità delle popolazioni locali e le rispetta, soprattutto le abitudini alimentari. Nuove offerte dei lettori serviranno a prolungare nel tempo e a rendere più efficace questa grande testimonianza di affetto e solidarietà.
MARALAL, KENYA
Cibo locale distribuito alle famiglie più in difficoltà
C’è un legame forte con Torino a Maralal, viene dai sacerdoti (don Piero Gallo e don Marco Prastaro) che hanno alternato il loro impegno sotto la Mole, soprattutto nella Parrocchia di San Salvario, e in questa zona sperduta dell’Alta Kenya, circa 300 chilometri a Nord-est di Nairobi, non lontana dal confine con la Somalia. Qui la carestia ha colpito soprattutto il distretto Samburu. In alcuni villaggi la situazione si è fatta critica già alla fine della primavera, ora è disperata. A causa della mancanza di piogge la gente ha perso parte del bestiame (capre, cammelli, bovini) da cui dipende. Contemporaneamente è arrivata una gravissima crisi economica che ha fatto lievitare i prezzi a livelli non affrontabili. A ciò vanno aggiunte l’insicurezza e le endemiche lotte tribali che da sempre affliggono e impoveriscono queste popolazioni di pastori nomadi. Qui siamo di fronte a una emergenza immediata e tangibile, resa tragica anche dalla malattia e dalla morte che hanno colpito i più deboli, cioè bambini e anziani. Il primo obiettivo è stato garantire la distribuzione di derrate alimentari a 5000 famiglie per una durata di almeno tre mesi.
In una seconda fase verranno inviati presidi sanitari per contrastare il rischio di epidemie. C’è stata subito una valutazione sulle modalità dell’intervento e, dopo una consultazione con don Marco Prastaro, il referente di Specchio dei tempi in Kenya, è stato deciso di acquistare gli alimenti in loco. Finora sono stati spesi 15.000 euro e l’aiuto continuerà le prossime settimane con l’invio di 10.000 euro a settimana. In Kenya i prezzi del cibo sono aumentati rendendo il loro acquisto proibitivo a molte famiglie. Attualmente un sacco di granoturco da 90 Kg costa 36 euro, un sacco di zucchero da 50 kg 55 euro, un sacco di fagioli da 90 kg 50 euro, 20 litri di olio di semi 40 euro, un sacco di riso da 50 kg 38. Inoltre c’è la necessità di garantire cibi cui la gente locale sia abituata. Per questo al momento tutti i generi alimentari vengono acquistati sui mercati di Nairobi e poi trasferiti, sotto scorta, a Maralal.
Il primo impegno di spesa a favore delle popolazioni di questa zona è stato individuato in 70.000 euro, che garantiranno un costante approvvigionamento ancora per cinque settimane. Poi la situazione verrà di nuovo valutata. Un altro problema sempre più grave è quello del tifo, perchè la poca acqua disponibile è sporca e di pessima qualità. «Esistono in commercio pastiglie che potabilizzano l’acqua – ha spiegato don Prastaro -. ma non sono facilmente reperibili in Kenya, perché costano molto care. Proprio in questi giorni noi siamo riusciti , con il denaro dei lettori de La Stampa, ad acquistare 100.000 di queste pastigliette e le stiamo già distribuendo nei villaggi».
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HARGEISA, SOMALILAND
Un ospedale pediatrico e un ambulatorio per i piccoli denutriti
Il primo dei progetti che i lettori de La Stampa stanno sostenendo in Corno d’Africa è la costruzione di un ospedale pediatrico ad Hargesia, in Somaliland, un’area del Corno d’Africa dove, ormai da mesi, arrivano migliaia di persone in fuga dalla fame e dalla siccità dalle altre aree della Somalia, dall’Eritrea e dall’Etiopia. Hargeisa è così diventata un miraggio e, intorno a questa cittadina di 200.000 abitanti, sono nati campi e insediamenti (il più vasto sta all’interno del rudimentale stadio del calcio) che oggi ospitano migliaia e migliaia di disperati, spesso denutriti e malati. Il piccolo ospedale civile di Hargesia, che non dispone di servizi specialistici di pediatria, è da tempo alle corde e il governo locale non ha risorse per adeguare le strutture sanitarie a questa nuova emergenza.
Il nuovo progetto ha preso corpo grazie ai contatti dell’Associazione Soomaaliya, presieduta dalla torinese Felicita Tornielli Aden, alla disponibilità di un gruppo di medici torinesi coordinati da Piero Abruzzese e da Daniele Regge, e alla volontà di tanti medici somali che ora lavorano in Europa dopo la diaspora successiva alla guerra civile degli Anni 80, mai completamente risolta nella parte Sud del paese, ancora oggi squassato da guerre tribali. Mancavano i fondi ed è intervenuta la Fondazione Specchio dei tempi, fornendo i 250.000 euro necessario per la costruzione e l’arredo del padiglione pediatrico. Di fianco alla struttura verrà realizzato anche un ambulatorio da parte dell’Associazione NutriAid, anch’essa torinese, che invierà medici specializzati nel trattamento di bambini deperiti per la fame.
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WOLISSO, ETIOPIA
Prevenire e curare 150 mila visite mediche nei villaggi isolati
Il terzo intervento di Specchio dei tempi in Corno d’Africa, operativo dal primo settembre, interessa l’Etiopia. Viene realizzato attraverso il supporto economico a un progetto del Cuamm, Medici con l’Africa, un’associazione attiva dal 1950 in diversi Paesi africani. Si punta a un progetto di grande impegno: raggiungere e visitare oltre 150.000 persone (soprattutto bambini, donne gravide e in allattamento) per risolvere i loro problemi medici e nutrizionali; curare direttamente le persone in condizioni di salute critiche (almeno 1.500), prevenire le epidemie o comunque rilevarne subito i primi segni. Questo capillare lavoro verrà svolto in 23 differenti strutture, coordinate dall’Ospedale di Wolisso, località non lontana da Addis Abeba. In ognuna di queste strutture lavoreranno, accanto ai medici italiani, tre infermiere formate in loco.
Ogni struttura verrà equipaggiata con una attrezzatura sanitaria essenziale (strumenti per misurare peso, altezza e pressione arteriosa) e disporrà di una unità di rianimazione urgente per i casi più gravi di denutrizione. Sarà anche dotata di farmaci di emergenza – soluzioni glucosate e saline, sali reidratanti, vitamine e reagenti di laboratorio – e sarà in grado di offrire supporti alimentari immediati. Questo progetto, che ha un costo medio per ogni persona assistita di 80 centesimi di euro (sufficienti a garantire anche farmaci e aiuti alimentari), prevede circa 150.000 visite. Calcolate anche alcune spese organizzative, costerà globalmente 150.000 euro, interamente donati dai lettori de La Stampa attraverso Specchio dei tempi.
COME VERSARE LE OFFERTE
I lettori possono aiutare i bambini del Corno d’Africa con un versamento tramite bonifico sul conto corrente intestato a:
Fondazione – La Stampa Specchio dei tempi
Iban IT10 V030 6901 0001 0000 0120 118
Indicando come Causale «Fondo 584 per i bambini della Somalia»
Per altre modalità di versamento o informazioni consultare il sito www.specchiodeitempi.org; oppure scrivere a specchiotempi@lastampa.it