“Forza nonni!” è un progetto di Specchio dei tempi nato dopo lo scoppio della pandemia. Quando ci si è improvvisamente resi conto che i più anziani erano diventati molto più fragili, e non solo – purtroppo – perché morivano. La loro vita si era improvvisamente complicata e tutto era diventato più difficile: dal fare la spesa a ritirare un farmaco, sino a mantenere un minimo di relazioni umane con i figli ed i nipoti.
Solitudini profonde, percorse dalla paura ma anche dalla disperazione. La Fondazione Bersezio ci è stata subito vicina, con un importante contributo. Così Specchio si è messo in moto individuando i 150 “over 80” piemontesi più fragili. Anziani travolti dalla povertà, come Ilda, invalida e bloccata dagli scalini della sua nuova casa popolare: l’alloggio precedente era infestato dai topi; questo, dove si ritrova sola e senza assistenza, non le permette più di uscire. Anziani abbandonati come Francesco, ex fabbro che ha perso il lavoro dopo un infarto, e ora deve tenere i termosifoni spenti: la sua pensione non basta per pagare il riscaldamento, può permettersi di accenderlo solo un’ora al giorno.
Il programma con cui siamo vicini ai nostri nonni prevede l’invio delle Tredicesime dell’Amicizia a dicembre (il nostro storico assegno natalizio di 500 euro). Poi, ogni mese, la consegna di due spese gratuite lasciate sullo zerbino in sicurezza. Infine la assistenza per 4 ore al mese di una collaboratrice domestica, una costante presenza telefonica garantita dal gruppo volontari di Specchio dei tempi e, all’occorrenza, anche con il supporto psicologico della dottoressa Ludovica Fiorino.
Inoltre, nell’ambito di un programma di Alternanza Scuola-Lavoro, ottanta studenti degli indirizzi comunicazione del Liceo Alfieri e del Liceo Sociale di Torino stanno raccogliendo, in un volume di interviste coordinate dai giornalisti de La Stampa, le “memorie” degli anziani assistiti, così da non disperdere il loro prezioso patrimonio di conoscenza ed esperienza. Tutti modi concreti per dire “Forza nonni! Non siete soli!”.