Specchio dei tempi Cos’è l’Alzheimer Caffè?

Cos’è l’Alzheimer Caffè?

Scopri il progetto Alzheimer Caffè di Specchio dei tempi

Alzheimer Caffè

In una società interessata ormai da diversi anni dal progressivo invecchiamento della popolazione, diventa sempre più urgente gestire problematiche tipiche della terza età. Nell’elenco, spicca la malattia di Alzheimer. Forma di demenza più diffusa a livello europeo – parliamo di circa il 54% dei casi – vede una prevalenza nei soggetti over 65. I numeri sono in notevole crescita.

Le cifre a livello mondiale secondo gli esperti sono destinate a raddoppiare ogni due decenni. Dati alla mano, nel 2030 il numero di malati di Alzheimer potrebbe superare i 82 milioni a livello mondiale, il che rappresenta una vera e propria emergenza sociale.

Quando la malattia insorge, con il suo arrivo si presentano numerose criticità pratiche sia per il paziente, sia per i caregiver che, nella maggior parte dei casi, sono i familiari.

Per evitare che il quadro appena descritto impatti in maniera eccessiva sulla vita di chi affronta l’Alzheimer stanno crescendo sempre di più in Italia le iniziative di sostegno.

Una delle più interessanti e apprezzate è l’Alzheimer Caffè, un progetto che ha alla base l’impegno quotidiano di diverse associazioni e il sostegno economico della Fondazione Specchio dei tempi.

Alzheimer CaffèAlzheimer Caffè

INDICE:

Cos’è l’Alzheimer Caffè?

Alzheimer Caffè è uno spazio protetto dove i pazienti che hanno ricevuto la diagnosi di questa malattia neurodegenerativa hanno la possibilità di incontrarsi non soltanto con i propri familiari e caregiver, ma anche con educatori e sanitari specializzati. In questi contesti, vengono messe in primo piano la condivisione serena, così come lo svago.

I malati di Alzheimer e le persone a loro vicine hanno la possibilità, in un ambiente privo di qualsiasi vincolo formale, di confrontarsi con professionisti della medicina che si occupano della patologia neurodegenerativa in tutte le sue sfaccettature.

Alzheimer Caffè

Negli Alzheimer Caffè, progetti che negli ultimi anni hanno preso piede in diverse zone del Paese, si svolgono diverse tipologie di attività. Si dà spazio alla socializzazione, al gioco, all’espressione artistica (danza, musica etc.).

Non mancano le attività incentrate sul consolidamento della memoria e nemmeno quelle che favoriscono il benessere psico-fisico.

Come ben si sa, non esiste per ora una cura definitiva per la malattia di Alzheimer. Quello che si può fare è non lasciare solo chi affronta la malattia e coinvolgere il paziente in attività aventi l’obiettivo di mantenere vive le abilità cognitive rimaste efficienti. Questo è quello che cerca di fare la Fondazione Specchio dei tempi.

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A chi è rivolto

Il progetto Alzheimer Caffè è rivolto non solo ai malati, ma anche ai loro familiari e alle persone che li assistono in qualità di caregiver (ad esempio i badanti). Chi ha a che fare ogni giorno con un paziente con diagnosi di Alzheimer è sottoposto ad un carico di stress notevole e, numeri alla mano, ad un maggior rischio di sperimentare la sindrome del burnout, con tutti gli effetti del caso sulla vita lavorativa e privata.

In contesti come gli Alzheimer Caffè, queste persone, hanno la possibilità di confrontarsi e di vivere dei momenti di condivisione all’insegna dell’informazione e del supporto emotivo.

Gli appuntamenti nella maggior parte dei casi vanno avanti per tutto l’anno. Gli Alzheimer Caffè sono utili anche per i professionisti sanitari che, grazie al confronto con le persone che vivono ogni giorno la malattia e con i caregiver, possono migliorare la qualità dell’assistenza.

Da non dimenticare è infine la creazione di vere e proprie reti di solidarietà tra le famiglie, con la concretizzazione di un mutuo aiuto che, nel corso del tempo, può andare oltre agli incontri.

Il progetto Alzheimer Caffè di Specchio dei tempi

Specchio dei tempi, realtà legata allo storico quotidiano La Stampa e a una delle sue rubriche più famose, in Italia, supportano in modo più incisivo il progetto Alzheimer Caffè. Con la collaborazione dell’Associazione Asvad, le famiglie dei malati di Alzheimer hanno la possibilità di incontrarsi presso tre sedi fisiche nella città di Torino.

Nel corso degli Alzheimer Caffè, vengono proposti gruppi di gestione dello stress, laboratori musicali, così come momenti di sostegno domiciliare. E soprattutto percorsi di pet therapy, una disciplina che la scienza ha incluso da tempo tra le più efficaci ai fini del miglioramento della quotidianità dei malati.

Durante la pet therapy i malati e i caregiver vivono momenti unici con i cani di Specchio dei tempi: tra giochi e carezze si crea una complicità straordinaria e le famiglie vengono seguite dai pedagogisti e dagli specialisti dell’associazione Aslan, che cura il servizio.

L’Alzheimer Caffè di Specchio dei tempi ha accolto nel corso del tempo oltre 500 persone. L’impegno della fondazione, che ha alle spalle diversi decenni di storia, è ovviamente quello di aumentare il numero di utenti.

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