Da 9 anni le scuole di Galle, Matara e Habaraduwa ospitano mille studenti. Ora un presidio sanitario nella casa per le bimbe abusate o abbandonate
ANGELO CONTI
HABARADUWA (sri Lanka) Nove anni dopo lo tsunami siamo tornati in Sri Lana. Con due obiettivi: verificare l’attività delle tre scuole costruite dai lettori della «Stampa» e modificare la destinazione d’uso del Medical Center (con case famiglie annesse) di Ibbawale che, per le mutate esigenze sanitarie locali, è passato da essere un presidio sanitario all’attuale casa protetta per le bimbe che i tribunali cingalesi sottraggono alle famiglie, dopo episodi di violenza o di abbandono, purtroppo molto frequenti in questo paese.
Nelle tre scuole è stata ovunque uan festa: i bimbi che frequentano oggi quelle classi non sono ovviamente quelli che c’erano nove anni fa, ma in tutti c’era la consapevolezza di quel dono, fatto dagli “italian friends”. Cioè da noi. Ad Ibbawale, nel Children’s Village che ospita il nostro Medical Center e le case famiglia, c’è stata poi una vera festa. Le quindici ragazze avviate lì dai giudici cingalesi, perchè possano vivere più serenamente, ci hanno raccontato dei loro drammi e della loro nuova gioia.
Encomiabile la gestione del Medical Center, attuata dai monaci buddisti, e sostenuta in parte da Specchio dei tempi che è intervenuto, anche recentemente, per lavori di manutenzione alle strutture.