Specchio dei tempi Un angiografo al Mauriziano Il dono di Specchio a Torino
10 Aprile 2012

Un angiografo al Mauriziano Il dono di Specchio a Torino

Acquistata grazie ai lettori un’apparecchiatura digitale di ultima generazione. Potrà effettuare sino a 10 interventi al giorno di chirurgia mini invasiva

ANGELO CONTI

Sono mesi difficili per tutti. Anche per la nostra sanità, sempre più in affanno. Così capita che apparecchiature indispensabili per diagnosticare e curare mali anche gravissimi, non possano essere sostituite o adeguatamnte riparate. A gennaio era giunta a Specchio dei tempi la segnalazione di un problema. Il Commissario dell’Ospedale Mauriziano, Remo Urani, e il responsabile della Radiologia Vascolare e Interventistica di quell’ospedale, Paolo Carbonatto, spiegavano: «Dopo ripetuti guasti, l’apparecchiatura angiografica della Radiologia Vascolare e Interventistica non è più riparabile ed è stata fermata.
Tale apparecchiatura era stata installata 16 anni fa ed ha trattato quasi 20.000 pazienti. Il suo uso si era molto ampliato negli ultimi anni, con le nuove tecnologia di intervento mini invasive: nel 2011 abbiamo trattato quasi 1500 pazienti con quasi 3000 procedure. Insomma, una media di più di 8 interventi al giorno. L’apparecchiatura è indispensabile per gli studi angiografici e le procedure interventistiche correlate: qui vengono eseguiti interventi di routine e di emergenza per la chirurgia vascolare, la cardiochirurgia, la cardiologia, la chirurgia generale, la urologia, la gastroenterologia, la ginecologia, l’ortopedia. Inoltre effettuiamo una media di 3 impianti al giorno per il posizionamento di cateteri venosi su pazienti inviati dal dipartimento onco-ematologico. C’è reperibilità 24 ore su 24. Il blocco definitivo dell’attività dell’apparecchiatura ha evidenti ricadute sull’attività di una parte importante dell’ospedale, a cui si può ovviare solo parzialmente con soluzioni di emergenza».
Specchio dei tempi ha subito compiuto gli accertamenti necessari, individuando la possibile soluzione (una apparecchiatura di nuovissima generazione della Siemens capace di aumentare sia i numeri e sia la qualità degli interventi). Il Consiglio d’Amministrazione della fondazione ha dato il via giovedì scorso alla spesa (circa 600.000 euro). Domani mattina, al Mauriziano, la riunione per i dettagli operativi. Il nuovo angiografo sarà a disposizione di tutti i torinesi già in estate.

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