Specchio dei tempi Come abbiamo usato le donazioni per l’alluvione
17 Dicembre 2020

Come abbiamo usato le donazioni per l’alluvione

Di Angelo Conti, La Stampa 17/12

Settanta giorni fa il Tanaro impazzito portò paura e devastazione in una decina di comuni cuneesi. Ore difficili, al termine delle quali ci furono da contare danni pesantissimi.  L’acqua non si era nemmeno ritirata che al telefono di Specchio dei tempi, in via Lugaro a Torino, arrivò la telefonata del capo della redazione cuneese de La Stampa, Massimo Mathis: “Qui è un disastro. Dobbiamo fare qualcosa”.

E qualcosa abbiamo fatto: 354.065 euro raccolti, 65 piccole attività artigianali, agricole, commerciali immediatamente aiutate ognuna con un assegno da 3000 euro, un primo sostegno all’Istituto professionale di Ceva e poi l’acquisto di una importante macchina a controllo numerico per i suoi laboratori, un intervento immediato per il ripristino dell’asilo comunale di Ceva e poi un altro per la passerella pedonale,  un contributo per la rimessa in esercizio del centro polifunzionale di Nucetto ed un intervento per aiutare Ormea a ripristinare il Parco Pollicino, due piccoli aiuti al comune di Lisio che si sentiva dimenticato da tutti, un importante intervento nel Parco Naturale della Val Gesso a cui va riconosciuta la forte attrattiva turistica, un intervento anche a favore degli Aib volontari di Ceva, una importante fornitura di mascherine e dispositivi di protezione alla Croce Bianca. Più lontano anche una presenza nel Verbano, anch’esso colpito da gravi eventi alluvionali, quel giorno.

Dei 354.065 euro ne sono stati spesi oltre 295.000, quasi 35 sono in questo momento a disposizione degli assegnatari (già individuati) e 24 (15 nel Verbano) sono in fase di attribuzione. Entro la fine dell’anno l’intera somma verrà erogata, con quel tempismo che è tipico della fondazione de La Stampa.

Per Specchio dei tempi è stata anche l’occasione di un ritorno in aree già tristemente note per i danni subiti nell’alluvione del 1994. A Ceva siamo intervenuti per ripristinare proprio la passerella realizzata dalla fondazione 26 anni fa. Pezzi del passato che vanno ad incastrarsi nel presente, grazie ad un lavoro ed un impegno che non si sono mai arrestati. Con il solito, particolare, affettuoso occhio di riguardo per le terre del nostro Piemonte.

La sottoscrizione non era facile, in una annata difficile. “Sapevamo che i nostri abituali sostenitori – ha spiegato il presidente di Specchio dei tempi, Lodovico Passerin d’Entreves – ci avevano già aiutati in modo importante durate la sottoscrizione per fronteggiare il Coronavirus, che ha raccolto quasi 11 milioni di euro, ed ipotizzavamo una risposta modesta. Invece il coinvolgimento è stato forte, continuo, generoso. E la raccolta è cresciuta in fretta”.

Strategico l’immediato supporto alle piccole attività agricole, commerciali ed artigiane. “Sì, abbiamo voluto replicare l’iniziativa che avevamo proposto tre mesi prima per sostenere le attività in crisi per il lungo lockdown, questa volta a favore di quelle alluvionate di nove comuni.  Abbiamo ricevuto 65 segnalazioni ed abbiamo deciso di accoglierle tutte, consapevoli che la frammentazione degli interventi in questi casi è certamente un pregio perché consente la capillarità dell’intervento, senza tralasciare nessun comune”.

Di rilievo anche l’aiuto al mondo della scuola. “Abbiamo visitato l’istituto di formazione professionale cebano monregalese ed abbiamo capito che dovevamo fare qualcosa di importante di fronte ai laboratori attraversati del fiume. E lo abbiamo fatto, nell’ottica di sostenere concretamente l’occupazione e l’economia. Un pensiero speciale è stato rivolto anche all’asilo comunale di Ceva, che aveva “ospitato” anch’esso l’acqua del Tanaro. Ne abbiamo consentito la riapertura nel giro di tre settimane”.

Dona per
Il tuo aiuto è importante

Ogni giorno siamo accanto a chi soffre, in Italia e nel mondo. Trasformiamo la tua donazione in aiuti concreti e immediati.

50
100
200
Scopri tutte le modalità di donazione