Specchio dei tempi Ex Embraco, consegnati i doni ai figli degli operai
24 Dicembre 2021

Ex Embraco, consegnati i doni ai figli degli operai

Barbara Torra, La Stampa 24/12/2021

Entrano uno dopo l’altro e il primo pensiero va al benefattore: «Mi raccomando ringraziatelo tanto da parte nostra, sarà un Natale meno triste per noi e i nostri bambini». Gli operai ex Embraco ieri sono andati in municipio a Riva presso Chieri dove li attendeva una busta contenente una carta del valore di 300 euro, destinata ai figli dei lavoratori, a ogni bambino fino a 18 anni (in totale 120). Il dono è stato distribuito da Specchio dei tempi, che aveva ricevuto una donazione di 36 mila euro da un benefattore, un imprenditore torinese, che vuole rimanere anonimo. L’aiuto è stato integrato con 5 mila euro da Novacoop: presso i suoi supermercati e ipermercati sono spendibili i buoni.

Ad attendere i lavoratori c’era anche il sindaco di Riva Lodovico Gillio, da sempre al loro fianco: «È una bella iniziativa, fa sentire meno soli. E in questo momento è importante per aiutare a non perdere le ultime speranze». Ormai ridotte al lumicino per i lavoratori che ieri sono passati dal municipio di Riva. Tanta tristezza e amarezza: «Ci hanno tagliato le gambe – dice Angela Agostini -, quando ormai ci mancavano pochi anni alla pensione e pensavamo di esserci sistemati è arrivata questa batosta».

Sua figlia è rientrata per un pelo nell’aiuto: «Roberta ha appena compiuto 18 anni, potremmo farle una festa e comprare un bel regalo. Se lo merita dopo anni di rinunce». Non è facile dire sempre di no, soprattutto quando si tratta di bambini: «Oggi ho detto ai ragazzi che avremmo preso questo regalo», dice Tiziana Tarantino che di figli ne ha tre, due di 12 e uno di 9. «Erano felici – continua – mi hanno detto che volevano andare subito a comprare un regalo». In famiglia da anni ormai praticamente c’è uno stipendio solo: «Mio marito per fortuna lavora, ma il suo stipendio va quasi tutto nella rata del mutuo di 800 euro. Così bisogna tagliare su tutto. I nonni ci aiutano, soprattutto con i ragazzi, altrimenti non so come saremmo andati avanti. So di colleghi che hanno venduto la casa, l’auto. Un disastro».

Qualcuno confessa che userà la cifra per un regalo, ma anche per fare la spesa: «I ragazzi lo sanno, ma capiscono e sono comunque contenti» dice Davide Barbuto, papà di Alessandro, Gaia e Sofia. «Noi in casa siamo in cinque, sono anni che andiamo avanti con la cassa integrazione e qualche lavoretto», aggiunge. Giuseppe Mormone esce di corsa, deve andare a prendere Sofia, 4 anni, all’asilo: «Poi andiamo a comprare i regali, gliene spettano almeno due: il 9 gennaio compie anche gli anni», dice. Non c’è allegria nella sala del municipio, però il dono riesce a strappare un sorriso: «Pensare che sarà un Natale più sereno – dice Deborah Mistrulli di Poirino – soprattutto per loro, fa stare meglio».

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