Specchio dei tempi Gli orfani di Mariupol dopo quasi due mesi rientrano in...
31 Agosto 2022

Gli orfani di Mariupol dopo quasi due mesi rientrano in Ucraina

Elisabetta Rosso

Sono le 12 e il pullman di Specchio dei tempi è fermo in piazza Castello. Ventuno ragazzi e ragazze aspettano, con i loro zaini enormi, sopra ci sono scritti i loro nomi con il pennarello nero. Trainano  grosse valige piene di tutto quello che sono riusciti a portare con sé prima della fuga. Ania è riuscita a scappare con Simba, un gattone bianco con il collare rosso rubino. Katia stringe forte a sé tre bambole di pezza, Omar un orsetto sgualcito.

Sono ragazzi tra i 10 e i 18 anni. Tutti orfani. “Ivan ha perso la mamma durante la guerra”, racconta Daniel, interprete dei ragazzi. Lavorava in un ospedale pediatrico a Mariupol, un giorno sono entrati i russi e hanno sparato a tutti. Anche a lei. “Era il 4 aprile, il compleanno di Ivan, non ha visto tornare sua mamma, e lí ha capito”. Sasha invece ha cominciato a parlare di nuovo da poco. È rimasta 45 giorni in un bunker di Mariupol con le bombe che spaccavano il silenzio. “È l’ultima che abbiamo recuperato prima di fuggire, ha 11 anni ed è ancora molto spaventata”, continua Daniel.

Dopo una fuga nel cuore dell’Ucraina, tra ponti spezzati, sotto il rimbombo dei fucili alle spalle, a luglio riescono ad arrivare in Italia. Grazie a una rete solidale trascorrono due mesi distanti dalla guerra, una vacanza per giocare, svagarsi, allontanarsi da tutto quell’orrore. Ora rientreranno in Ucraina, non nel loro orfanotrofio, che è occupato dai militari russi. “È stata trovata una zona sicura vicino a Leopoli”, spiega Daniel, ” rimarranno lí. Ricomincia la scuola e hanno voglia di tornare tra i banchi e recuperare un po’ di normalità, nel loro Paese”.

Cominciano a salire sul pullman, in mano hanno dei pacchetti di carta, dentro ci sono quaderni, pennarelli, giochi, auricolari, caramelle. Regali della fondazione Specchio dei tempi per il viaggio. Si accende il motore. Ania sorride. “Anche se c’è la guerra, casa è sempre casa”, dice.

Come donare per i rifugiati e per i rimpatri

Tutti possono sostenere il rientro in patria delle famiglie ucraine. Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Per la gente dell’Ucraina”.

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