Specchio dei tempi Le storie delle aziende cuneesi che non possiamo dimenticare
31 Maggio 2020

Le storie delle aziende cuneesi che non possiamo dimenticare

Di Massimo Mathis
Pubblicato su La Stampa il 31 maggio 2020

La parrucchiera di Fossano, il camionista di Morozzo, il manutentore d’impianti di riscaldamento di Barge, il bar del centro sportivo di Santo Stefano Belbo, l’assicuratore di Savigliano, la piccola impresa edile di Cuneo, la bottega di biancheria e pelletteria di una commerciante quarantenne di Fossano, il muratore di Villafalletto, il negozio di abbigliamento per bambini a Revello, la rivendita di casalinghi di Salmour, il fotografo e videomaker trentenne di Guarene, l’imprenditore del settore moda a Bene Vagienna, il parrucchiere di Costigliole, l’erboristeria di Ceva, il baby parking e il piastrellista di Cavallermaggiore. Il bar di Mondovì, il bed&breakfast di Dronero, l’erboristeria di Alba, il baby-parking di Busca, l’osteria di Sinio. E poi il corniciaio di Saluzzo, il tatuatore di Borgo San Dalmazzo, la sarta di Carrù, il piastrellista di Ceva, la gelataia di Caraglio, il muratore di Frabosa. Barbieri, edicolanti, piccoli artigiani, giovani titolari di micro-imprese, un maestro di ballo e un libraio ambulante.
È un minuscolo frammento di un elenco sconfinato, e che si allunga di giorno in giorno: quello dei piccoli imprenditori che chiedono aiuto a Specchio dei tempi. Piccoli imprenditori di una terra che, sulle micro-imprese, ha costruito la sua fortuna. Grazie alla generosità di aziende, istituzioni e dei nostri lettori, uno su dieci riceverà un aiuto. Con l’impegno a non dimenticare gli altri nove.

IL REGOLAMENTO
Artigiani, commercianti e piccoli imprenditori possono richiedere il sostegno di Specchio dei tempi: ditte individuali e società di persone, purché abbiano la sede legale e operativa a Cuneo o in un comune della provincia. Altro requisito fondamentale, i ricavi del 2018: non devono essere superiori a 60 mila euro.
Il regolamento completo si trova su www.bando.specchiodeitempi.org, da dove è possibile scaricare il modulo di adesione.

Donazioni fino al 16 giugno, scadenza, s’è detto, il 3 giugno alle 24, mentre i vincitori saranno avvisati entro il 18 giugno; fino al 16 giugno alle 24 si raccoglieranno le donazioni. I contributi saranno erogati in pochi giorni, sino ad esaurimento dei fondi disponibili. Perché la crisi non aspetta e quindi la Fondazione de La Stampa, come sua consuetudine, darà un sostegno concreto e rapido.

COME AIUTARE SPECCHIO
In oltre due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

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