Specchio dei tempi Limone, il Bando Alluvione salva la pista di fondo
14 Novembre 2020

Limone, il Bando Alluvione salva la pista di fondo

Di Barbara Morra 

«Oggi ho tirato fuori il battipista, ho gonfiato le ruote ed ora è pronto a partire». Ottimista Giambattista Leonardi, origini trentine e gestore da quarant’anni della pista da sci di fondo di Panice Sottana a Limone.  A contribuire al suo buonumore è stata anche la notizia che la Fondazione Specchio dei tempi de La Stampa lo ha individuato con un bando fra i 65 alluvionati che riceveranno il contributo di 3000 euro per le piccole attività colpite.

«L’acqua nella notte fra il 2 e il 3 ottobre ha scavato nei prati e ammucchiato sassi. Un finimondo, la pista non c’era più – racconta -. Ci sono voluti quattro giorni e il lavoro di due ruspe per spianare e togliere le pietre. Ora sono convinto che, quando daranno la possibilità di riaprire, saremo pronti con i nostri tre km di pista». L’attività di Leonardi, che comprende l’affitto dell’attrezzatura per lo sci di fondo e il trekking con le racchette da neve, dura da quarant’anni. Dice: «Sono arrivato dal Trentino che non sapevo cos’era lo sci di fondo. Mio cognato Giovanni Astegiano era stato olimpionico a Sapporo nel ’72 ed è morto in un’escursione sul Gelas. Avevamo già la gestione della pista, ho dovuto imparare il fondo e sono diventato maestro di questa disciplina». 

Sulla chiusura del Tenda, Leonardi non è così preoccupato come altri: «I monegaschi e i liguri che hanno la casa a Limone o trascorrevano qui la settimana bianca verranno lo stesso. Passare dal Nava allunga di due ore, che nella permanenza di una settimana si possono ammortizzare».

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