Specchio dei tempi Assistenza agli anziani malati: il ruolo cruciale della donazione

Assistenza agli anziani malati: il ruolo cruciale della donazione

È una nuova emergenza quella che si è diffusa nel nostro Paese: la presenza di anziani soli e malati (over 75) è in continuo aumento, e il fenomeno della solitudine abitativa si sta diffondendo a macchia d’olio – soprattutto nelle grandi città. 

Siamo erroneamente portati a pensare che i nostri nonni (vedovi e non) siano accuditi dai figli e dai nipoti. Eppure, in un’Italia in cui si viaggia molto per lavoro e si cambia casa per seguire gli affetti in un altro Paese, quello che rimane è un modello di supporto a distanza che penalizza i più deboli. 

In quest’articolo, noi di Fondazione Specchio dei tempi vogliamo contribuire a sensibilizzare sul tema dell’assistenza agli anziani malati e spesso indigenti. 

E vogliamo farlo da una prospettiva inedita: raccontandoti quali sono i progetti attivi sul territorio tricolore e quali i traguardi che abbiamo tagliato con l’aiuto dei nostri donatori. Perché aiutare gli ultimi è possibile, se lo si fa insieme! 

Indice:

  1. L’importanza dell’assistenza agli anziani malati
  2. L’invecchiamento della popolazione italiana
  3. Come si possono aiutare gli anziani?
  4. Il ruolo fondamentale della donazione
  5. Conclusioni

L’importanza dell’assistenza agli anziani malati

L’aumento di anziani soli e malati (over 75) negli ultimi anni nasconde un risvolto problematico, che spesso viene trascurato dalle istituzioni. I «nonni d’Italia» devono fare i conti con vulnerabilità e fragilità. Queste ultime non sono soltanto di natura patologica, ma anche legate alla riduzione della mobilità fisica e all’incapacità di portare a termine alcuni compiti gravosi (es: andare al supermercato o effettuare le pulizie in casa). 

Con frequenza allarmante, un numero via via crescente di anziani si trova costretto a chiudersi nelle quattro mura domestiche in assenza di supporto sia effettivo sia mentale/psicologico

Dati alla mano, a fronte di un 61% di persone che riesce a vivere in autonomia – seppur con qualche difficoltà – vi è un 13% (320.000 anziani circa) che deve fare i conti con una serie di gravi limitazioni, con una conseguente compromissione delle attività legate alla vita quotidiana. In aggiunta, ancora più allarmanti sono le statistiche legate all’Alzheimer (o altre tipologie di demenza senile): circa il 9% sul totale fa fatica a provvedere ai bisogni primari e necessita di un’assistenza continuativa stabile

Gli aiuti esterni sono, dunque, prioritari. Non possiamo più aspettare. Noi di Fondazione Specchio dei tempi operiamo in maniera capillare sul territorio per fornire sostegno tempestivo a chi soffre in silenzio e a chi è (ingiustamente) invisibile in una società sempre più frenetica e distratta.  

L’invecchiamento della popolazione italiana

Un fenomeno non soltanto sociale, ma anche correlato alla salute pubblica. Tra gli aspetti da tenere in considerazione non possiamo prescindere dalle interazioni sociali. Gli anziani malati – complice la loro limitata mobilità fisica – devono farsi carico di una seconda piaga: quella dell’isolamento psicologico. 

L’intrappolamento casalingo viene vissuto con sfiducia, scoraggio e un senso di abbandono. In mancanza di contatti umani significativi, anche i piccoli miglioramenti della quotidianità cessano di avere valore. Il 52% degli over 75 dichiara di poter fare affidamento soltanto su 1-2 persone. In altri termini, la metà degli intervistati si muove in uno spazio sociale limitato e limitante, in cui la dipendenza rischia di trasformarsi in assenza qualora i familiari incaricati non riuscissero a garantire vicinanza e assiduità negli aiuti. 

Se le statistiche non sono allarmanti, è pur vero che molte sono le ONG – Fondazione Specchio dei tempi in primis – che hanno attivato progetti per gli anziani malati dal Nord al Sud dello Stivale. Fare la differenza è possibile; i nostri volontari si battono quotidianamente per riconoscere le situazioni di gravi necessità e fornire aiuto immediato con l’aiuto dei fondi raccolti insieme ai nostri preziosi sostenitori. 

Leggi anche: La solidarietà non conosce confini: donazioni per i poveri anziani in Italia

Come si possono aiutare gli anziani?

Di frequente, si cade nell’errore di credere che un contributo finanziario una tantum non sia sufficiente a fare la differenza. Eppure, noi di Fondazione Specchio dei tempi sappiamo per certo che l’unione fa la forza. 

E ne siamo sicuri perché operiamo ogni giorno in condizioni-limite che vengono migliorate in maniera significativa con l’aiuto di interventi sanitari, supporto psicologico e agevolazioni pratiche per i «nonni d’Italia» alla ricerca di un abbraccio, di una stretta di mano o di un sorriso. 

Con Forza Nonni!, invece, ci impegniamo tutti i giorni affinché gli anziani soli e malati abbiano farmaci, cibo e riscaldamento necessario per vivere dignitosamente e col sorriso sulle labbra. Di ognuno dei nostri nonni conosciamo la storia: li incontriamo e li supportiamo da vicino (e siamo onorati di essere i loro nipotini acquisiti!).  

Leggi anche: Aiutare gli anziani soli: il valore della donazione

Il ruolo fondamentale della donazione

La donazione è lo strumento più semplice e immediato per sostenere gli anziani indigenti. I fondi vengono ripartiti in maniera tale da A) portare avanti i progetti già in attivo e B) intervenire in maniera tempestiva nell’eventualità in cui venissimo raggiunti da una nuova richiesta d’aiuto. Come se non bastasse, il sostegno finanziario ci permette di estendere i nostri interventi in altre città italiane. 

Noi non ci tiriamo indietro. 

E tu?

Conclusioni

Con oltre sessant’anni di esperienza, la nostra squadra dispone di una rete di contatti dispiegata su tutto il territorio nazionale per assicurare farmaci, cure e sostegno immediato agli anziani malati

Dopotutto, crediamo nel potere dell’altruismo e della condivisione. Perché non è mai troppo tardi per urlare insieme: forza, nonni! In alternativa, elargisci il tuo 5 x 1000 a Specchio dei tempi: ci fornirai i mezzi necessari per combattere la povertà, l’isolamento e la discriminazione. 

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