Dal 2019 Specchio dei tempi è presente in Ruanda, con un progetto per i bambini di Nganzo. Un villaggio dove abbiamo imparato a conoscere i problemi delle scuole di questo Paese nell’Africa orientale. Qui le classi hanno in media 65 allievi. Qui solo il 65% degli studenti porta a termine la scuola (dati 2016, fonte Unicef). Qui migliaia di ragazzi si perdono: le lezioni sono troppo costose, le aule difficili da raggiungere. E le famiglie sempre più povere.
Il Covid ha peggiorato tutto, così la nostra referente in Ruanda Annamaria Zavagni Bergoglio e il responsabile delle scuole cattoliche della CEI ruandese, Padre Lambert Dusingizimana, ci hanno chiesto aiuto. Per molti bambini della provincia orientale la frequenza scolastica è resa sempre più irregolare a causa della pandemia di Coronavirus, della malaria e delle infezioni intestinali. Ed è sempre stata limitata durante la stagione delle piogge, quando muoversi, in questi territori, diventa quasi impossibile.
Per permettere ai bimbi di non interrompere gli studi, gli istituti sono dotati di foresterie, dove i piccoli vivono lontani dai genitori, ma vicini a banchi e lavagne. L’ospitalità in queste strutture fa raddoppiare i costi per le famiglie: se per un anno di retta scolastica ci vogliono 150 euro, quando si aggiunge il collegio ne servono 300. Cifre enormi per chi non ha nulla.
E poi ci sono i bimbi che dal collegio non escono più: i bimbi sordomuti, che alla fine del trimestre nessuno viene a prendere. Di loro (e di tanti altri ragazzini bisognosi, con o senza disabilità), si occupano le suore missionarie che gestiscono gran parte delle scuole della zona, tra Kicukiro, Nyamirambo, Rulindo, Kigali, Musanze e Nyarugenge. A ognuno di questi scolari Specchio dei tempi sarà accanto nei prossimi mesi. Vogliamo aiutarli a diventare grandi, sostenendoli con interventi concreti e con la nostra amicizia. Tutti possono “adottarli”, finanziandone gli studi e donando loro la possibilità di un futuro migliore.