Hargeisa è la capitale del Somaliland. Terra difficile, di grande povertà, assalita dalle desertificazioni di tante aree limitrofe. Qui, Specchio dei tempi ha costruito nel 2013 un ospedale pediatrico. Cinquanta posti letto, oltre cinquanta dipendenti. Qui ogni giorno decine di bambini vengono curati, i più gravi ricoverati. Ogni giorno, da quasi dieci anni, viene salvata qualche vita.
Negli ultimi mesi, la grave siccità che ha colpito il corno d’Africa insieme al rogo del grande mercato di Hargeisa (la principale fonte di sostentamento per la popolazione), ci hanno indotti a tornare con tre differenti programmi: uno a sostegno del reparto di neonatologia dell’ospedale pediatrico (dove troppi bambini muoiono ancora), un altro a sostegno dell’assistenza ai bimbi che abitano nei poverissimi campi intorno alla città e un altro per la formazione di giovani chirurghi pediatrici locali.
Torniamo in Somaliland per donare speranza a tanti bambini. In un paese dove una compressa di Imodium ed una sacca di fisiologica possono davvero decidere la vita dei piccoli pazienti. Lo facciamo con la solita determinazione, per costruire, per restare, per dare una mano concreta.
L’ospedale, che ha curato oltre 55.000 bambini dall’inizio dell’attività, era stato finanziato per l’80% dei costi di realizzazione e di gestione della struttura, grazie ai fondi raccolti dalla sottoscrizione de La Stampa contro la Carestia in Corno d’Africa. Nel 2016, come previsto dal memorandum firmato con il governo locale, lo abbiamo trasferito al Ministero della Sanità di quel paese.
Dal 2018, però, ci siamo impegnati nel reparto di Neonatologia, dove ogni giorno sono ricoverati in media 5 neonati, di cui almeno 2 prematuri di basso peso. Con l’aiuto di un neonatologo e di due infermiere neonatologiche italiane abbiamo insegnato ai sanitari locali e ottenuto risultati rilevanti nella sopravvivenza ospedaliera. Le carenze di Hargheisa, infatti, sono soprattutto nella formazione del personale medico e paramedico, oltre che nelle apparecchiature. Questa situazione, tradotta nei risultati, vuol dire decine di bambini perduti ogni anno. Morti che sono evitabili. Vite che noi vogliamo salvare.