Angelo Conti
Antiochia. “Aina Kent” in turco vuol dire Villaggio di Specchio. Lo stiamo realizzando, proprio con questo nome, d’intesa con le autorità turche e con i volontari di Remar Sos, nell’area collinare dove sta nascendo la “nuova Antiochia” la città provvisoria, che dovrà durare almeno una decina di anni, in attesa della ricostruzione generale su cui è impossibile fare previsioni. Qui, su una collina, opportunamente spianata ed urbanizzata, sono state piazzate 70 casette prefabbricate, dalla curiosa volta circolare, che consentiranno di ospitare circa 300 terremotati, almeno la metà dei quali minorenni. L’ingresso delle famiglie dei senza tetto (che ora vivono prevalentemente in tenda) potrebbe avvenire già nel mese di ottobre, anche se i tempi della burocrazia turca non offrono mai certezze. Comunque il villaggio “Aina Kent” è in avanzato stato di allestimento e presto le casette, già posate e allacciate alla rete elettrica, saranno arredate, coibentate, condizionate. Qui il clima spesso estremo e con forti escursioni termiche giornaliere rende indispensabili adeguate contromisure: i 40 gradi sono una normalità d’estate (ed anche la scorsa settimana…) mentre d’inverno non è raro che nevichi.
Intanto Specchio dei tempi (che qui opera con il brand di Specchio d’Italia e in partenariato con Remar) mantiene attiva la sua prima base, aperta 200 giorni fa, già nella settimana dopo il sisma: era una discoteca che, tutta in cemento armato, aveva retto benissimo alle scosse. Ma, anche per la tipologia di costruzione (una sorta di arena concentrica intorno ad una grande pista da ballo), non poteva rappresentare una soluzione a lungo termine. Josuè Jimenez, il giovane responsabile italo-spagnolo di Remar Sos, la sta ancora utilizzando, ma conta di abbandonarla non appena pronto Villaggio Specchio: “E’ il momento di passare dallo stato di emergenza ad un momento di maggior stabilità. Accanto al villaggio trasferiremo anche la cucina, la mensa, i maxi container per le attività dei bambini. E la discoteca verrà restituita ai proprietari, nel caso pronta a tornare alla vecchia attività e ad ospitare, anche, le “feste di matrimonio” che qui mancano a tutti”.
Attivato anche un presidio sanitario con medici e dentisti volontari, arrivati qui da tutto il mondo: la maxi tenda Ferrino, made in Torino, funziona da sala visite ed un Ducato di Specchio da magazzini farmaci. I pazienti non sono mai meno di duecento al giorno. Nei piani dell’autunno c’è anche la realizzazione di un doposcuola, indispensabile per accogliere i più piccoli in un luogo sicuro anche al pomeriggio e nei giorni festivi: Specchio dei tempi e Specchio d’Italia, che gestiscono una quindicina di doposcuola anche a Torino, Roma, Napoli, Bari, Crotone, Milano, Genova, Sassari e in Lucania, sono pronti – proprio facendo tesoro di queste esperienze – a mettere in campo un format che sia un giusto mix fra la didattica ed i giochi.
Tutte queste iniziative sono state rese possibili da 3314 donazioni a Specchio dei tempi che hanno consentito una raccolta di 525.376 euro. Denaro per due terzi già impiegato. La parte restante consentirà di garantire, per oltre un anno, la fornitura dei pasti al Villaggio Specchio ed il sostegno a tutte le altre attività collaterali, fra cui la distribuzione, più volte la settimana, di pacchi viveri nei paesi più piccoli, quelli disseminati lungo il confine Siria e Turchia che, anche per ragioni politiche, sono stati spesso ignorati dalla catena degli aiuti. “Un’operazione – ha voluto sottolineare il presidente di Specchio, Lodovico Passerin d’Entreves – che ci inorgoglisce anche perché non è facile operare concretamente in un territorio che ospita turchi, curdi e siriani, etnie che hanno rapporti molto diversi con il governo di Istanbul. Il risultato ha premiato il nostro impegno garantendo a tutti la miglior assistenza possibile, compatibilmente con le risorse a nostra disposizione”.
Come puoi donare per i terremotati
Si può donare online qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesa Sanpaolo. Oppure tramite il conto corrente postale n. 1035683943, inserendo nella causale “Terremoto Siria Turchia”.
A Torino è anche possibile versare presso l’InfoSpecchio di via Madama Cristina 35, tutte le mattine dalle 10 alle 13, presso l’Ufficio Abbonamenti de La Stampa, in via Lugaro 15 o presso Reale Mutua Agenzia Principale, piazza Castello 113. I versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.