Sanità

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Per Salvatore

Una cargo bike per Salvatore ed il suo cucciolo.

Beppe Minello Michela Moliterni ha 26 anni,  tre figli piccoli e un sogno. Vuole aiutare il più grande dei tre, Salvatore, “a vivere – dice – una vita il più normale possibile”. Nato 8 anni fa prematuro e dopo un parto difficile aggravato dai postumi di un’emorragia cerebrale, il piccolo Sa...

Beppe Minello

Michela Moliterni ha 26 anni,  tre figli piccoli e un sogno. Vuole aiutare il più grande dei tre, Salvatore, “a vivere – dice – una vita il più normale possibile”. Nato 8 anni fa prematuro e dopo un parto difficile aggravato dai postumi di un’emorragia cerebrale, il piccolo Salvatore soffre di difficoltà motorie – che i medici chiamano “stereotipie” – ed è quasi totalmente cieco. Ma è sveglio. Tanto. A volte, detto con affetto, persin troppo.

Fatica a concentrarsi, ma ha una memoria infallibile. L’ultima sua scoperta è “Alexa” con la quale ha già fatto arrivare a casa polizia, vigili del fuoco e 118. Ma la sua vera passione è “Giallo”, un cucciolo di Golden retriever che oggi ha 6 mesi. Quando avrà un anno e mezzo, mamma Michela e papà Rosario Lombardo, decoratore di 33 anni, vogliono farlo addestrare in un centro specializzato di Pisa. Perché “Giallo” è destinato a diventare l’accompagnatore e il protettore del suo padroncino.

Ma già oggi, hanno spiegato a Michela, bisogna darsi da fare. Il cucciolo dev’essere, diciamo, preparato. Deve imparare a rispondere ai comandi, a stare accanto a Salvatore. “Non è una terapia risolutiva. Ma medici e psicologi concordano sul fatto che può essere un grande aiuto. Lo vedo quando Salvatore incontra la logopedista. Se si agita, è sufficiente che ‘Giallo’ si avvicini per farsi accarezzare e il mio bambino si tranquillizza” racconta Michela tenendo in braccio Enea, il figlio più piccolo di 2 anni, mentre Ettore, quello di mezzo di quasi 7 anni, cerca in tutti modi, quasi sempre rumorosi, di attirare l’attenzione del cronista.

Il problema di Michela, che non ha la patente –  “Tanto non potrei permettermi l’auto” – è quello di poter accompagnare Salvatore e il cucciolo ovunque. “Devono abituarsi a stare insieme in ogni ambiente e situazione. Dalla stazione ferroviaria al parco”. Luoghi difficili da raggiungere agevolmente senza un’auto. “Con mio marito abbiamo deciso di fare qualche sacrificio in più per avere le risorse per usare i taxi. Ma spesso non vogliono il cane, arrivano dopo mezz’ora…”.

La soluzione immaginata è una cargo-bike in grado di accogliere sul pianale di carico “Salvatore e Gold e magari pure Enea ed Ettore” sorride Michela, già immaginandosi a spasso per Torino con cane e figli, aiutata dalla pedalata assistita. Fondamentale per spostare un mezzo che “pesa 3 quintali e che può costare più di 5 mila euro” dice Michela.

Ecco, il problema sono i soldi. La famiglia Lombardo non è in grado di racimolare quei 5 mila euro necessari a realizzare un sogno e a donare a Salvatore “qualche possibilità in più di avere un’adolescenza e una vita meno difficili”. E si è rivolta a Specchio dei tempi chiedendo aiuto.

Un aiuto che Salvatore meriterebbe. Il primo, difficile anno di vita l’ha trascorso tra il Maria Vittoria dov’è nato e il Regina Margherita, sballottato da un reparto all’altro da medici che non riuscivano a capire bene la sua situazione sanitaria. Nessuno, ad esempio, ricorda mamma Margherita, si sarebbe “reso conto della sua cecità. Hanno fatto partire le pratiche per l’invalidità senza menzionare quella disabilità”.

All’asilo e poi a scuola, dove frequenta la seconda, Salvatore è seguito da insegnanti di sostegno e specialisti. Michela Moliterni ha provato a sondare Asl e associazioni per capire se la cargo-bike poteva essere inclusa tra gli ausili a carico del servizio pubblico. Va da sé che la risposta è stata negativa.

Restano, dunque, solo la solidarietà, la generosità di chi deciderà di condividere il sogno di mamma Michela, del piccolo Salvatore e del cucciolo “Giallo”. Specchio dei tempi, che “dona speranza” da quasi 70 anni, c’è.

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Attraverso la generosità degli amici di Specchio dei tempi abbiamo consegnato a Michela, e soprattutto a suo figlio Salvatore, una cargo-bike per muoversi in città con il suo golden retriever "Giallo".
La campagna ha superato le aspettative grazie alla generosità di persone come Carola Rancati, che ha contribuito con oltre 5.000€.
La storia di Michela e Salvatore sottolinea l'importanza del vostro supporto per continuare a realizzare progetti che diventano speranze concrete nella vita di chi ne ha bisogno.

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