Alluvione Piemonte

La Fondazione La Stampa Specchio dei tempi interviene con una prima donazione di 10.000 euro e lancia un appello ai lettori: “Non lasciamoli soli”

In queste ore difficili, mentre il Piemonte affronta l’ennesima emergenza causata da piogge torrenziali e allagamenti, Specchio dei tempi si mobilita ancora una volta per portare aiuto concreto alle popolazioni del Canavese, San Raffaele Cimena e limitrofi, Monteu da Po, Brusasco, Lauriano, Cavagnolo e Val di Susa, le zone più colpite.

La Fondazione, da sempre al fianco del territorio nei momenti più drammatici, ha aperto ufficialmente una sottoscrizione straordinaria per sostenere chi ha perso tutto. 

Per iniziare, Specchio dei tempi ha stanziato 10.000 euro, con l’obiettivo di avviare subito i primi interventi di emergenza: consegna di beni di prima necessità, aiuti economici diretti e sostegno alla ripartenza.

Ora chiediamo l’aiuto di tutti. Ogni donazione, anche piccola, può fare la differenza. Insieme possiamo portare speranza dove ora ci sono solo fango e silenzio.

Come donare per l’Alluvione Piemonte:

Tutti possono sostenere “Alluvione Piemonte”. Qui sul sito con carta di credito e Paypal, Satispay. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Alluvione Piemonte 2025”.

Tutti i fondi raccolti saranno utilizzati in modo trasparente e diretto per aiutare le zone più colpite.

Giuliana Girino

Famiglie Barra colpita dall’esplosione di Martiniana Po

Per la famiglia Barra

MARTINIANA PO

Una violenta esplosione, provocata da una fuga di gas, mercoledì sera ha distrutto la casa di Alberto Barra e della sua famiglia a Martiniana Po, nel Saluzzese.

Un uomo ha perso la vita, Alberto e la sua famiglia, costituita dalla moglie Francesca, dalla mamma Susanna e da due figli di 15 e 12 anni, sono salvi, anche grazie all’eroico aiuto di alcuni ragazzi africani e a alcuni cittadini intervenuti tempestivamente, e al coraggioso lavoro dei vigili del fuoco, del 118 e dei carabinieri.

Hanno però perso ogni cosa: la casa, inagibile e a rischio crollo, l’auto, il furgone, tutti gli arredi e perfino gli abiti e il materiale scolastico dei ragazzi.

Mamma Francesca è ricoverata in ospedale, ma fortunatamente non è in gravi condizioni. La signora Susanna e la figlia di 15 anni sono state dimesse. In questi giorni dormono separati, ospitati chi da un parente e chi da amici.

Alberto e la sua famiglia si trovano ora in estrema difficoltà. Il piccolo paese di Martiniana Po si è già mobilitato per fornire gli oggetti più strettamente necessari, ma in questo momento la famiglia Barra ha necessità di un aiuto per superare questo complicato momento e tornare ad avere una casa.

Specchio dei tempi ha aperto una sottoscrizione, con un versamento iniziale di 5.000 euro a favore della famiglia Barra. Le donazioni sono state utilizzate per garantire supporto immediato, tra cui alloggi temporanei, beni di prima necessità e aiuti economici per permettere alle vittime di ripartire.

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Colazioni della domenica

Chi di domenica mattina tra le 7 e le 9 si trova a passare per largo Marconi non può non notare il camper di Specchio dei tempi: i volontari e le volontarie distribuiscono la colazione alle persone senza dimora o in povertà estrema. Giovani e anziani, uomini e donne, si mettono in coda per ricevere il sacchetto con brioche, succo di frutta, acqua e frutta. E con il sacchetto, un sorriso, una parola di incoraggiamento. Grazie alla generosità dei torinesi questo prezioso servizio nei confronti dei cittadini più poveri e fragili prosegue ormai da undici anni.

Un piccolo gesto per un grande aiuto. Ogni contributo ci permette di continuare a offrire una colazione calda e un momento di conforto a chi ne ha più bisogno. Dona ora e sostieni chi vive situazioni di estrema fragilità.

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Bartolomeo & C.

Dalla sua fondazione, nel 1979, l’associazione Bartolomeo & C. ha assistito, aiutato ed ospitato centinaia e centinaia di persone senza dimora. Oggi ne accoglie ogni sera 15 presso “Il bivacco” e altre 35 sono inserite negli 11 alloggi del progetto “Social housing” per periodi variabili, fino a 18 mesi, in modo da accompagnarle nel modo più mirato ed efficace possibile verso l’autonomia e una vera rinascita. È un impegno importante per le risorse economiche che richiede (ristrutturazioni, manutenzioni, utenze, assistenza) al quale Specchio dei tempi assicura sostegno.

Aiutaci a continuare questo impegno. Con il tuo sostegno possiamo garantire a sempre più persone senza dimora un luogo sicuro dove ripartire e ricostruire la propria vita. Ogni donazione, grande o piccola, fa la differenza.

La struttura

La piccola struttura di via Magenta, che si aggiunge ai 15 posti letto de Il Bivacco di via Saluzzo e agli altri 39 di housing guidato della Bartolomeo, sarà inaugurata ufficialmente giovedì 13 febbraio, ma è già entrata in funzione da qualche settimana. Discretamente, senza rumori nel quartiere.

Chi conosce il mercatino natalizio che ogni anno la Bartolomeo organizza a sostegno dei suoi ospiti, conosce già il salone. “Con qualche adeguamento di minima abbiamo realizzato – racconta Marco Gremo, presidente dell’organizzazione di volontariato – un ambiente che sa di casa, allegro, colorato. Ce lo hanno detto le persone che lo abitano ogni sera e il loro apprezzamento è la ricompensa più importante. Sarà dormitorio nella stagione fredda e nel resto dell’anno integrerà gli altri nostri servizi, sarà usato per le docce, ad esempio”.

Quella dell’associazione fondata da Lia Varesio ormai oltre quarant’anni fa è una storia di esclusivo servizio a chi ha la strada come casa, uomini e donne conosciuti ad uno ad uno con i loro bisogni e le loro speranze, seguiti, supportati. E il nuovo progetto – a un dormitorio centralissimo pensava Lia nell’ultimo periodo della sua vita – è stato reso possibile dalla collaborazione con i padri Camilliani. “Con loro c’è un’amicizia nel nome dei più poveri che ha radici lontane, alle origini dell’associazione. Collaboravamo già negli anni 80. È stato padre Antonio della Comunità Madian a darci il coraggio di buttarci nella nuova avventura e anche a trovare le risorse per la ristrutturazione. Di comune accordo abbiamo scelto il nome: La casa di Lia“, ricorda Gremo. Che ha trovato in Specchio dei tempi l’altro importante partner del progetto.

“Questi dieci letti sono dedicati a uomini, giovani e meno giovani, che dormono nelle sale d’attesa degli ospedali o sotto i portici, spesso dopo aver finito il periodo di tre mesi in un dormitorio comunale”, spiega Paola, responsabile del centro di ascolto della Bartolomeo, in via Camerana 10/A. Mostra una lista d’attesa per il Bivacco di via Saluzzo di trenta nomi. “Anche i dormitori privati sono pieni, purtroppo – dice Paola – ma per strada ci sono anche molti casi che nessuno riesce a risolvere: le persone con dipendenze o con problemi psichiatrici che non accettano le regole delle strutture. E gli over 65 che devono essere inseriti in residenze per anziani, non in dormitorio, ma che spesso non accettano questa soluzione”.

Nell’insieme, un mondo al centro di dibattiti e di iniziative, ma che, come bene sanno Marco, Paola, Elda, Cesare, Matteo, operatori e volontari della Bartolomeo, necessita di risposte mirate sul singolo individuo, tante sono le storie. E infatti alla Bartolomeo & C. il dormitorio è la prima risposta, insieme a un cambio di biancheria, una doccia, i panini sempre pronti, i pacchi viveri. Da quel momento, l’obiettivo è offrire alle persone orientamento al lavoro, accompagnamento nelle pratiche burocratiche, assistenza degli avvocati di strada.

E negli alloggi che l’associazione ha ricevuto in dono o in comodato, non mancano gli esempi di persone che si stanno ricostruendo grazie al lavoro. “Le persone che vivono per strada, sono umanità, non numeri. Vanno accolte con una particolare attenzione. Lia lo ha insegnato a tutti noi che continuiamo la sua opera. Devono sentire calore umano, vicinanza”, sottolinea Marco. “E se crei qualcosa di nuovo devi farlo in maniera perfetta”. Per questo sono tante le spese, sostenute al 90 per cento da donazioni di privati, il resto da Enti e Fondazioni. Dal 2024 Specchio dei tempi si è impegnato a sostenere 50 mila euro di spese per le utenze e le manutenzioni dei 10 alloggi dove vivono decine di persone che hanno potuto lasciare la vita precaria della strada.

In ricordo di Gigi Ghirotti

Gigi Ghirotti  era un giornalista.

Raccontò della sua battaglia contro un male terribile, sino alla morte. Cinquant’anni fa. Ghirotti indagò, firmò servizi, scrisse libri, su personaggi e temi fra i più diversi.

Egli entrò a lavorare nel 1945 a “Il Giornale di Vicenza”, per passare a “La Stampa” (1950-1958), quindi a “L’Europeo” (1958-1960), poi ancora a “La Stampa” (1960-1974).

Si distinse per le sue inchieste giornalistiche sulla giustizia, sulla mafia, sul banditismo sardo, sui grandi fenomeni civili e sociali del tempo che si tradussero in altrettanti libri quali “Italia mia benché” (1963), “Il magistrato” (1963), “Mitra e Sardegna” (1968), “Rumor” (1970) e “Da Olimpia a Casa mia”. Nel 1972, quando gli venne diagnosticato un tumore maligno, non si arrese e per due anni lottò contro la malattia.

Raccontò la sua esperienza di malato fra i malati in undici memorabili corrispondenze pubblicate sul quotidiano “La Stampa” poi confluite nel libro “Lungo viaggio nel tunnel della malattia”, definendosi: “inviato, suo malgrado, dentro il tunnel della malattia e della ospedalizzazione”, cronista della sofferenza nella sofferenza, malato tra i malati di quattro ospedali pubblici in cui fu ricoverato.

La sera del 27 maggio del 1973 Ghirotti apparve sul secondo programma della RAI TV in un corridoio d’ospedale mentre intervistava medici e compagni di malattia, era la prima di due storiche inchieste televisive, presentate in quella che è stata considerata la prima trasmissione di divulgazione scientifica della storia televisiva italiana, intitolata “Orizzonti della Scienza e della Tecnica”. Restarono incollati alla TV otto milioni di italiani.

Ghirotti raccontò dell’isolamento dei malati, dell’insufficienza delle strutture sanitarie, delle carenze dell’assistenza pubblica, della paura e del dolore. “Mi auguro – egli scrisse – che gli amici mi siano amici fino in fondo, e che non facciano di me l’Enrico Toti del carcinoma, ma sappiano esortare a vedere oltre il caso personale: a vedere di prendersi a cuore le faccende dei nostri ospedali”. Arrigo Levi, direttore di Ghirotti a “La Stampa” definì questo reportage dal tunnel della malattia come un “viaggio dell’anima nell’ultima fase della sua vita” e ricordò “la dolcezza dei suoi sentimenti, la sua forza d’animo, la bellezza del suo sguardo quando ti parlava di quello che gli stava accadendo, guardando gli altri e guardando dentro se stesso”.

Il Presidente della Repubblica Giovanni Leone, in un telegramma inviato a Ghirotti nel 1973 scrisse: “ho ascoltato con profonda commozione la sua trasmissione televisiva e desidero inviarle espressione della mia ammirazione per la sua edificante testimonianza di coraggio e di serenità…”. Il secondo, e ultimo, servizio televisivo fu trasmesso la sera del 4 giugno 1974.  Questa volta Ghirotti appariva con il viso più scavato, le rughe più profonde, la voce più affaticata.

Resta ancora oggi lapidaria una sua frase che esprimeva la sua alta visione etica della professione giornalistica: “Se gli capita di correre un’avventura tra vita e morte in prima persona e poi non la racconta, direi che quel giornalista è uno che non ha capito nulla, né del proprio mestiere, né dei propri doveri di cittadino”. Il rispetto per quel “malato inerme”, di cui Gigi Ghirotti scrisse nell’ultimo incompiuto articolo, la cui dignità va rispettata fino all’ultimo, è ben riassunto in questa citazione: “Quel che importa, sia durante la vita sia di fronte alla morte, è non sentirsi abbandonati e soli”. Ghirotti morì il 17 luglio 1974 e il 5 maggio 1975 nasceva a Roma per iniziativa della moglie e di un gruppo di amici e colleghi il “Comitato nazionale Gigi Ghirotti”, che il 18 dicembre 1975, in Campidoglio, alla presenza del Capo dello Stato, fu presentato agli italiani e che dal 1984 venne riconosciuto con DPR “ente di utilità sociale non a scopo di lucro”
Una raccolta indetta da Specchio dei Tempi contribuì all’avviamento del Comitato nazionale che destinò le risorse a borse di studio per la formazione di giovani medici meritevoli che si sono poi affermati in Italia e nel mondo. Nel 2002 il Comitato assunse la denominazione di Fondazione nazionale. Essa presta da quasi cinquant’anni un’opera di gratuito servizio a malati di tumore e loro familiari, offrendo orientamento, aiuto e supporto psicologico.
Specchio dei tempi continuerà a sostenere il ricordo di Ghirotti con la raccolta di risorse da destinare alla ricerca.

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Alluvione Valencia

Specchio dei tempi ha aperto una sottoscrizione, con un versamento iniziale di 10.000 euro, a favore della città di Valencia e della sua area metropolitana, colpite da un disastro senza precedenti.

I fondi raccolti in collaborazione con Fondazione Laps saranno destinati a Cruz Roja Española e Caritas per offrire un sostegno immediato alle popolazioni, donando loro speranza attraverso gesti concreti di vicinanza e solidarietà.

Centinaia di famiglie hanno perso tutto. Abbiamo bisogno di te per aiutarle a ricostruire la loro vita.

Al momento le vittime sono più di 200 e migliaia gli sfollati. I soccorritori stanno cercando casa per casa alla ricerca dei molti dispersi e dei sopravvissuti della catastrofica alluvione.

La raccolta fondi permetterà di portare un immediato sostegno alle popolazioni, affinché possano ritrovare la speranza, attraverso il dono concreto della vicinanza e dalla solidarietà.

Sostieni con una donazione gli abitanti colpiti dalle alluvioni a Valencia e nella sua regione in Spagna.

Aiutiamoli a non sentirsi soli!

DONA ORA PER SOSTENERE VALENCIA!

A spasso con Fido

A spasso con Fido

Fondazione Specchio dei tempi organizza anche quest’anno un raduno dedicato ai nostri amici a quattro zampe, a supporto del progetto Forza Nonni!.

L’iniziativa mira ad aiutare ogni anno 150 anziani particolarmente fragili attraverso attività di assistenza. In particolare, l’evento sosterrà le forniture di cibo per gli animali, aiutando così gli anziani più poveri e fragili che vivono con un cane, un gatto o anche solo un canarino.

Appuntamento al Parco del Valentino (Viale Mattioli angolo Corso Vittorio) sabato 12 ottobre. Ritrovo alle ore 9:30.

Ad ogni partecipante verrà consegnato un kit di benvenuto a fronte di una donazione minima di 5 euro.

Info e iscrizioni

È possibile iscriversi donando per il progetto o il giorno stesso, sul posto.

Punto di ritrovo: Viale Mattioli, all’inizio dell’area pedonale (entrata dall’Arco Monumentale dell’Arma di Artiglieria su Corso Vittorio Emanuele II).

Ritrovo alle ore 9:30 e termine alle ore 12:00.

Donazione minima di partecipazione: 5€.

Vi aspettiamo!

Un aiuto per Mattie

Angelo Conti

Specchio dei tempi lancia una sottoscrizione a favore dei comuni piemontesi colpiti dalle esondazioni delle ultime ore.
Focus principale su Mattie, il piccolo centro della bassa Val Susa (appena 690 abitanti) che si ritrova con due ponti crollati, 22 persone di fatto isolate, frazioni difficilmente raggiungibili, e danni per centinaia di migliaia di euro alle attività agricole del territorio.

Una borgata è rimasta completamente isolata dopo che il ponte sul rio Gerardo è stato spazzato via, poco prima delle 4 del mattino.

L’altro ponte caduto era in borgata Giordani, mentre criticità importanti sono state subito segnalate in frazione Santa Petronilla, in questo caso per la grande massa di detriti che ha bloccato la strada verso Bussoleno.

La sottoscrizione, che Specchio dei tempi ha aperto con un versamento di 10.000 euro, avrà l’obiettivo di aiutare il piccolo comune a riprendersi, e possibilmente a riprendersi in fretta, ripristinando le strade che portano alle aziende agricole della zona e anche agli agriturismi, che stanno diventando una fonte di risorse importante per i piccoli centri di questo territorio.

Specchio valuterà anche le segnalazioni che dovessero arrivare nelle prossime ore da altri comuni. Gli interventi saranno, come sempre, il più possibile immediati.

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L’informatica non ha età

Specchio dei tempi offre un corso di alfabetizzazione informatica IN PRESENZA…

Il corso di alfabetizzazione informatica prevede un percorso didattico rivolto a persone over 75 che hanno uno smartphone e che desiderano imparare e/o migliorare le proprie competenze nelle funzioni più comuni del suo utilizzo quotidiano (come, ad esempio, l’utilizzo della casella di posta, l’impiego delle applicazioni o ancora l’accesso alle piattaforme come SPID/Fascicolo sanitario elettronico).

Tiene le lezioni Valeria Marchiandi del Circolo Informatico Torino (scuola specializzata nell’insegnamento delle materie informatiche ad un pubblico over 60)

Il corso è gratuito e si svolge in diverse città del Piemonte.

…E ONLINE!

Abbiamo deciso di ampliare l’offerta formativa, proponendone una versione digitale per tutti coloro che non hanno potuto partecipare al corso in presenza. Infatti, da oggi sarà possibile usufruire di lezioni gratuite sull’utilizzo delle nuove tecnologie completando un semplice questionario.

Per accedere alle lezioni gratuitamente, ti basterà iscriverti qui sotto, lasciando alcune semplici informazioni.

Una volta conclusa l’iscrizione, ti basterà seguire le istruzioni per accedere alle 22 lezioni suddivise in diversi capitoli che potrai vedere tutte le volte che vorrai.

Per la famiglia di Pavel

Specchio dei tempi ha consegnato a Laura Tanase, moglie di Pavel, uno degli operai morti nell’incidente della diga di Suviana, un primo contributo economico.

La donna vive a Settimo Torinese con due figli di 14 anni.

Oltre all’aiuto in denaro, Specchio dei tempi ha messo a disposizione della donna un posto nel prossimo programma “Forza Mamme” che partirà il prossimo settembre. Potrà quindi godere, se lo vorrà, sino all’estate 2025 dei supporti economici e formativi previsti da questo tradizionale progetto di Specchio dei tempi.

 

Per Salvatore

Beppe Minello

Michela Moliterni ha 26 anni,  tre figli piccoli e un sogno. Vuole aiutare il più grande dei tre, Salvatore, “a vivere – dice – una vita il più normale possibile”. Nato 8 anni fa prematuro e dopo un parto difficile aggravato dai postumi di un’emorragia cerebrale, il piccolo Salvatore soffre di difficoltà motorie – che i medici chiamano “stereotipie” – ed è quasi totalmente cieco. Ma è sveglio. Tanto. A volte, detto con affetto, persin troppo.

Fatica a concentrarsi, ma ha una memoria infallibile. L’ultima sua scoperta è “Alexa” con la quale ha già fatto arrivare a casa polizia, vigili del fuoco e 118. Ma la sua vera passione è “Giallo”, un cucciolo di Golden retriever che oggi ha 6 mesi. Quando avrà un anno e mezzo, mamma Michela e papà Rosario Lombardo, decoratore di 33 anni, vogliono farlo addestrare in un centro specializzato di Pisa. Perché “Giallo” è destinato a diventare l’accompagnatore e il protettore del suo padroncino.

Ma già oggi, hanno spiegato a Michela, bisogna darsi da fare. Il cucciolo dev’essere, diciamo, preparato. Deve imparare a rispondere ai comandi, a stare accanto a Salvatore. “Non è una terapia risolutiva. Ma medici e psicologi concordano sul fatto che può essere un grande aiuto. Lo vedo quando Salvatore incontra la logopedista. Se si agita, è sufficiente che ‘Giallo’ si avvicini per farsi accarezzare e il mio bambino si tranquillizza” racconta Michela tenendo in braccio Enea, il figlio più piccolo di 2 anni, mentre Ettore, quello di mezzo di quasi 7 anni, cerca in tutti modi, quasi sempre rumorosi, di attirare l’attenzione del cronista.

Il problema di Michela, che non ha la patente –  “Tanto non potrei permettermi l’auto” – è quello di poter accompagnare Salvatore e il cucciolo ovunque. “Devono abituarsi a stare insieme in ogni ambiente e situazione. Dalla stazione ferroviaria al parco”. Luoghi difficili da raggiungere agevolmente senza un’auto. “Con mio marito abbiamo deciso di fare qualche sacrificio in più per avere le risorse per usare i taxi. Ma spesso non vogliono il cane, arrivano dopo mezz’ora…”.

La soluzione immaginata è una cargo-bike in grado di accogliere sul pianale di carico “Salvatore e Gold e magari pure Enea ed Ettore” sorride Michela, già immaginandosi a spasso per Torino con cane e figli, aiutata dalla pedalata assistita. Fondamentale per spostare un mezzo che “pesa 3 quintali e che può costare più di 5 mila euro” dice Michela.

Ecco, il problema sono i soldi. La famiglia Lombardo non è in grado di racimolare quei 5 mila euro necessari a realizzare un sogno e a donare a Salvatore “qualche possibilità in più di avere un’adolescenza e una vita meno difficili”. E si è rivolta a Specchio dei tempi chiedendo aiuto.

Un aiuto che Salvatore meriterebbe. Il primo, difficile anno di vita l’ha trascorso tra il Maria Vittoria dov’è nato e il Regina Margherita, sballottato da un reparto all’altro da medici che non riuscivano a capire bene la sua situazione sanitaria. Nessuno, ad esempio, ricorda mamma Margherita, si sarebbe “reso conto della sua cecità. Hanno fatto partire le pratiche per l’invalidità senza menzionare quella disabilità”.

All’asilo e poi a scuola, dove frequenta la seconda, Salvatore è seguito da insegnanti di sostegno e specialisti. Michela Moliterni ha provato a sondare Asl e associazioni per capire se la cargo-bike poteva essere inclusa tra gli ausili a carico del servizio pubblico. Va da sé che la risposta è stata negativa.

Restano, dunque, solo la solidarietà, la generosità di chi deciderà di condividere il sogno di mamma Michela, del piccolo Salvatore e del cucciolo “Giallo”. Specchio dei tempi, che “dona speranza” da quasi 70 anni, c’è.

Vittoria for Women

La Fondazione Specchio dei tempi e Vittoria Assicurazioni continuano a portare avanti il loro impegno per la sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno. Ogni donazione, grande o piccola, ci avvicina sempre di più al nostro obiettivo comune: promuovere la cultura della prevenzione. I tuoi aiuti saranno utilizzati per acquistare due ecografi portatili, fondamentali per migliorare le attività di screening incrementando la capacità diagnostica delle visite senologiche. Insieme possiamo fare la differenza nella lotta contro il cancro al seno. Grazie per il tuo sostegno!

Un progetto di