SPECCHIO COSTRETTO A RINVIARE L'INAUGURAZIONE IN KURDISTAN

KURDISTAN, AEROPORTI CHIUSI E ONG RIMPATRIATE DOPO IL REFERENDUM
SPECCHIO DEI TEMPI RINVIA L’APERTURA DEL “PUNTO RAGAZZI” NEL CAMPO PROFUGHI DI DUHOK
di Angelo Conti

Il precipitare della situazione in Kurdistan, dopo il referendum che ha visto i curdi chiedere a grande maggioranza l’indipendenza dall’Irak e dalla Turchia, ci costringe a rinviare, stimiamo di una quindicina di giorni, l’apertura del “punto ragazzi” che Specchio dei tempi e Gruppo Umana Solidarietà hanno realizzato nel campo di Duhok, nel nord del Kurdistan Iracheno, nell’ambito del progetto “Mirror of Peace”. E’ stato il console italiano ad Erbil, Serena Muroni, una amica di Specchio dei tempi, a comunicarci che la Farnesina, di fronte alle minacce di guerra dei turchi e alla chiusura degli aeroporti disposti dall’Irak, ha chiesto il rientro di tutti gli operatori delle organizzazioni solidali che operano nei campi profughi (i campi sono 5 ed ospitano circa 250.000 persone fuggite da Mosul, distrutta dall’Isis). Ottemperiamo alla richiesta del nostro console, in attesa di averla con noi (come ha promesso) nella prossima inaugurazione, appena sarà possibile. 

La struttura di Duhok è composta da due prefabbricati e sarà in grado di accogliere sino a 50 ragazzi, tutti i pomeriggi. I giovani yazidi potranno utilizzare computer connessi con Internet e potranno partecipare a momenti ludici e formativi. In calendario anche corsi di inglese. La struttura sarà uno dei punti del progetto “Connettiamo i bambini del mondo” che metterà in rete le scuole costruite o ristrutturate da Specchio dei tempi in Italia, in Nepal, in Sri Lanka e in India. Nella foto un momento del montaggio dei due prefabbricati di Specchio dei tempi che presto ospiteranno i ragazzi di etnia Yazidi sfuggiti al Califfato. In alto il logo di “Mirror of Peace”: accanto alle vittime delle bestiali violenze del califfato vogliamo diventare “Specchio di Pace”.