Lapo Elkann nominato presidente del CdA della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi

Torino, 18 aprile 2024

La Famiglia Agnelli conferma l’impegno nel sociale.

Il Consiglio di amministrazione della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, rinnovato nei giorni scorsi come da Statuto e riunitosi oggi, ha nominato Presidente Lapo Elkann, già attivo in numerose iniziative sociali. Consigliere Delegato sarà Andrea Gavosto, che mantiene la carica di direttore della Fondazione Agnelli.

Fra gli altri Consiglieri sono confermati Mario Barbuto, Roberto Bellato, Lavinia Borromeo, Angelo Cappetti, Franca Fagioli, Anna Ferrino, Andrea Malaguti, Tiziana Nasi, Lodovico Passerin d’Entrèves. Entrano per la prima volta nel Consiglio Lapo Elkann, Andrea Gavosto,  Donatella Genisio e Franco Prina.

Il rinnovo del Consiglio si inserisce nell’ambito di un progetto che propone un maggiore coordinamento del forte impegno nelle diverse iniziative che la Famiglia Agnelli promuove nell’arte, nell’istruzione, nella salute e nel sociale, con un focus particolare su Torino. A questo scopo è stato costituito un Comitato presieduto da John Elkann. Lodovico Passerin d’Entrèves è stato nominato Senior Advisor con l’incarico di Segretario Esecutivo.

Osa Estetica: un rifugio di bellezza e benessere!

L’ingresso è piccolo ma luminoso. Come il sorriso di Simona D’Alessandro che a 42 anni ha realizzato il suo sogno di aprire un centro estetico tutto suo: Osa Estetica. L’ha creato in via Mazzini 50/f nell’autunno scorso e a Natale era già tra i “Negozi amici” impegnati a dare una mano per i concerti gospel nella chiesa di San Massimo.

Osa” è l’acronimo che mette insieme le iniziali dei tre soci che stanno dietro l’impresa commerciale “Ma anche le iniziali di ‘Ora sei amata’ o anche l’esortazione a osare per se stesse” sorride Simona che sul rapporto intimo, coinvolgente con la cliente che entra nel suo “nido” ha puntato tutte le carte: “É importante riuscire a capire chi si è, cosa si vuole. Chi vive bene, sta bene anche esteticamente”. Simona ha alle spalle una lunga esperienza di lavoro. Via Mazzini è stata “una liberazione. Anche qui l’aspetto commerciale è fondamentale, ovvio. Ma non è il solo”.

La libreria Luxemburg: un faro letterario nel cuore di Torino

05/04/2024
Beppe Minello

La libreria Luxemburg è lì, all’angolo fra via Cesare Battisti e piazza Carignano, dal 1872. É tra le più antiche di Torino. Un tempo si chiamava Casanova. C’è chi, come il Clarin, il quotidiano più diffuso in Argentina, l’ha giudicata tra le dieci più importanti al mondo. La sua posizione, poco lontano dal Museo Egizio, il primo piano tutto dedicato alla narrativa e alla saggistica straniera e il continuo viavai, negli anni, di monumenti della letteratura da Philip Roth ad Amos Oz o a Jorge Amado, ne hanno fatto una calamita per i turisti che arrivano a Torino. Più vicino a noi, è stata la “casa” di Angelo Pezzana, “padre nobile” della libreria, tra i fondatori del Fuori e da sempre impegnato contro la discriminazione degli omosessuali.

Alla Luxemburg, quando serve “tra un consiglio su cosa leggere, due parole sull’ultimo Carrére, diffondiamo – dicono – anche il messaggio di Specchio dei tempi”.

Dolcezza e solidarietà: Pasqua con Acqua Sant’Anna e Specchio dei tempi

Acqua Sant’Anna collabora da tempo con la Fondazione Specchio dei tempi. Per esempio, ha sponsorizzato la Photo Marathon e ha inviato acqua potabile alla popolazione ucraina.

Per la Pasqua, Acqua Sant’Anna, insieme a Specchio dei tempi, ha portato un po’ di dolcezza e allegria alle mamme, ai bambini e agli anziani coinvolti nei nostri progetti benefici. Un pacco dono pieno di golosità, consegnato nel nostro sportello InfoSpecchio e a domicilio dai nostri volontari.

Specchio dei tempi continua a lavorare per fare la differenza nella vita di chi ne ha più bisogno, grazie alla generosità di partner e donatori, anche durante le feste.

Puoi aiutarci anche tu, dona qui

Le donne di Vezza d’Alba a sostegno di Forza Mamme!

Carla Bonino e Maria Angela Moresco sono due preziose amiche di Specchio dei tempi.

Con altre 14 signore organizzano da 33 anni, a Vezza d’Alba, una lotteria di beneficenza in occasione della Giornata internazionale della donna.

I biglietti della lotteria venduti in questi anni hanno sostenuto i progetti di Specchio dei tempi nei quali credono: nel 2023 gli interventi di emergenza per il terremoto in Siria e Turchia, negli anni precedenti aiuti a singole donne bisognose o alle donne arrivate dall’Ucraina e ospitate ad Alba.

Quest’anno è stata la volta di Forza Mamme!

103 donatrici hanno raccolto una generosissima somma per il nostro progetto a sostegno delle mamme in difficoltà.

Sostieni anche tu Forza Mamme! Dona ora

Fiorenzo Borello: cinquantadue supermercati, un impero di qualità e solidarietà

Oggi possiede 52 tra piccoli e medi supermercati. Ma in mezzo secolo di attività ne ha comprati e ceduti un centinaio. Acquistando anche 3-4 negozi in declino in un anno, rilanciandoli e vendendone un paio per avere le risorse e acquisirne altri.

In un mercato complicato come quello della grande distribuzione, Fiorenzo “Fiore” Borello, 70 anni portati gagliardamente, è un unicum. La scelta di puntare su “piccolo è bello”, sulla qualità dei prodotti e promuovendo quelli il più possibile a “km zeroaiutando anche la comunità locale, gli ha permesso di creare un piccolo impero partendo dalla cascina di Montaldo Torinese, dove ha trascorso l’infanzia con i genitori contadini e tre fra fratelli e sorelle.

Un impero che oggi cuba un fatturato multimilionario e che dà lavoro a 750 persone: “Che considero tutte amiche, senza le quali non avrei potuto realizzare nulla”.

Cinquantadue negozi che, cascasse il mondo, visita almeno un paio di volte al mese per controllare che gli scaffali siano in ordine e spaziosi, che tutto sia pulito, non disdegnando di buttare un occhio al nuovo addetto al banco della macelleria perché tagli correttamente la carne, la cui qualità, l’anno scorso, è stata giudicata la seconda migliore in Italia tra i supermercati medi e grandi.

Un occhio rivolto con competenza, visto che lui, già a 15 anni, lasciati gli studi all’Avogadro (“Perito elettrotecnico… c’entrava nulla con me”, sorride), faceva il garzone in macelleria. Cinquanta due negozi, la stragrande maggioranza distribuita nel Torinese con qualche digressione “nelle vicinanze come Saluggia o Villanova d’Asti”. O La Morra, l’ultimo, dove propone una trentina di vini e prodotti cercati ad uno ad uno tra i produttori locali.

Ma il cuore batte sempre sulle colline torinesi (il suo quartier generale è a Castiglione) e alla natia Montaldo alla quale, sollecitato dal sindaco, ha voluto regalare un “Borello” di appena 50 metri quadrati, “Che mi fa perdere 50 mila euro l’anno”, sorride, ma che garantisce ai 700 abitanti, molti anziani, un servizio altrimenti inesistente.

Ecco, forse a fare la differenza, al di là di tante strategie commerciali, è il cuore di Borello che è tra i “Negozi amici” di Specchio dei tempi per il quale confeziona, ogni settimana e “spesso sottocosto”, 200 colazioni dei poveri, oltre a offrire le sue vetrine per le iniziative della Fondazione. Ma non solo. Borello, una moglie in negozio con lui “fin dal primo giorno”, due figli già grandi e con il maschio a fare la gavetta in azienda, assessore al Bilancio di Castiglione nel poco tempo libero che gli rimane, nell’ultimo anno ha aiutato, mal contate, circa 400 iniziative di solidarietà grandi e piccole e di ogni tipo. “Perché? Perché tutti – sorride – chiedono e dove posso rispondo”.

É uscito il nuovo numero di Specchio Magazine

In questi giorni è in distribuzione il numero di marzo di “Specchio Magazine“. Racconta cosa abbiamo fatto, costa stiamo facendo e cosa sogniamo di fare. Raggiungerà a casa 20.000 nostri sostenitori.

Manda

Galup e Tcn Group: l’alchimia perfetta tra dolci tradizionali e innovazione industriale

Galup è una bella storia italiana, come dice lo slogan dell’ormai secolare azienda dolciaria pinerolese già Fornitore della Real Casa. Una bella storia come quella di Specchio dei tempi. Quasi naturale, quindi l’aiuto che gli eredi, non in senso famigliare ma imprenditoriale, di monsù Ferrua che inventò il panettone basso ricoperto di glassa alle nocciole di Langa per distinguerlo dall’onnipotente dolce milanese, hanno deciso di dare a Specchio entrando a far parte del gruppo “Negozi amici” che accoglie oltre 400 fra grandi e piccole imprese commerciali.  Galup, il cui negozio bandiera è in via Andrea Doria 7 (l’altro è in via Fenestrelle a Pinerolo, annesso allo stabilimento storico), è da sempre un protagonista della torinesità, esaltato ai tempi di Carosello da un testimonial storico qual era Macario, e che, ora, guarda al resto d’Italia e al mondo. I numeri danno ragione alla nuova proprietà entrata in via Fenestrelle nel 2014 e che ha il volto del cheraschese Giuseppe Bernocco, self made man che con il socio di sempre Sebastiano Astegiano ha creato “Tcn Group”, polo industriale che ha sede e stabilimenti in quello che un tempo era la Miroglio di Alba. Gruppo che ha due cuori e il primo è nella meccanica: Tcn controlla, ad esempio, la Bianco o la Kp che ha lanciato sul mercato la Thock, l’innovativa mountain bike elettrica. L’altro cuore è la holding dolciaria Glp – che sta per Galup – e che vede al suo interno marchi storici tornesi come la Streglio, o la Pasticceria Cuneo che crea tutti prodotti senza glutine per l’intera holding, la Mandrile Melis di Fossano e, da ultimo, il passaggio dal 50 al 90 per cento la salita al 90% del laboratorio “Golosi” di Monticello d’Alba (il 10% rimanente è in mano alla famiglia Farinetti), specializzata nei prodotti gelo dalle torte alle monoporzioni.

Ecco, il frezeer ancora vuoto e pronto ad accogliere i prodotti “Golosi”, fa bella mostra di sé nel negozio di via Andrea Doria, un tripudio di colori e una cascata di cioccolatini, gelee e, visto il periodo, di uova di Pasqua di tutte le dimensioni e colombe da perderci la testa, come quella guarnita con pere e cioccolata.

Il successo firmato da Giuseppe Bernocco, sorta di monsù Ferrua 2.0, che con Glp ha raggiunto un giro d’affari di  29 milioni e 95 addetti, non ha spiegazioni particolarmente complicate. Perché ha puntato tutto sulla qualità. Per dire: alla Galup si usa solo lievito madre con tre fasi d’impasto e 40 ore di lievitazione, le farine sono di qualità e i canditi costano quasi dieci volte quelli usati dalla concorrenza. Galup, per questo motivo, costa di più ma è comunque presente nella grande distribuzione, nella fascia super premium, e il mercato estero cuba il 15%, mentre nel Sud d’Italia il marchio sta macinando incrementi a due cifre.

Forza Bimbi!: la Superlega Bastogi contro la dispersione scolastica a Roma.

C’è un momento nella complicata vita del complesso Bastogi, sei palazzine che danno un tetto a centinaia di famiglie e svettano sulla collinetta di Torrevecchia, che è dominato dall’allegria.

Un momento durante il quale le differenze di età, sesso e cultura scompaiono, per dare vita al torneo calcistico quadrangolare “Superlega Bastogi”. Le squadre sono composte da adulti e ragazzini, maschi e femmine che accorrono anche dalle zone vicino a quello spicchio di Roma fra il Gra e la Boccea che sul muro di cinta, tra la lingua di Dante e l’ironico romanesco, ammoniva: “Lassate ogni speranza o voi k’entrate”. Un motto posticcio, ma quantomai azzeccato, dipinto per esigenze cinematografiche e poi cancellato, quando Bastogi visse il suo momento di relativa notorietà regalato dal film “Come un gatto in tangenziale”, con la Cortellesi e Antonio Albanese, ambientato tra le vivaci palazzine.

Speranza, dicevamo dantescamente, portata invece da eventi come il quadrangolare di calcio che, grazie a una palla di cuoio, è in grado di superare differenze spesso inconciliabili. Un momento di gioco che è solo uno dei tanti attimi di gioia, solidarietà e crescita suscitati dal progetto dell’associazione “Amici dei bimbi Ets”, nata a Roma nel 2005 e da qualche anno operativo a Torrevecchia.

Un Ets che da un biennio e fino al 2025, sostenuta dalla torinese Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi e il suo progetto “Forza bimbi”, è impegnata nel progetto “Con i bambini”. Quest’ultimo è interamente partecipato dalla “Fondazione con il Sud” nell’ambito del “Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile” nato dall’intesa fra Acri, Forum nazionale del Terzo Settore e il Governo con Fondi del Pnrr.

Uno squadrone, insomma, che ha come obiettivo quello di combattere la dispersione scolastica, un dramma che si traduce ovunque in povertà educativa e genera emarginazione e talvolta microcriminalità.

Non a caso, analoghi progetti sostenuti da “Forza bimbi”, cofinanziato dalle Fondazioni  “Giuseppe e Pericle Lavazza” e “Carlo e Maria Pia Ballerini Onlus”, dall’Associazione BeChildren, Critical case srl e da altre due realtà coperte da anonimato, agiscono a Torino, Napoli, Bari e Crotone.

A Roma, al di là del calcio, il cuore dell’azione di “Amici dei bimbi” è rappresentato dal doposcuola “rivolto ai ragazzini delle elementari e medie – spiega Silvia Augusti, responsabile del progetto – e che attualmente coinvolge una cinquantina di minori ma che negli anni ne ha visti transitare oltre un centinaio”. Un percorso di crescita realizzato affiancando le scuole e le famiglie e, dunque, “collaborando con insegnanti e Servizi sociali” aggiunge Silvia Augusti.

Un sostegno ai compiti, dunque, che si sospende solo per un paio di settimane ad agosto, e che è affiancato da altre iniziative che coinvolgono i ragazzini. Dalle “Escursioni natura”, soprattutto nel Viterbese, a eventi specifici come la festa di Carnevale.

In locali prestati dalla parrocchia e riattivati dai volontari di “Amici dei bimbi”, una decina, si organizzano laboratori teatrali e artistici. Fino all’evento clou del torneo “Superlega” dove “i litiganti fuori dal campo diventano amici in campo” sorride Silvia Augusti. La cui associazione collabora anche, e da anni, con la Neuropsichiatria infantile dell’ospedale pediatrico “Bambin Gesù”, nella sede del Gianicolo, per la realizzazione di progetti artistici,  ludici ed espressivi rivolti ai minori con gravi disturbi psichici e con disturbo del comportamento alimentare.

Grazie di cuore.

Con il sostegno di

CON I BAMBINI
Il progetto “Forza bimbi” è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.

Caffetteria dell’Università: l’eccellenza di Alessandro Vecchietti nel cuore di Torino

Alessandro Vecchietti, 52 anni, è convinto che la sua Caffetteria dell’Università di via Madama Cristina “sia il bar che lavora di più a Torino”. “Lo dicono i fornitori e Costadoro, la torrefazione con più punti vendita in Piemonte, mi considera il cliente più importante”. Vero o no, ma cosa importa?, Vecchietti serve 1500 caffè al giorno anche per chi non può permetterselo: nel suo locale vige, come a Napoli, la tradizione del “caffè sospeso”. E ogni domenica mattina dà una mano a Specchio dei tempi servendo un’altra cinquantina di caffè gratuiti a chi si presenta con un buono della Fondazione.

Il bar Università ha più di un secolo di vita. Vecchietti l’ha rilevato 15 anni fa sull’orlo della chiusura. “Alle 13 se trovavi un cliente pranzare era tanto – ricorda – oggi facciamo 350-400 coperti serviti da 22 persone”. E non pensiate che sia finita: “O prima o poi riuscirò a fare un grande e innovativo dehor. Sarà bellissimo: lo immagino con fiori, frutta e ortaggi: pomodori, melanzane…”.

Vedrete che ce la farà.

Al Cto due nuove apparecchiature per la cura delle lesioni nervose

La Stampa, 6/03/2024

Nuove tecnologie per migliorare le cure e permettere ai professionisti di esprimere al meglio le loro competenze. Accade al Centro multidisciplinare della Chirurgia delle lesioni nervose periferiche dell’Unità Spinale Unipolare della Città della Salute, grazie alla Fondazione La Stampa, Specchio dei tempi. Oggi sono state presentate due tecnologie di alta gamma, un ecografo e un elettromiografo. Erano presenti il presidente della Fondazione, Lodovico Passerin D’Entrèves, il direttore sanitario della Città della Salute, Lorenzo Angelone, il professor Massazza, Umberto Icardi, direttore Scuola di Medicina. Da anni, presso il Cto è attivo un ambulatorio multidisciplinare (ortopedici, fisiatri, neurochirurghi, radiologi, neurologi, anestesisti, infermieri e fisioterapisti) che valutano e prendono in cura i pazienti con lesioni nervose periferiche ad alta complessità (traumatiche e non traumatiche): i pazienti arrivano non solo dal Piemonte ma da tutta l’Italia.

In questi anni, l’alta specializzazione delle equipe chirurgiche (ortopedia-traumatologia 3 ad indirizzo chirurgia della mano Diretta dal dottor Bruno Battiston e la Neuro chirurgia Universitaria Diretta dal professor Garbossa e l’Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Maurizio Berardino), in collaborazione con l’équipe di microchirurgia del Dipartimento di Ortopedia Traumatologia e della riabilitazione della Città della Salute e della Scienza, hanno reso possibile questo progetto. La Fondazione Specchio dei Tempi, attenta al consolidamento delle eccellenze in ambito sanitario, ha accolto la richiesta di donare due tecnologie di alta gamma che andranno ad ottimizzare la strumentazione di questo ambulatorio multispecialistico. Nello specifico un ecografo utile nella valutazione pre e postoperatoria delle lesione nervose periferiche, ed un elettromiografo a 3 vie, che permetterà di valutare la funzionalità di nervi e muscoli, utile nella diagnosi e valutazione di diverse patologie neuromuscolari e di compressione di nervi periferici. Consentiranno di trattare con le più moderne metodiche il paziente adulto (ospedale CTO), il bambino (Ospedale Infantile Regina Margherita) e il paziente affetto da spasticità e mano tetraplegica (Unità Spinale Unipolare) sia dal punto di vista chirurgico sia riabilitativo.

Forza Bimbi! a Napoli

La Repubblica, 20/02/2024

C’ è un borgo nel cuore di Napoli dove vivono alcuni bambini che il mare non l’hanno mai visto. Quasi un’eco di quanto scriveva nel dopoguerra Anna Maria Ortese ne “Il mare non bagna Napoli”. Siamo a Sant’Antonio Abate, un pezzo della IV Municipalità aggrappato attorno all’omonima via, 800 metri da Porta Capuana a piazza Carlo III dove, quotidianamente, si svolge il mercato forse più antico d’Europa. Ecco, lì, in un’area dove le associazioni del Terzo settore hanno sempre faticato a inserirsi, opera il progetto Forza Bimbi! coordinato dalla Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi e sviluppato sul territorio napoletano da “W Imparare.fare”, grazie al cofinanziamento di impresa Sociale Con i Bambini.

IF si dedica ormai da anni al contrasto della povertà educativa in tutte le sue forme; è partita dal favorire la preparazione e l’avviamento dei giovani, “soprattutto poveri e — come spiegano — soprattutto poveri di conoscenze e competenze, all ‘istruzione, alla formazione professionale e al lavoro”. Per dire, nel palmares di “IF” spicca la bellissima storia di “Don Café”, alias Giuseppe Schisano, oggi trentenne, nato nei Quartieri Spagnoli, con un’infanzia e una adolescenza difficile, costretto a tirarsi su le maniche e ad andare a lavorare. Lavora nei bar di quartiere e riesce a racimolare qualche soldo per girare l’Europa. in Danimarca, affascinato dalla diffusione delle bici, matura l’idea di “Don Café” che riesce a realizzare con il supporto di “IF” e un finanziamento della Caritas: “Le a crescere condizioni economiche di Giuseppe — spiega Daria Esposito, vicepresidente di IF — non permettevano di superare i vincoli, anche minimi, richiesti dalle banche”.

Per farla breve, da quel giorno il carrettino di “Don Café”, mosso da una bici elettrica e con sopra sfogliatelle fresche e la “cuccumella” per preparare il top del caffè napoletano, ha iniziato a girare per Napoli, soprattutto nei luoghi più battuti dai turisti. Un successo che ha fatto il giro del mondo: ne hanno parlato persino in Giappone. “Oggi — sorride Daria Esposito — il carrettino continua a portare il cab ai turisti ma Giuseppe ha anche aperto un bar tutto suo dove lavorano i suoi famigliari “. L’essenza della bella storia di “Don Café” permea tutte le iniziative di “IF” e rappresenta anche il cuore del progetto “Forza Bimbi” che nelle periferie più difficili del Paese — a Torino, Roma, Crotone e Bari oltreché Napoli — combatte la dispersione scolastica a cui è strettamente connessa la povertà educativa dei minori e dei giovani adulti. Troppo spesso i contesti sociali svantaggiati ledono diritti e generano una mancanza di opportunità di vita, di aspirazioni, di lavoro, per questo aumentano le disuguaglianze.

La povertà educativa è tale anche quando “Hai magari frequentato un istituto professionale di grafica e non hai mai avuto tra le mani un Mac” riflette Daria Esposito: “Noi quel Mac glielo diamo e magari gli insegniamo un italiano funzionale al lavoro che intende fare’ “Forza Bimbi” è un progetto cofinanziato da Impresa Sociale Con i bambini e da Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza, Associazione BeChildren, Fondazione Carlo e Maria Pia Ballerini Onlus, Critical Case Sri, oltre a due realtà coperte da anonimato. Impresa Sociale Con i bambini (interamente partecipata dalla “Fondazione Con il Sud”) è sostenuta dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nato da un’intesa fra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum nazionale del terzo settore e il Governo. Nel Borgo di Sant’Antonio Abate, “IF-Imparare. Fare” sta attuando il suo progetto, in stretta collaborazione con l’Istituto comprensivo “Bovio Colletta” che — spiega Daria Esposito — è poco oltre il confine del Borgo dove non ci sono scuole. La “Bovio Colletta” è la scuola dell’area dimostratasi più collaborativa con il Terzo settore e noi lavoriamo in stretta sinergia con azioni che partono dalla didattica. Ci sono dei nostri educatori che agiscono nella classe in affiancamento agli insegnanti”.

E non solo, perché l’educatore fa anche da ponte tra la scuola e la famiglia: “La scuola — dice Daria Esposito — non sempre è bastevole, in questi contesti, a curare tutte queste relazioni e soprattutto ad andare incontro alle esigenze di tutte le famiglie. Perché se è vero che ci facciamo carico dei ragazzi più problematici, è però ovvio che vivendo in una città complessa con alta dispersione scolastica, criminalità, alto tasso d’immigrazione, tutti hanno bisogno”. Il progetto riguarda principalmente due classi sperimentali della scuola primaria: complessivamente una quarantina di bambini e relative famiglie e, oltre all’affrancamento in classe degli insegnanti, “IF” cura il sostegno pomeridiano dei bambini, attiva Doti Educative per potenziare talenti e aspirazioni e, nel tempo libero, corsi di vela o, d’estate, quando la scuola è chiusa, gite al Parco di Capodimonte o al mare “perché — dice Daria Esposito — ci sono bambini che non l’hanno mai visto o che diversamente non ci andrebbero “.