Francesco, 79 anni e una vita in altalena

Quante vite sulle “montagne russe” incontra Specchio dei tempi, consegnando le Tredicesime dell’Amicizia. Vite segnate dalla sfortuna, dalla malattia, a volte da una povertà mai potuta cancellare. Salite ripide partite da molto in basso, poi giù una discesa. Ancora una salita, una corsa in piano, ancora giù, su, giù. Ma può succedere che nell’ultima discesa, la persona impari la bellezza del condividere il poco che ha. Che impari a gestire con cautela e intelligenza quel poco. E che sappia farselo bastare. Francesco Basso, 79 anni, è un romanzo vivente ed è questa la sua parabola, anche se lui la generosità l’ha praticata sempre. E se oggi vive, dove lo abbiamo incontrato, in un piccolissimo monolocale il cui affitto gli costa più di metà della pensione da 700 euro al mese, è proprio perché una grossa porzione della sua vita l’ha spesa per solidarietà.

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Difficile riassumere. “Ho perso mio padre durante la guerra, ha lasciato mia madre con dieci figli. Mia madre è morta che avevo a 15 anni. Dopo, sono stato adottato da un americano, ho studiato negli Stati Uniti”. Tempo dopo: “Sono stato otto anni in una missione dei Comboniani in Kenya, all’ospedale dei lebbrosi. Ho pensato per molto tempo che sarei morto li e presto. Il clima era dannoso per la mia salute, avevo collassi continui. Un giorno, il Padre Guardiano mi ha rimandato a casa”. Ma prima, Francesco contribuisce a far diventare più grande il piccolo ospedale: capace di accogliere decine e decine di malati. Quando se ne va dall’Africa, Francesco toma negli Stati Uniti e più tardi in Italia. Non tutto va come dovrebbe andare. È un uomo di mezz’età che comincia un pezzo nuovo di esistenza. È elettricista, per un po’ ha anche dei dipendenti. Nasce una figlia in una relazione che finisce in fretta. Poi sposa una donna molto più giovane di lui e diventa padre di due bambine. Ma anche questo rapporto finisce. E non finisce bene, dal momento che Francesco racconta di non averle mai più viste “le mie bambine”.

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“La prima figlia so che lavora tanto, le due piccole, di 15 e 18 anni, studiano. IL denaro della tredicesima di Specchio lo manderò a tutte e tre, attraverso mia cognata. Ma come sempre dirò a mia cognata di spiegare che si tratta di un suo regalo. A me basta poco, faccio la spesa grande una volta al mese, so dove ci sono le offerte migliori, me la cavo”. Nel mini alloggio di via San Secondo sopra il letto Francesco ha appeso un ritratto di Don Bosco, santo che lo ha ispirato. Su un’altra parete c’è la fotografia di San Giovanni Paolo II, che ha conosciuto. Su una terza piccola parete, tre fotografie ritraggono le figlie bambine. “La vita è andata tosi”, dice Francesco con un sospiro.

Come donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare qui

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

Eventi organizzati per raccogliere fondi da destinare alle Tredicesime sono anche:

“Con questi soldi vado dal dentista”: l’aiuto di Specchio a un alessandrino

Pantano Adelia
La Stampa, 29/11/2023

«La prima cosa che farò sarà sistemare i denti». Non appena gli viene consegnata la «Tredicesima dell’Amicizia», Giuseppe Zarrillo ha le idee chiare su come utilizzerà il contributo ricevuto dalla fondazione «Specchio dei tempi» de La Stampa che da oltre quarant’anni aiuta gli anziani a sentirsi meno soli. Zarrillo ha 67 anni e abita nel sobborgo di San Michele. Per una vita era stato un meccanico. «Dopo ho iniziato a lavorare come autista personale per un imprenditore di Alessandria — racconta —. Le cose andavano bene perché guadagnavo e avevo la loro fiducia».

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Ad un certo punto cambia tutto. «Qualche anno fa ho commesso un errore — dice —. Mi sono fidato della persona sbagliata e sono finito nei guai. Da allora ho perso il lavoro e la mia vita è cambiata. Avrei voluto chiedere scusa ma non l’ho mai fatto, ho avuto sempre troppa vergogna per quello che era successo. La provo ancora oggi». Poi è stato difficile ricominciare: «Le voci hanno cominciato a girare e trovare di nuovo un lavoro, anche uno qualsiasi, è stato impossibile». Dopo la morte del padre lo scorso anno, Giuseppe Zarrillo si è ritrovato a vivere da solo nella casa a pochi metri dalla parrocchia di San Michele. «Fino a questo mese avrò il reddito di cittadinanza— spiega —, dopo spero di ricevere un po’ di pensione. Ogni tanto vengo qui da don Ivo, trovo sempre qualcuno che mi accoglie». Così come spesso vede anche suo figlio. «Con lui — dice — sono in buoni rapporti, mia moglie invece dopo tutto quello che è successo ha deciso di andare a vivere con l’altra nostra figlia».

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Oltre a un cane e a un gatto che gli fanno compagnia, cura un piccolo orto in casa. «In questo periodo — racconta — riesco a coltivare qualcosa, soprattutto verdure, così evito di comprarle. Ho anche qualche gallina: passo così le mie giornate». Non riesce a nascondere lo stupore e anche la felicità di aver ricevuto la «Tredicesima dell’Amicizia». «Sistemerò questi due denti davanti che sono rovinati, se rimane qualcosa la userò per le bollette», dice». Per Giuseppe, e per tutti gli altri che quest’anno hanno ricevuto e riceveranno l’aiuto di «Specchio dei tempi», il contributo è di 500 euro.

Come donare:

Per sostenere le Tredicesime dell’Amicizia è possibile donare qui

Oppure tramite bonifico bancario intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS, Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200.

O ancora, Bollettino su Conto Corrente Postale n. 1035683943. Causale: “Tredicesime dell’Amicizia”.

È infine possibile versare di persona all’InfoSpecchio:

  • Torino, via Madama Cristina 35 (Lun-Ven 10-13);
  • Ufficio Abbonamenti La Stampa: Torino, via Lugaro 21 (lun-ven 9.30-13);
  • Agenzia Centrale di Reale Mutua: Torino, p.zza Castello 113 (lun-ven 8.30-12.30/14.45 -17.30);
  • Specchio Point Pinerolo, via del Pino 70 (mer 9-13).

Eventi organizzati per raccogliere fondi da destinare alle Tredicesime sono anche: