Richi, missione compiuta: raccolti 150 mila euro

Daniela Borghi
La Stampa, 24/12/21

L’obiettivo dei 150 mila euro è stato raggiunto, grazie al cuore (e alle donazioni) di tante persone che hanno aderito all’iniziativa di “Specchio dei tempi” e “Specchio d’Italia”. Ora Richi potrà realizzare il suo sogno: avere una gamba  bionica per poter tornare a vivere come tutti i ragazzi della sua età. Anche gli ultimi 50 mila euro sono stati raccolti: il bonifico è stato ricevuto da Richi pochi giorni prima di Natale. La prima tranche, da 100 mila euro, gli era arrivata in occasione del suo compleanno. “Sono profondamente grato a tutti coloro che hanno voluto dare un segnale concreto – dice il ragazzo, che ha voluto posare con un cartello in cui ringrazia “Specchio dei tempi” e “Specchio d’Italia” – Mi hanno aiutato a rendere il mio futuro migliore, non lo dimenticherò mai”.

Riccardo Battista, il ventunenne di Sanremo che ha subìto l’amputazione della gamba destra devastata da un grave tumore, potrà tornare a camminare con un arto artificiale di nuova generazione, altamente tecnologico: quello che desidera da quando ha capito che non avrebbe potuto evitare la tanto temuta operazione. Un’amputazione: nessuno, soprattutto un giovane pieno di vita, vorrebbe mai doverla affrontare.

E invece Richi, con il suo timido sorriso che nasconde tanta paura, e il pollice alzato, ha accettato suo malgrado la drammatica realtà. Si è fatto coraggio, anche grazie alla famiglia e agli amici, vecchi e nuovi, che gli sono stati vicino in ogni momento di questa vicenda, iniziata più di quattro anni fa. Quando, di ritorno da una competizione di downhill in bicicletta, ha notato un gonfiore sopra al ginocchio destro: pensava fosse la conseguenza di un colpo e invece, dopo i controlli, la notizia che non avrebbe mai voluto ricevere: si trattava di una grave forma di tumore all’osso. Un osteosarcoma ad alto grado di malignità. Un cancro che si è allargato ai polmoni, costringendolo a tenere sotto controllo anche questo rischio, con due interventi chirurgici per rimuovere dei noduli.

Da quando ha subìto l’intervento, Richi sta attraversando giornate e notti difficili: il dolore per la ferita si fa sentire e anche quello per l’arto fantasma. Ma il pensiero che, tra pochi mesi, potrà iniziare a camminare con la gamba bionica, lo fa stare meglio.  “Conto i giorni –  dice  – Non vedo l’ora di poter ricominciare”.

“Ci eravamo preparati a lungo, prima dell’operazione,  anche mentalmente, per affrontare tutto al meglio, ma sono cose difficili da elaborare – racconta la mamma, Miriam Schinello – Nonostante tutto Richi è andato in ospedale a testa alta, sapendo che quello sarebbe stato un nuovo inizio”. Ricorda quei giorni terribili: “Tra la preanestesia, l’amputazione e il risveglio ci sono volute circa cinque ore. Eravamo tutti in ansia, il tempo sembrava essersi fermato e non vedevamo l’ora facesse rientro in camera. Credo di aver consumato il corridoio a forza di fare avanti e indietro. In realtà il risveglio lo ha fatto nella stessa sala operatoria, dove lo hanno voluto tenere sotto controllo e gli hanno fatto una trasfusione”.

Dopo l’amputazione, effettuata dal dottor Lorenzo Andreani all’ospedale Cisanello di Pisa, non è stato facile: il dolore era fortissimo, nonostante la morfina e i vari antidolorifici in via endovenosa. “I primi giorni sono stati i più devastanti, anche le prime medicazioni – ricorda Richi – Per fortuna quelle successive sono state più sopportabili. C’è da dire che tutto lo staff, a partire dai dottori, agli infermieri e alle oss sono stati di una umanità e professionalità incredibile e questo ha aiutato ad affrontare tutto più tranquillamente”.

Riccardo ha alternato momenti di crisi, soprattutto in fase di dolore acuto, a momenti normali nel quale pensava al suo futuro, a come sarebbe stata la sua vita nuova con una protesi. Dopo qualche giorno è iniziata la fisioterapia, quindi forza in piedi con il deambulatore a muovere i primi passi. Ancora la mamma: “Dopo circa una settimana dalla dimissione c’è stata una emorragia, i dolori erano talmente forti da non riuscire a respirare così abbiamo chiamato l’ambulanza. Al pronto soccorso di Sanremo si sono prodigati per alleviare subito il dolore, prima con la morfina poi con la sedazione”.

“Nella prima ecografia – prosegue la donna – si vedeva proprio l’emorragia con un vortice, un flusso di sangue che si muoveva all’interno della cosca, il ché voleva dire che era attiva. Hanno, quindi, disposto il trasferimento al Santa Corona di Pietra Ligure, dove hanno fatto un angiografia. L’esame ha poi rilevato che un vaso che si era aperto per poi richiudersi da solo, per fortuna non era l’arteria altrimenti lo avremmo perso. Ciò nonostante avendo l’emoglobina molto bassa per le perdite, gli hanno fatto una trasfusione in ambulanza e due in ospedale. Dimesso la sera dopo, ha comunque continuato ad avere dolori e credetemi che non è facile per lui sopportare tutto questo. Il 24 novembre Richi ha compiuto 21 anni, di cui gli ultimi quattro passati tra ospedali, operazioni e chemioterapie. Ancora non è finita perché tra un mesetto dovrà portare a termine la chemio che aveva interrotto in previsione dell’operazione, ma la buona notizia è che le metastasi nel polmone sono ferme. E questo ci rincuora”.

Conclude: “Nel frattempo, già prima che andassimo a Pisa per l’operazione, Specchio dei tempi e Specchio d’Italia si sono attivati per aiutarci, per riuscire ad acquistare la protesi bionica e finalmente far tornare Riccardo a vivere. Ora Richi ha solo una speranza ora, vedere il suo sogno realizzarsi. Grazie a tutti per il vostro sostegno”.

Richi amputato, ora aspetta la gamba bionica

Daniela Borghi
La Stampa, 18/11/21

L’intervento è andato bene: Richi ha affrontato con il coraggio di un leone l’amputazione della gamba destra, colpita da un grave tumore (e dopo l’inserimento prima di un osso e poi di una protesi, che non hanno funzionato). Riccardo Richi Battista, 20 anni, il sanremese che da tre anni lotta contro un osteosarcoma ad alto grado di malignità (un cancro che si è allargato ai polmoni) venerdì pomeriggio è stato operato all’ospedale Cisanello di Pisa, dal dottor Lorenzo Andreani. E’ andato tutto per il meglio, ma da quando è uscito dalla sala operatoria il dolore è sempre forte.

Dona per Richi: sogna una gamba bionica

«Per dormire è necessaria la morfina, e ha sempre bisogno di antidolorifici – dice la mamma, Miriam Schinello, che gli è stata sempre vicino anche durante i giorni dell’intervento – Ha avuto bisogno di qualche trasfusione perché, avendo fatto parecchie chemioterapie, il suo midollo non funziona come dovrebbe. Ringrazio tutti per i pensieri positivi che hanno avete mandato e per le preghiere. Ora siamo in una fase critica, di dolore e accettazione, ma spero che questa operazione diventi per lui un punto di rinascita e che il tempo e la futura protesi lo aiutino a guarire anche le ferite dentro di sé, oltre che fuori».

Richi sta cercando di trovare appigli per trasformare questo momento difficile in positivo. Nelle foto ha sempre il pollice alzato: «E’ un suo modo di prendere le situazioni. Ad esempio, lo ha fatto quando la dottoressa non gli ha fatto male a cambiare il bendaggio».

Lunedì, solo tre giorni dopo l’amputazione, ha voluto provare a rimettersi in piedi. A cercare il suo nuovo equilibrio. «Ha iniziato a fare i primi passetti con il fisioterapista e a stare seduto – continua la mamma – Poi ha avuto un crollo emotivo vedendo che aveva una sola gamba. Ieri gli hanno tolto il drenaggio. Per il resto, siccome c’è bisogno di posti letto, hanno detto che se tutto va bene da giovedì o comunque per fine settimana sarà dimesso. Non riesce a dormire dal dolore al moncone, quindi la mattina crolla. Non possono riempirlo di antidolorifici».

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Intanto continuano i controlli per il tumore ai polmoni (è stato operato due volte): «L’oncologo ha chiamato per avvisare in reparto che deve fare una Tac al torace, prima della dimissione, per vedere a che punto sono le metastasi polmonari. Per il resto va avanti, un po’ con coraggio, un po’ col nervoso e l’ansia di non riuscire, ma con tante idee e progetti futuri. Cose semplici, ma che nella sua testa sono grandi, come tornare in bici appena si sente meglio, ricominciare a fare un po’ di sport», dice la Schinello. Richi è infatti appassionato di downhill, ed è proprio dopo una competizione che ha notato un gonfiore sulla gamba destra: pensava fosse dovuto ad un colpo, e invece, dopo i controlli, la notizia che nessun ragazzo, e nessuna mamma, avrebbero mai voluto sapere: si trattava di una grave forma tumore all’osso.

Richi ha iniziato un percorso lungo e uno dei motivi che lo tengono su di morale è il sogno di una gamba bionica, che gli consenta di vivere come i ragazzi della sua età. Servono 150 mila euro (compresa la riabilitazione), e Specchio dei tempi e Specchio d’Italia, grazie alla generosità di tanti donatori, ha raccolto finora oltre 106 mila euro. E la solidarietà non si ferma. «E’ dura e ci sono anche momenti bassi, ma la forza di andare avanti non manca mai – dice Richi – Ringrazio di cuore chi si sta prodigando per aiutarmi nella raccolta fondi per l’acquisto della gamba bionica».

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