Cliniche mobili in Birmania

Specchio dei tempi è presente in Myanmar (Birmania), uno dei paesi più poveri del pianeta, dal 2016. Nella zona sud del paese, a Kawthaung, in un’area flagellata da malaria e dengue, oltre che dalla tratta di prostituzione minorile, dall’A.I.D.S. e dal mercato illegale della droga, svolgiamo da otto anni un progetto sanitario.

Lavoriamo attualmente con due obiettivi. Il primo è quello di garantire la quotidiana attività di un ambulatorio medico gratuito a Kawthaung, città al confine con la Thailandia, dove i servizi sanitari sono del tutto inadeguati e la popolazione è costretta a cercare cure a pagamento, senza potersele permettere. Nella nostra Basic Health Clinic abbiamo in cura 4000 pazienti e operiamo una media di 50 visite al giorno. Il secondo obiettivo è un’attività di cliniche mobili: utilizziamo fuoristrada e barche con a bordo un medico e due infermieri, per raggiungere i villaggi più sperduti. Sono oltre venti quelli dove riusciamo ad arrivare, in un raggio di 150 chilometri. Portiamo cure a migliaia di persone, in particolare bambini affetti da malnutrizione e problemi respiratori.

Abbiamo promosso anche diverse missioni di medici italiani in Birmania per formare il personale locale. In particolare, insieme a Medacross stiamo ora potenziando l’Aung Bar Station Hospital, un piccolo ospedale rurale: vogliamo migliorarne i servizi e l’approvvigionamento di medicinali in modo da coprire il fabbisogno sanitario della popolazione che vive e lavora nell’area e che al momento è costretta a percorrere 80 chilometri per raggiungere Kawthaung. Nei prossimi mesi continueremo a dare speranza a un paese straziato dalle recenti tensioni politiche che potrebbero portare ad un ulteriore impoverimento.

Forza Mamme!

Giunto alla sua settima edizione, il progetto Forza Mamme di Fondazione Specchio dei tempi-ETS supporta 100 donne che si ritrovano sole con i loro bambini, spesso in condizioni economiche precarie e con scarse chance di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Stare vicino a queste donne significa, innanzitutto, sostenerle nelle loro difficoltà quotidiane (come, ad esempio, fare la spesa per sé e i loro figli), ma soprattutto fornire loro un percorso di crescita personale e lavorativa. Queste donne sono spesso talmente impegnate a risolvere i loro problemi quotidiani legati ai figli e alle loro condizioni, che non vedono più le loro necessità fisiche e psicologiche come una priorità. Con questo progetto, Specchio dei tempi punta a rimettere queste donne al centro della loro stessa vita per stare meglio con sé stesse, con i propri figli, fornendo loro i mezzi per reinserirsi nel mondo del lavoro.

L’Obiettivo è quello di promuovere l’autonomia e il benessere socioeconomico di famiglie monogenitoriali in situazioni di vulnerabilità, offrendo loro strumenti concreti per il reinserimento lavorativo, il miglioramento della salute fisica e psicologica e il supporto economico necessario per affrontare le difficoltà quotidiane.

Potranno candidarsi le famiglie monogenitoriali residenti a:

  • Torino o nella prima cintura.
  • Cuneo
  • Imperia

Come candidarsi

È possibile candidarsi inviando una mail all’indirizzo info@specchiodeitempi.org chiedendo di poter far parte del progetto. Basterà lasciare un recapito telefonico e fornire la seguente documentazione:

  • ISEE 2025
  • Carta d’Identità
  • Codice fiscale (se in possesso)

Le candidature sono aperte dal 19 marzo 2025. I colloqui verranno effettuati nei mesi di giugno e luglio.

Come donare per Forza Mamme!

Tutti possono sostenere Forza Mamme! Qui sul sito con carta di credito e Paypal, Satispay. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale “Forza Mamme!”.

 

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Come partecipare a Forza Mamme!

Forza Mamme! mira a fornire aiuto concreto a 100 mamme sole.

Per partecipare al progetto, le interessate dovranno compilare il form sottostante e fornire le informazioni necessarie, tra cui:

  • Nome
  • Cognome
  • Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE)
  • Numero di telefono
  • Indirizzo email

Questi dati sono fondamentali per valutare l’idoneità delle mamme candidate.

Requisiti di partecipazione

Il progetto è rivolto esclusivamente alle mamme sole, ovvero senza un marito o un partner convivente. Questo criterio è stato stabilito per indirizzare il supporto a chi ne ha maggiormente bisogno e per garantire che le risorse disponibili siano utilizzate in modo concreto ed efficiente.

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Prevenzione contro il Cancro

Il sostegno alla sanità è stato da sempre uno degli obiettivi centrali di Specchio dei tempi, con un’attenzione particolare alla prevenzione e alla cura del cancro. Tra le iniziative di maggior rilievo, spicca il contributo alla nascita dell’Istituto di Candiolo, di cui la fondazione è stata socio fondatore.

Negli anni, Specchio dei tempi ha realizzato numerosi progetti significativi sul territorio, resi possibili grazie alla generosità delle donazioni e dei lasciti testamentari:

 

OSPEDALE SANT’ANNA / DAY HOSPITAL ONCOLOGICO

Specchio dei tempi ha finanziato il completo rifacimento e la ristrutturazione del day hospital oncologico dell’Ospedale Sant’Anna. Questa struttura, dedicata ai trattamenti chemioterapici e al supporto psicologico per le pazienti, ha accolto circa 3000 donne ogni anno, offrendo un ambiente più accogliente e funzionale.

ASL 3/ AMBULATORI VIA MONTANARO

La fondazione ha contribuito all’allestimento della Head and Neck Cancer Unit, una delle prime strutture multidisciplinari ospedaliero-territoriali in Italia dedicate ai tumori del distretto “testa e collo.” Questa unità, simile alle Breast Unit e alle Prostate Cancer Unit, ha integrato diagnostica, pretrattamento e follow-up post-terapia.

CANDIOLO / RISONANZA MAGNETICA

Una risonanza magnetica di alta gamma General Electric è stata donata all’Istituto di Candiolo, grazie a uno stanziamento di circa 1,2 milioni di euro deliberato da Specchio dei tempi. In appena cinque mesi, il macchinario è entrato in funzione, eseguendo oltre 1000 accertamenti diagnostici ogni anno, rafforzando la lotta contro il cancro.

SPECCHIOBUS / VISITE SENOLOGICHE

Con lo Specchiobus, un ambulatorio mobile dotato di due postazioni, sono state effettuate migliaia di visite senologiche in tutta Italia. Grazie alla diagnosi precoce, queste attività hanno permesso di salvare decine di vite, portando la prevenzione anche nelle aree meno servite.

Specchio dei tempi ha dimostrato un impegno costante e concreto nella lotta contro il cancro, contribuendo a migliorare le infrastrutture sanitarie e a sensibilizzare sulla prevenzione.

La lotta contro il cancro è una battaglia di tutti, portata avanti con solidarietà e dedizione, grazie a tutti coloro che hanno contribuito con una donazione!

Forza Nonni!

Forza Nonni!

La forza di sentirsi meno soli

Specchio dei tempi, la fondazione nata grazie alla solidarietà dei lettori de La Stampa, collabora da cinque anni con la Fondazione Bersezio per il progetto “Forza Nonni!”, in ricordo dell’opera di Vittorio Bersezio, fondatore della Gazzetta Piemontese (oggi “La Stampa”). 

Questa alleanza ha un nobile scopo: supportare centinaia di anziani fragili di Piemonte e Liguria.

Se alla solitudine si uniscono la povertà e le incertezze di un corpo che invecchia, anche i gesti più semplici possono diventare ostacoli insormontabili.

Il progetto Forza Nonni! mira a favorire il benessere dei beneficiari, sostenendo attivamente la loro qualità di vita attraverso interventi integrati:

  • Consegna della spesa ogni 15 giorni: per garantire l’accesso ai beni di prima necessità.
  • Consegne mensili di frutta e verdura fresche: per una dieta sana e bilanciata.
  • Assistenza domestica: servizio di pulizia della casa per 4 ore al mese.
  • Supporto telefonico: la presenza costante di un volontario per offrire compagnia e assistenza.
  • Interventi gratuiti e immediati in caso di specifici bisogni: riparazione di occhiali rotti, protesi dentarie, supporto per l’acquisto di apparecchi acustici, guasti agli elettrodomestici, trasporti da e per ambulatori e ospedali.
  • Cura degli animali domestici: fornitura di alimentazione.
  • Contrasto alla solitudine e al senso di isolamento: grazie alla relazione stabile con i volontari, che supportano il benessere emotivo, oltre agli eventi e momenti di socializzazione.

Il progetto Forza Nonni! rappresenta un sostegno fondamentale per i nostri anziani, garantendo loro una vita più serena e dignitosa.

Perché sostenere il progetto?

Sostenere il progetto Forza Nonni! significa fare la differenza nella vita dei nostri anziani, offrendo loro il supporto e l’assistenza di cui hanno bisogno per vivere in sicurezza e serenità. Con il tuo contributo, possiamo garantire la continuità e l’espansione dei nostri servizi, assicurando che nessun anziano sia lasciato solo o in difficoltà.

Ogni donazione si traduce in un aiuto concreto e significa anche onorare le generazioni che ci hanno preceduto, riconoscendo il loro valore e garantendo loro una qualità di vita migliore. Un piccolo gesto da parte tua può avere un impatto enorme nella vita di tanti nonni piemontesi e liguri.

Come effettuare una donazione a favore del progetto Forza Nonni!

Effettuare una donazione a favore del progetto Forza Nonni! è semplice e immediato!

Sostieni parte dei costi dei servizi del progetto scegliendo tra diverse opzioni d’importo:

  • 28 € pulizie domestiche
  • 46 € spesa alimentare
  • 300 € spese sanitarie
  • 500 € adotta un nonno

Oppure inserisci un importo libero secondo le tue possibilità. Se desideri che la tua donazione sia fiscalmente rilevante per la detrazione, inserisci i tuoi dati anagrafici e una mail valida per ottenere la ricevuta. In alternativa, puoi optare per una donazione completamente anonima.

Per il pagamento, puoi utilizzare PayPal, Satispay o una carta di credito inserendo la causale Forza Nonni! Ogni contributo, grande o piccolo, è fondamentale per sostenere gli anziani del Piemonte e della Liguria e garantire loro una vita migliore.

Se sei un ente pubblico, un ente del terzo settore o un anziano in difficoltà e desideri maggiori informazioni per accedere al progetto, puoi scrivere alla mail : info@specchiodeitempi.org o telefonare al numero 011- 6568376

Tredicesime dell’Amicizia

Carla è nata nel 1938, ipovedente. Rimane vedova a 45 anni e cresce da sola le sue tre bambine. Guglielmo, leva 1940, ha dedicato la vita agli altri, proiettando film di qualità al cinema Studio Keller (che porta il suo nome) e realizzando progetti educativi per le scuole. La pensione, però, non basta a nessuno dei due per sopravvivere.

Grazie alle Tredicesime Specchio dei tempi, Carla e Guglielmo ricevono ogni Natale un contributo indispensabile e Forza Nonni! permette loro di seguire una dieta sana, con la consegna della spesa bisettimanale, e di avere il supporto psicologico dei volontari, che non li fanno mai sentire soli.

Gli anziani delle Tredicesime dell’Amicizia non hanno più nessuno accanto. Oppure hanno alle spalle famiglie divise da decenni, distrutte da disgrazie improvvise e dalla povertà quotidiana. Sono anziani fragili e sfortunati, travolti dalla vita.

Sono rimasti soli, con il conto in rosso e le notti in bianco per l’angoscia. Vogliamo abbracciarli nell’unico modo possibile: con un sostegno concreto.

Dal 1976, ogni Natale, garantiamo a migliaia di persone come Carla e Guglielmo un assegno che serve per pagare le bollette, la spesa e gli affitti arretrati. Un regalo che dà speranza. L’unico regalo che riceveranno questi nonni dimenticati da tutti.

In 49 edizioni del nostro storico progetto sostenuto dai lettori de La Stampa, abbiamo già consegnato 82.000 sussidi, per un totale di 33 milioni di euro. I primi aiuti, da 30.000 lire, furono versati a trenta anziani torinesi su richiesta della mitica suor Pierina di Porta Palazzo.

Da allora la cifra è cresciuta fino agli attuali 500 euro, che anche quest’anno vogliamo donare ad almeno 2000 persone, a Torino e nelle province di Cuneo, Asti, Alessandria, Biella, Novara, Verbania e Vercelli, oltre ad Aosta e alla Liguria di Ponente.

L’obiettivo è raccogliere 1 milione di euro entro Natale, e proseguire una tradizione solidale che fa delle Tredicesime dell’Amicizia la più antica sottoscrizione popolare italiana.

Abbiamo ricevuto e verificato centinaia di richieste dai nonni più bisognosi. Ogni offerta che ci viene affidata si trasforma immediatamente in un aiuto concreto.

Più fondi raccogliamo, più anziani abbracciamo. Dona ora.

Un soffio ti può salvare la vita

Un soffio ti può salvare la vita

Contrastare gli incidenti stradali causati dall’abuso di alcol nelle notti del fine settimana: questo l’obiettivo del progetto “Un soffio ti può salvare la vita”, promosso dalla Fondazione Specchio dei Tempi in collaborazione con il Comando Provinciale dei Carabinieri di Torino. L’iniziativa nasce dalla necessità di sensibilizzare le nuove generazioni sui pericoli legati alla guida in stato di ebbrezza, in un contesto sociale dove le influenze mediatiche spesso promuovono modelli comportamentali rischiosi.

Il progetto, realizzato con la collaborazione dei medici della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, si sviluppa in due fasi: un percorso educativo nelle scuole reso possibile anche grazie al contributo della Fondazione Agnelli, e un’azione diretta sul territorio. Tre istituti torinesi – Istituto Cottini, Istituto Avogadro e Convitto Nazionale Umberto I – hanno aderito all’iniziativa, coinvolgendo gli studenti delle classi quarte e quinte in un programma di formazione dedicato.

Durante gli incontri in aula, gli esperti dei Carabinieri e dell’IRCCS illustreranno agli studenti i rischi per la salute e le conseguenze legali derivanti dall’abuso di alcol. Grazie a un approccio interattivo, i giovani avranno la possibilità di confrontarsi direttamente con gli specialisti e acquisire le competenze necessarie per la fase successiva del progetto in piazza, dove saranno proprio loro a sensibilizzare i coetanei direttamente tra i tavoli dei locali.

L’azione sul territorio prevede, infatti, una serie di presidi nelle principali aree della movida torinese, dove i Carabinieri del Comando Provinciale di Torino, insieme ai volontari di Specchio dei Tempi, metteranno a disposizione alcool test gratuiti (forniti da Federpharma) e la consulenza di un medico volontario. I giovani, stimolati dagli studenti, verranno invitati a sottoporsi al test prima di mettersi alla guida, promuovendo così una cultura della prevenzione e della responsabilità.

Fondazione Specchio dei tempi insieme all’Arma dei Carabinieri, l’IRCCS e la Fondazione Agnelli si impegna a informare e formare gli studenti attraverso attività educative e dibattiti, offrendo strumenti concreti per adottare comportamenti sani e consapevoli per se stessi e per gli altri.

Le uscite (date sempre in aggiornamento):

  • 15 marzo: San Salvario – Largo Saluzzo dalle 22.00 alle 2.00
  • 21 marzo: San Salvario – Largo Saluzzo dalle 22.00 alle 2.00
  • 5 aprile Piazza Vittorio dalle 22.00 alle 2.00

Forza Bimbi!

La dispersione scolastica è un fenomeno silenzioso e drammatico, perché spesso, insieme alla conseguente povertà educativa, genera emarginazione e talvolta microcriminalità. Alcune ricerche  per lo sviluppo del PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza (rapporto Openpolis – Con i bambini) evidenziano che nel 2022 il 12% degli studenti italiani che ha terminato gli studi non ha le competenze minime di base, mentre il 14% ha lasciato prematuramente la scuola. Percentuali preoccupanti cresciute negli ultimi anni anche a causa della pandemia.

Il punto di partenza non è lo stesso per tutti, proprio a causa della disuguaglianza sociale. Frequentare la scuola, incontrare coetanei, confrontarsi con adulti di riferimento aiuta a sviluppare un pensiero critico e genera opportunità. Ecco perché è necessario, in tutte le regioni italiane, monitorare e programmare interventi specifici di contrasto.

La Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi ETS ha fatto della lotta alla dispersione scolastica ed alle povertà educative uno dei suoi obiettivi evidenziando aree ad alto rischio, dove apparivano necessari più impegno e più risorse.

È così nato Forza Bimbi!, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato da Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza, Associazione BeChildren, Fondazione Carlo e Maria Pia Ballerini ONLUS, Critical Case Srl, oltre a due realtà coperte da anonimato.

I nostri progetto doposcuola contro la dispersione scolastica

Specchio dei Tempi ha definito le aree di intervento in alcuni contesti urbani particolarmente a rischio e individuato i partner operativi locali: Bastogi a Roma con l’Associazione Amici dei Bimbi, Ex Villaggio Olimpico e Barriera di Milano a Torino con le Associazioni Acmos e Lvia,  Libertà a Bari con l’Associazione Tou.Play, Sant’Antonio Abate a Napoli con IF-ImparareFare, la Città Vecchia di Crotone con Cooperativa Sociale Shalom.

In tutte queste realtà sarà possibile, per 3 anni, realizzare un percorso di crescita, affiancando le scuole e le famiglie, con un occhio attento ad una didattica che, in territori tanto difficili, dovrà anche essere attrattiva per ridurre al minimo i rischi di smarrire ragazzi lungo il percorso.

 

Con il sostegno di

Cofinanziato da

 

CON I BAMBINI
Il progetto “Forza bimbi” è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.
alluvione emilia romagna

Per l’Emilia Romagna

La campagna di solidarietà lanciata già poche ore dopo le prime esondazioni, insieme alla nostra Fondazione gemella Specchio d’Italia, ha raccolto quasi due milioni di euro.

Tutto ciò è stato possibile grazie alla generosità di migliaia di donatori e alla preziosa collaborazione con Satispay: una nuova, grande prova di solidarietà, che ci ha permesso di mettere subito in atto interventi nelle zone più colpite.

Cosa è stato fatto

L’intervento della Fondazione in Emilia Romagna ci ha visti impegnati su più fronti:

  • Ristrutturazione e ripristino di 7 scuole
  • Ristrutturazione di 1 palazzetto sportivo
  • Contributi per la ripartenza di 160 piccole attività imprenditoriali
  • Sostegno a famiglie in difficoltà e piccole realtà locali

La sottoscrizione ha raggiunto i 2.429.587 euro da 69.484 donatori, anche con gli importanti contributi, oltre che di Lu-ve Group e Lavazza, da  Satispay e da Iveco.

Nei mesi scorsi Specchio dei tempi ha già portato a termine interventi di ripristino alla scuola elementare Torchi di Massa Lombarda, nel palazzetto-palestra Palalumagni di Lugo e nella scuola dell’infanzia Capucci sempre di Lugo. Interventi di sostegno alla didattica sono stati effettuati in altre scuole alluvionate (Forlì, Faenza, Tredozio, Modigliana). 

“Traversara chiama, la solidarietà risponde”

Lo scorso settembre, l’alluvione ha travolto Traversara di Bagnacavallo, lasciando una comunità in ginocchio. Ma quel grido di aiuto – “Traversara chiama” – ha toccato il cuore di tutta l’Italia. Oggi Specchio dei tempi risponde, grazie alla generosità dei suoi donatori, con 100 buoni da 250 euro ciascuno. Un aiuto concreto per oltre 60 famiglie, che potranno acquistare elettrodomestici essenziali e ricostruire la propria quotidianità. Traversara non è sola: insieme, si riparte.

 

Bimbe del Benin

Albina, quindi bianca. Questo è il nome di Isabel, una bambina del Benin respinta dalla sua comunità, incapace di accettarla per retaggi culturali e tribali. La sua storia sembrava destinata a un tragico epilogo, fino all’incontro con padre Servais e i volontari torinesi dell’Onlus “Amici di Cinzia”, che le hanno offerto una nuova possibilità. Isabel è stata accolta in un centro che ospitava decine di altre bambine sfortunate, offrendo loro protezione, istruzione e un’opportunità per integrarsi in una società complessa e povera. 

Il Centro d’Accoglienza e Sviluppo per Bambine “Amici di Cinzia” si trova nel villaggio di Natta, vicino alla città di Boukoumbè, nel nord-ovest del Benin. Attivo dall’ottobre 2020, il centro ha ospitato 40 bambine, provenienti da contesti di grave povertà. La vicinanza a una scuola pubblica, situata a soli 100 metri, ha garantito alle piccole ospiti un accesso sicuro all’istruzione, fondamentale per il loro futuro.

L’accoglienza è stata gestita con l’aiuto di un’assistente sociale, che si occupava sia delle bambine portate spontaneamente dalle famiglie, impossibilitate a seguirle e nutrirle, sia delle ospiti già presenti. Il centro non si è limitato a offrire un riparo, ma ha rappresentato un luogo di speranza e preparazione per un futuro più dignitoso.

Nel corso del progetto, sono stati realizzati importanti interventi strutturali per migliorare le condizioni di vita delle bambine. Tra questi, la costruzione di una nuova recinzione in muratura, per garantire maggiore sicurezza, e i lavori per un nuovo dormitorio, che avrebbero permesso di ampliare la capacità ricettiva del centro. La costruzione è stata portata avanti in “stile africano,” seguendo quattro tappe: fabbricazione dei mattoni, scavo delle fondamenta, costruzione dei muri e posizionamento del tetto.

Il Centro d’Accoglienza “Amici di Cinzia” è ora un luogo sicuro dove decine di bambine hanno trovato protezione, istruzione e la speranza di un futuro migliore. Un impegno che testimonia la forza della solidarietà e della cooperazione internazionale. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto con una donazione!

 

Terremoto Turchia

L’impegno di Specchio dei tempi

Prima la discoteca trasformata in dormitorio d’emergenza, poi il villaggio Aina di Antiochia, le casette prefabbricate a Latakia in Siria, migliaia e migliaia di pacchi viveri, assistenza sanitaria anche specialistica, il sostegno a chi vive ancora oggi nelle tende.

Quello che ha sconvolto la provincia di Antiochia in Turchia e la parte più settentrionale della Siria, esattamente un anno fa, è stato uno dei più violenti terremoti (magnitudo 7.7) mai registrati al mondo. La combinazione di due scosse a brevissima distanza di tempo una dall’altra, ne fanno comunque il più distruttivo mai registrato.  Come dimostrano i 57.000 morti stimati (centinaia di cadaveri non sono stati ancora recuperati sotto i cumuli di macerie).

La conseguenza della doppia scossa è stato il crollo pressoché generalizzato di ogni tipo di costruzione su un’area del diametro di un centinaio di chilometri, e danni di grande rilevanza in tutta la regione. Specchio dei tempi si è immediatamente attivato lanciando una sottoscrizione che ha permesso di raccogliere 526.391 euro.

La primissima fase dell’intervento ha avuto come obiettivo il reperimento di un rifugio per circa 500 sfollati a Defne, un sobborgo di Antiochia, anche in considerazione delle rigide temperature invernali. Fra i pochissimi manufatti rimasti integri c’era una discoteca-salone per matrimoni che, grazie alla costruzione in cemento armato ed al suo sviluppo a un solo piano, aveva retto alle scosse. E’ stata affittata e trasformata in un dormitorio per gli sfollati e in base operativa per la fornitura di medicinali, vestiti, viveri e generi di conforto. Contestualmente è stata aperta una mensa e, poco dopo, è stata realizzata una struttura esterna adibita a doposcuola/ludoteca. Sempre in emergenza è stata individuato un progetto per la costruzione di prefabbricati nella vicinissima Siria, nei pressi della città di Latakia: qui, stante le restrizioni frapposte dal governo locale all’intervento di enti occidentali, si è deciso di operare attraverso la ong svizzera Terres des Hommes.

La soluzione della ex discoteca di Antiochia non poteva essere definitiva e così, d’intesa con il governo turco, è stato realizzato un villaggio terremotati sulle colline a ovest del vecchio centro abitato. Qui sono state costruite 65 casette-container ognuna delle quali in grado di ospitare una famiglia. Oggi gli ospiti del villaggio (che la gente ha voluto chiama “Aina” che in turco significa Specchio, in segno di riconoscenza per l’impegno della fondazione) sono attualmente oltre 250.  Anche qui è stata realizzata una mensa, installata una cucina da campo ed aperto un magazzino viveri, oltre ad un ambulatorio per visite e cure mediche e dentistiche.

Accanto alla gestione del villaggio Aina si è sviluppata anche un’attività di supporto a chi non ha ancora un tetto: “Il freddo e la pioggia rendono drammatica la vita di chi vive ancora in tenda – spiega Josuè Jimenez, che guida i volontari di Remar per conto di Specchio dei tempi – soprattutto perché l’acqua  trasforma la base della tende in fango. E’ quindi necessario realizzare una sorta di pavimentazione leggera che faccia da efficace intercapedine con l’esterno. Questo in attesa che tutti possano avere un tetto, precario sin che si vuole ma almeno in grado di proteggere dalla pioggia”.

Nei prossimi mesi l’attività di Specchio dei tempi avrà come focus principale il villaggio Aina: allestimento mensa, preparazione pasti agli sfollati (con utilizzo cucina da campo), gestione del doposcuola e dell’area ludica, servizio medico e infermieristico quotidiano, mentre sul resto del territorio continuerà la distribuzione di centinaia di pacchi viveri ogni settimana alle moltissime famiglie che vivono ancora nelle tende. La fondazione dispone di risorse per garantire queste attività ancora sino a fine estate. Ogni ulteriore donazione consentirà di prolungare l’assistenza in un’area dove i senza casa sono ancora centinaia di migliaia e dove la ripresa di una vita normale richiederà certamente molti anni.

Per l’ospedale pediatrico in Somalia

Specchio dei tempi ed il Somaliland hanno un forte legame. Nel 2011 un gruppo di medici e professionisti torinesi, che avevano conosciuto in vita Mohamed Aden Sheik, medico somalo e primo consigliere comunale di colore a Torino, convocarono una conferenza stampa per denunciare lo stato precario di Hargeisa, la capitale del Somaliland, colpita da una gravissima siccità. Proprio in quei giorni Specchio dei tempi aveva lanciato una sottoscrizione per la carestia in Corno d’Africa. Il giornalista presente a quella conferenza stampa, che è poi chi firma questo articolo, tornò in redazione con quell’idea in testa. Ne parlò a Marco Marello, allora segretario generale di Specchio dei tempi e il giorno dopo La Stampa titolò “Faremo noi l’ospedale pediatrico di Hargeisa”. Fu creata una associazione la MAS CTH che raccolse la donazione di Specchio e qualche altra donazione minore e passò subito alla progettazione. Meno di un anno dopo il cantiere era attivo e nel 2013 l’ospedale potè aprire i battenti, con 50 posti letto.

Quell’ospedale c’è ancora e continua ad essere nel cuore di Specchio dei tempi. Dopo averlo gestito, con alcuni contributi esterni, per i primi tre anni, l’ospedale fu passato al Ministero della Salute del Somaliland, che però dopo pochi mesi incontrò le prime difficoltà. Specchio è così tornato ad Hargeisa dal 2018 con un programma di teaching verso medici ed infermieri. Nel luglio 2022 è poi partito l’attuale programma triennale, realizzato sul campo dalla torinese MedAcross,  che prevede il soccorso sanitario nei campi profughi intorno ad Hargeisa, l’ammodernamento della Neonatologia e il sostegno al pronto soccorso (50 passaggi al giorno)  con il pagamento dello stipendio a medici ed infermieri.

Il progetto, che si concluderà con questa forma nel luglio 2025, verrà poi continuato con l’interessamento di altri reparti e particolare attenzione alla chirurgia. MedAcross, che si occupa di tutte la logistica, è presieduta da Daniele Regge, ex primario di radiologia a Candiolo, ed ha come vicepresidente Gabriella Buono, primario della cardiorianimazione al Mauriziano.

 

Angelo Conti

Per la gente dell’Ucraina

Due anni e mezzo di guerra in Ucraina, due anni e mezzo di solidarietà di Specchio dei tempiverso chi è fuggito in Italia e verso chi continua a soffrire in patria. Ce lo chiesero e continuano chiedercelo tantissimi lettori che con il loro aiuto, tangibile e generoso, ci hanno permesso di salvare vite, di donare riparo e soccorsi, di offrire un primo aiuto concreto. Nei giorni più drammatici del conflitto, a febbraio, abbiamo subito aperto una raccolta fondi. Ad oggi il denaro offerto da 7.035 amici di Specchio ammonta a 1,75 milioni di euro. Denaro che ci ha permesso di costruire 3 villaggi a Leopoli, Cernivci e Rivne e di sostenere 1.200 famiglie in Italia e di trasportare 250 tonnellate di aiuti.

Cernivci, sotto due tensostrutture di oltre 1000 mq e con l’aiuto dei volontari di Remar Sos, ospitiamo 1.500 persone al giorno. Persone che hanno perso tutto sotto le bombe e alle quali offriamo accoglienza immediata e un pasto caldo. Ci sono ambulatori  cucine, la mensa, area giochi per i bambini e brandine per dormire. Si chiama “Villaggio Specchio d’Italia”, dal nome della nostra Fondazione sorella, Specchio d’Italia, e si trova a 40 km dal confine rumeno. Specchio die tempi ha sostenuto anche i villaggi di Leopoli e Rivne (al confine con la Bielorussia).  In quest’ultima località è sorta una tensostruttura coibentata e accompagnata da una fornitura di totem per il riscaldamento e generatori elettrici di grande potenza. .

Sono strutture indispensabili perché, a differenza di quanto accaduto all’inizio del conflitto, la popolazione ucraina non vuole più lasciare il suo Paese. All’inizio del conflitto, invece, per venire incontro alle migliaia di profughi, Specchio dei tempi aveva organizzato navette e pullman per trasportare in Italia migliaia di persone in fuga. E, parallelamente, dalla nostra sede di Torino partivano decine di navette, bus e Tir carichi di viveri e medicinali attivando nel Cuneese, oltreché nel capoluogo, centri di raccolta dove cittadini e imprese hanno donato generi di prima necessità.

Collaborando con il Consolato ucraino a Torino, al culmine degli arrivi, abbiamo consegnato” un aiuto economico (500 euro alle prime 1000 famiglie) e avviato il progetto “Forza mamme ucraine” che ha seguito e aiutato circa 200 donne e i loro 400 bambini. Quando il vento della guerra è cambiato, ci siamo dati da fare per attivare pullman navetta da Roma e Torino verso Leopoli, in collaborazione con l’Ambasciata ucraina nella Capitale, per favorire il rientro dei profughi che lo desideravano e lo desiderano: oltre 1.500 persone.