Mucche uccise, già 30 mila euro all’allevatore

Matteo Borgetto,
La Stampa 25/08/22

Trentamila euro da 300 lettori-donatori, per la maggior parte del Cuneese, ma anche da fuori provincia, da Torino e dalla Liguria. I contributi vanno da un minimo di 5 ad un massimo di mille euro (in tre casi) . C’è chi ha donato 20 euro dalla Germania: «Un piccolo aiuto, una goccia nel mare, ma spero serva».

Tantissimi altri versamenti sono accompagnati da messaggi di sostegno, incoraggiamento. «Ti sono vicino — scrive un lettore di Manta -: nel mondo agricolo è sempre esistita la solidarietà e spero che continui». «Mi raccomando, continui a trattare le mucche come ha fatto finora e in bocca al lupo». E ancora: «Gli agricoltori vengono dimenticati da chi ci governa, ma noi non vi dimentichiamo»; «Ce la farete, forza, non scoraggiatevi». Fra i colleghi, c’è la figlia di un margaro che ricordale sue radici: «Capisco il grande dramma che vi ha colpiti».

Una catena di solidarietà da «Specchio dei Tempi» per Giacomino Olivero, 52 anni, l’allevatore di cascina San Marcellino a Sommariva Bosco dove sabato 6 agosto cinquanta mucche di razza Piemontese sono morte in meno di mezz’ora, al pascolo in un campo di sorgo giovane «avvelenato» dalla forte carenza idrica.

Dalla Fondazione de «La Stampa» è partita una raccolta fondi che ha già permesso a Olivero di acquistare 15 nuove manzette, grazie ai primi due bonifici di 14.200 e 10.000 euro, mentre il saldo finale (per 30 mila euro totali) arriverà nel giro di una decina di giorni. Le ha comprate all’azienda agricola «La Monnalisa» di Laura Beltrando a Sant’Antonio Baligio di Fossano e all’allevamento dei fratelli Ferrero a Ceresole d’Alba. Entrambi gli allevatori, peraltro, gli avevano già regalato una vitella ciascuno, e una terza sarà donata da un collega di Centallo. Risultato: 18 nuove femmine da allevare per ricostruire la mandria.

L’iniziativa di Specchio prosegue. Raggiunto telefonicamente, Giacomino era commosso: «Non ho più parole per esprimere la gratitudine della mia famiglia a tutte le persone che hanno deciso di aiutarci. Nessuno poteva immaginare una cosa del genere, che ci sprona ad andare avanti con maggior fiducia. La tragedia che ci ha colpito sarà molto difficile da superare (si stima un danno complessivo di oltre 150 mila euro, ndr), ma piano piano credo che riusciremo a rialzarci». —

Strage mandria a Sommariva, salite a nove le manzette acquistate

Angelo Conti

Piano piano torna a ripopolarsi la mandria di Giacomino Olivero, l’allevatore di Sommariva del Bosco che ha visto perire una cinquantina di bovine per avvelenamento da sorgo.

Più di 250 amici di Specchio dei tempi hanno versato un contributo per aiutare l’allevatore e il denaro viene ovviamente subito trasferito all’interessato. Nel weekend la raccolta ha superato i 27.000 euro.

Intanto Olivero sta man mano acquistando nuove manzette. L’altro giorno erano già nove e ci ha inviato la foto della loro prima uscita al pascolo.

Grazie a chi ci sta aiutando!

Mucche al pascolo sterminate dal sorgo, una storia a lieto fine

Borgetto Matteo
La Stampa, 18/08/22

Ieri sono arrivati i primi capi acquistati grazie alla solidarietà dei lettori de La Stampa, undici vitelle di 4-5 mesi. Due gliele hanno regalate, le altre nove le ha comprate grazie al primo bonifico di Specchio dei Tempi, che ha finora raccolto circa 20 mila euro, di cui oltre 14 mila già versati. «Non immaginavo una simile solidarietà e tanto affetto. Ringrazio tutti, con il cuore. Una cosa come questa, significa che esistono ancora le belle persone e ti aiuta a credere nel futuro». Così Giacomino Olivero, 58 anni, l’allevatore di cascina San Marcellino a Sommariva Bosco dove sabato 6 agosto, cinquanta mucche di razza Piemontese sono morte in meno di mezz’ora, al pascolo in un campo di sorgo «avvelenato» dalla forte carenza idrica.

Altri casi hanno riguardato il Cuneese e l’Astigiano, con una decina di capi uccisi dal foraggio diventato tossico per colpa della siccità. Ma quella di Sommariva è una tragedia senza precedenti, che ha causato un enorme danno economico e distrutto un lavoro di almeno tre anni, il tempo necessario per crescere le bovine. La vicenda ha commosso tanti e grazie alle donazioni dei lettori, oltre ai fondi propri della fondazione Specchio dei Tempi, ieri è iniziata la «ricostruzione» della mandria.

Accompagnato dal figlio Marco e dal nipote Luca, Olivero è andato all‘allevamento «La Monnalisa» di Laura Beltrando, in frazione Sant’Antonio Baligio di Fossano, per ritirare quattro «manzette» piemontesi nate ad aprile: Gemma, Gana, Giba e Gina. La prima è un regalo di Laura, 52 anni, figlia di uno storico margaro a Demonte, Gioan Battista (deceduto due anni fa) e che coadiuvata dal marito Adriano Monasterolo, dai figli Daniel e Lorena (quest’ultima lavora principalmente in uno studio dentistico, ma ama la campagna), conduce un allevamento di 140 capi destinati all’ingrasso, e vende anche la carne direttamente dal produttore al consumatore.

«Ho saputo di Giacomino sui giornali, poi ho visto un video su Whatsapp con le immagini terribili della strage – racconta Laura -. Due giorni dopo, era lunedì sera, stavo preparando cena e ho pensato di regalargli una mucca. Ne ho discusso con i miei familiari, erano d’accordo. Una in più una in meno, non ci cambia la vita, e neanche a lui, perché è un piccolo gesto, ma poteva essere un segno importante, per ridargli la speranza». Laura e Giacomino non si conoscevano e lei ha cercato il contatto all’Associazione provinciale allevatori di Cuneo. «Gli ho telefonato, martedì è venuto a visitare l’azienda, gli ho detto “prendi quella che vuoi, anche la più bella, non importa se giovane o adulta». Olivero ha scelto Gemma, poi ha deciso di acquistarne altre tre, con il denaro di Specchio.

Più o meno la stessa situazione è avvenuta a Ceresole d’Alba, all’allevamento di cascina Santa Laura dei fratelli Ferrero. Anche loro hanno donato una vitella, per poi vedersene acquistare altre sei da Olivero, che ieri ha voluto rendere pubblica la storia, per ringraziarli. «Con quello che gli è successo, non ha da ringraziare – dice Antonio Ferrero, che conduce una mandria di poco inferiore ai 200 capi -. Ho fatto finta che una delle mie vitelle fosse morta: una in meno a me, una in più a lui, che condivide questo dramma con il figlio e il nipote, due giovani volenterosi. Non so che futuro li attende. Il settore è in profonda crisi: prezzi delle materie prime alle stelle, prezzi alla stalla in calo, impossibile andare avanti. Per fortuna io sono pensionato, mio fratello lo sarà l’anno prossimo. Venderemo gli animali, e fine della storia». Anche la famiglia Beltrando ha le sue difficoltà. «Sulla carne spuntiamo 4 euro al kg, prezzo discreto – dice ancora Laura -. Ma il costo delle razioni è triplicato, c’è poco foraggio. Abbiamo 15 giornate di sorgo e siamo terrorizzati all’idea di usarlo, con il rischio di avvelenare gli animali. Non una bella situazione, ma teniamo duro». Intanto la raccolta fondi di Specchio prosegue.

Già fatto il primo bonifico all’allevatore Giacomino

Angelo Conti

Sono stati sinora circa 150 gli amici di Specchio dei tempi che hanno voluto fare una donazione per Giacomo Olivero, l’allevatore di Sommariva del Bosco che ha visto sterminata la sua mandria da un’erba velenosa, il sorgo. In tutto sono stati raccolti quasi 15 mila euro.

Nel dettaglio circa 7500 euro sono giunti con versamenti online e 2.110 attraverso bonifici bancari a cui vanno aggiunti i 5000 euro donati dalla fondazione Specchio dei tempi. Altro probabilmente si aggiungerà solo nei prossimi giorni, visto anche i tempi bancari ferragostani.

Il bonifico di questa somma è effettuato ieri, mentre la sottoscrizione resta aperta per future altre donazioni.

Consegneremo i primi aiuti all’allevatore Giacomino già lunedì

La Stampa, 11/08/22

Prosegue la macchina della solidarietà per aiutare la famiglia Olivero che ha visto distrutto un terzo della sua mandria. Una tragedia senza precedenti in Italia, un danno stimato in 150 mila euro. La fondazione «Specchio dei Tempi», sempre radicata sul territorio piemontese e da sempre protagonista di significativi interventi nella Granda, ha deciso lo stanziamento immediato di 5 mila euro (valore di due delle mucche perdute) e lunedì farà avere all’allevatore colpito una prima donazione.

In seguito, Olivero riceverà altri contributi che i lettori de La Stampa e gli amici di Specchio dei tempi vorranno aggiungere con contributi alla fondazione. Infatti, decine di versamenti stanno arrivando in queste ore a Specchio dei tempi per aiutare Giacomino Olivero, l’allevatore di Sommariva del Bosco che ha patito l’avvelenamento di una cinquantina di mucche, tutte di razza piemontese. Sono donazioni arrivate da tutto il Piemonte: in maggioranza dal Cuneese, ma anche da Torino, Vercelli, Asti e Verbania.

C’è voglia e desiderio di condividere un dramma che ha colpito chi, con la coltivazione della terra e l’allevamento, continua a dare vita alle nostre campagne. Tante anche le domande arrivate a Specchio dei tempi sul sorgo, questa pianta killer da giovane e strumento di vita quando supera il metro di altezza, unica risorsa coltivabile nei periodi di estrema siccità, quale è quello che stiamo vivendo.

Mandria di Sommariva sterminata dal sorgo, primo versamento da €5.000 all’allevatore

Angelo Conti

La tragedia delle cinquanta mucche di razza Piemontese, di cui molte gravide, uccisedalla tossicità del sorgo di cui si erano cibate ed il dramma di Giacomino Olivero, 58 anni, l’allevatore di Sommariva del Bosco che ha visto praticamente distrutta la sua mandria, non potevano lasciare insensibile Specchio dei tempi, sempre fortemente radicato sul territorio piemontese e da sempre protagonista di significativi interventi nelle Provincia di Cuneo.

Così la fondazione ha deciso un immediato stanziamento di 5000 euro, suppergiù il valore di due delle mucche perdute, e farà avere all’agricoltore calpito dalla disgrazia ogni altro contributo che i lettori de La Stampa e gli amici di Specchio dei tempi vorranno aggiungere con versamenti alla fondazione.

Si può donare a favore dell’agricoltore sul sito con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo. Oppure tramite il conto corrente postale n. 1035683943. Nella causale “Per agricoltore Sommariva” Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.