Un bambino su cinque in Somaliland non diventava grande

Angelo Conti 

Noi lo sapevamo nel 2011, quando abbiamo deciso, con un gruppo di medici, architetti e professionisti torinesi, di fare qualcosa per quella fetta di terra, devastata da frequenti carestie e dalla siccità. Quasi il 20% dei bambini non riusciva a raggiungere la maggior età, colpiti da malattie tutt’altro che incurabili: polmoniti, bronchiti, persino la diarrea, ma che non si riusciva a contrastare con farmaci adeguati.

Così abbiamo costruito l’ospedale in un anno, avviato nei primi tre anni, in parte poi trasferito al governo locale, ma non ce ne siamo mai andati. Un anno fa abbiamo deciso di sostenere il pronto soccorso pagando gli stipendi ad uno staff di medici ed infermieri, di ammodernare la Neonatologia che qui è davvero una “prima linea”, e di utilizzare una clinica mobile per visitare i bambini dei campi profughi delle periferie. Da allora abbiamo anche una persona, una coraggiosa ragazza di Savona, che vive là e lavora per noi, e per il nostro ospedale. Tutto questo con la torinese MedAcross, la onlus presieduta da Daniele Regge, che si occupa della logistica di tutta l’operazione.

Se vuoi, puoi aiutarci anche tu.

Un ospedale pediatrico attivo da 11 anni consente di salvare centinaia di piccole vite

Fra il 2011 ed il 2012 Specchio dei tempi costruì ad Hargeisa, nel Somaliland, un ospedale pediatrico con 50 letti. Gestito direttamente per tre anni e poi passato alla sanità locale, la struttura ha sempre goduto dell’attenzione della fondazione torinese e dei suoi sostenitori. Oggi la presenza è continua e costante nel Pronto Soccorso (che ha una media di 100 passaggi al giorno e punte di 300 durante le epidemie) e nel reparto di Neonatologia.  Una terza attività è quella delle visite ambulatoriale nei campi profughi che circondano la città.  Questi progetti, economicamente sostenuti da Specchio dei tempi, vengono realizzati in collaborazione con Medacross.

Il  Somaliland, un Paese del Corno d’Africa che ha dichiarato la propria indipendenza dalla Somalia nel 1991,  attualmente non è riconosciuto dalla comunità internazionale, situazione che impedisce l’arrivo di aiuti regolari ad una popolazione povera e stremata dal susseguirsi delle carestie. L’attività di Specchio dei tempi e di Medacross mira a potenziare l’assistenza sanitaria rivolta ai bambini e alle bambine della capitale Hargeisa, attraverso un servizio di clinica mobile che raggiunge 4 campi per sfollati interni (Digaale, Malowle, Qalax, Nasa Hablood),  il potenziamento del reparto di Neonatologia dell’unico ospedale pediatrico del Paese, la retribuzione di medici ed infermieri del Pronto Soccorso.

Il Children Teaching Hospital è infatti l’unico ospedale pediatrico dell’intero Somaliland. Fu costruito nel 2013 dalla Fondazione Specchio dei Tempi, grazie ai generosi contributi dei lettori de La Stampa, con l’obiettivo di creare un luogo sicuro per i bambini e le bambine vittime di denutrizione. Il Somaliland – come tutta la regione del Corno d’Africa, ove è posizionato – è colpito da una forte siccità, che sta mettendo a dura prova la salute e sicurezza della sua popolazione. Ai periodi di prolungata siccità, si unisce la difficoltà nel potere d’acquisto, causata dal continuo aumento dei prezzi di cibo e acqua. A causa della scarsità di queste risorse, molte persone, che vivono nelle aree meridionali e orientali del Paese, vedono morire il proprio bestiame – talvolta – unica fonte di reddito di una famiglia. La popolazione è così costretta a emigrare in cerca di cibo e acqua, prediligendo la prossimità dei centri urbani.  Durante l’ultimo anno abbiamo visto aumentare il numero delle famiglie presenti nei campi profughi che circondano Hargeisa.

In questa emergenza si inserisce il nostro servizio di clinica mobile, che offre sia visite mediche che cure gratuite ai bambini e alle bambine nella fascia di età 0-15 anni, garantendo anche i trasporti e l’ospedalizzazione per i pazienti più gravi. Nei campi per sfollati più fortunati esistono dei centri di salute, non sempre completamente attrezzati; altri – invece – ne sono sprovvisti. Le uniche alternative possibili sono i servizi sanitari offerti dalle organizzazioni non governative. In un anno siamo riusciti a visitare e curare 3.267 bambini e bambine, garantendo 13 trasporti di urgenza. Durante il servizio di clinica mobile il personale sanitario è impegnato anche nelle campagne informative e di prevenzione sulle patologie più diffuse, a cominciare dalla dengue.

Contestualmente al servizio di cliniche mobili è stato avviato il programma formativo rivolto al personale locale dell’ospedale pediatrico di Hargeisa, implementato grazie alla collaborazione e al contributo di numerosi medici e infermieri italiani, i quali si sono resi disponibili ad offrire il proprio tempo e le proprie conoscenze per potenziare i reparti di neonatologia e pediatria. Nei prossimi mesi continueremo con il programma di cliniche mobili, il sostegno al Pronto Soccorso ed alla Neonatologia, il percorso formativo a distanza e in loco per il personale locale, acquistando altresì le attrezzature neonatali necessarie per garantire il servizio migliore possibile. Il sistema sanitario in Somaliland e la salute dei bambini e delle bambine nel Corno d’Africa sono precarie, tuttavia, con l’aiuto dei donatori e del lavoro di Specchio dei tempi e di Medacross è possibile fare molto, salvando centinaia di piccole vite ogni anno.

Scopri come donare 

Torniamo ad Hargheisa: sosteniamo l’ospedale dei bimbi

Angelo Conti

Specchio dei tempi torna ad Hargeisa, torna in Somaliland, torna al suo ospedale pediatrico costruito nel 2013. Allora, grazie ai fondi per la sottoscrizione de La Stampa contro la Carestia in Corno d’Africa fu possibile realizzare, con l’aiuto di MAS Onlus (l’ente creato apposta per operare in quel difficile paese), una piccola grande impresa: un ospedale pediatrico con 50 posti letto in una delle aree più povere del continente africano.

Il nostro ospedale ad Hargeisa

Dopo averlo gestito per 3 anni, come da accordi con il Governo locale, la gestione della struttura fu trasferita al locale Ministero della Sanità, ma negli ultimi mesi, anche per il ritorno di una gravissima carestia, è tornata l’emergenza. E così, con Medacross (la Onlus, vicinissima a Specchio dei tempi, che ha sostituto la vecchia Mas Onlus), torniamo in campo, con un primo stanziamento di oltre 55.000 euro.

Torniamo là per salvare la vita di tanti bambini. In una paese dove una compressa di Imodium ed una sacca di fisiologica possono davvero decidere la vita dei piccoli pazienti. La facciamo con la solita determinazione, per costruire, per restare, per dare una mano concreta.

Abbiamo già iniziato un programma di soccorso per i bimbi che vivono nei 12 campi profughi che attorniano Hargeisa e, con il ministero della Sanità del Somaliland, abbiamo giù deciso un importante intervento strutturale nella Neonatologia dell’Ospedale.

Come aiutare i bambini del Somaliland

Si può donare cliccando qui, con carta di credito oppure Paypal.