Hargheisa, Suha ha 4 mesi e un grave glaucoma: solo un intervento può salvarlo dalla cecità

Angelo Conti

Specchio dei tempi è convinto da sempre che il modo più corretto per aiutare i paesi più poveri dell’Africa sia quello di garantire la salute di chi li abita, soprattutto quella dei bambini. L’obiettivo ultimo è salvare tante vite, ma anche di conferire fiducia a chi coraggiosamente vuole dare un futuro ai propri paesi. Così, da 12 anni siamo ad Hargeisa, in Somaliland, dove abbiamo costruito un ospedale pediatrico , che tutt’ora sosteniamo anche attraverso il lavoro di Medacross, la onlus torinese presieduta da Daniele Regge, il cui progetto Specchio dei tempi finanzia integralmente.

Qui tante storia di malattia e disperazione, come quella di Suha, un bambino di 4 mesi, che vive nell’orfanotrofio di Hargeisa insieme ad altri 400 bambini di cui 50 con età compresa tra una settimana e 9 mesi. Tra questi Suha, abbandonato per strada dalla mamma. Suha ha un glaucoma congenito che gli provoca un aumento della pressione all’interno dei bulbi oculari che appaiono ingrossati. Se non si interviene subito il bambino perderà la vista. L’intervento chirurgico consiste nel drenaggio al fine di ridurre la pressione nel bulbo. Purtroppo, l’occhio destro del bimbo è irreversibilmente compromesso, ma sull’altro è ancora possibile intervenire.

L’intervento è urgente e nel Somaliland c’è solo un oculista disposto ad operarlo, ma l’intervento ha un costo alto e l’orfanotrofio non ha i mezzi per farlo operare. Aiutateci a restituire la vista e un futuro a Suha.

Un bambino su cinque in Somaliland non diventava grande

Angelo Conti 

Noi lo sapevamo nel 2011, quando abbiamo deciso, con un gruppo di medici, architetti e professionisti torinesi, di fare qualcosa per quella fetta di terra, devastata da frequenti carestie e dalla siccità. Quasi il 20% dei bambini non riusciva a raggiungere la maggior età, colpiti da malattie tutt’altro che incurabili: polmoniti, bronchiti, persino la diarrea, ma che non si riusciva a contrastare con farmaci adeguati.

Così abbiamo costruito l’ospedale in un anno, avviato nei primi tre anni, in parte poi trasferito al governo locale, ma non ce ne siamo mai andati. Un anno fa abbiamo deciso di sostenere il pronto soccorso pagando gli stipendi ad uno staff di medici ed infermieri, di ammodernare la Neonatologia che qui è davvero una “prima linea”, e di utilizzare una clinica mobile per visitare i bambini dei campi profughi delle periferie. Da allora abbiamo anche una persona, una coraggiosa ragazza di Savona, che vive là e lavora per noi, e per il nostro ospedale. Tutto questo con la torinese MedAcross, la onlus presieduta da Daniele Regge, che si occupa della logistica di tutta l’operazione.

Se vuoi, puoi aiutarci anche tu.

Carestia, povertà, siccità: perché torniamo ad Hargeisa

Angelo Conti

Il Somaliland sta attraversando un periodo molto difficile: carestia, siccità, un enorme incendio che ha devastato la capitale, una epidemia di morbillo che sta uccidendo tanti bambini, una terribile povertà.

Qui Specchio dei tempi ha investito, fra il 2011 e il 2016, circa 1,3 milioni di euro per progettare, costruire, avviare e far crescere un ospedale pediatrico con 48 posti letto. Ora siamo tornati, in questa nuova emergenza, con un programma pluriennale di sostegno all’attività del nostro ospedale. Per aiutare chi sceglie di lavorare e lottare per far crescere il proprio Paese, in Africa. Con Medacross, la onlus torinese che sosteniamo anche in Myanmar.

Aiutaci anche tu!

Dona Ora

Ph. Erica Vitale, Daniele Regge, Anastasia Sironi

Cureremo Adah nel nostro ospedale di Hargheisa

Daniele Regge*

Daniele è un medico di Medacross, la onlus con cui collaboriamo in Asia e in Africa. Ci ha scritto da Hargeisa, in Somaliland, dove si trova in missione. Pubblichiamo il suo racconto.

Oggi abbiamo trovato Adah (che in arabo significa bellissimo ornamento) sdraiata su di una barella nella saletta che normalmente accoglie le mamme con i neonati subito dopo il parto.

L’infermiera del campo profughi era preoccupata, la bambina di 6 anni non rispondeva agli stimoli e respirava male. Facciamo intervenire il medico dell’ospedale pediatrico (l’ospedale italiano) che stava visitando i pazienti in ambulatorio. La diagnosi è stata di morbillo complicato da polmonite.

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Nel 2018 140.000 bambini sono morti per infezione da morbillo, la stragrande maggioranza nei paesi poveri dove le vaccinazioni non vengono ancora effettuate in modo sistematico. Abbiamo organizzato il ricovero presso il MAS Children Teaching Hospital, l’ospedale costruito con un cospicuo finanziamento di Specchio dei tempi nel 2012.

C’è ancora molto da fare!

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Torniamo in Somaliland per salvare vite

Angelo Conti

Specchio dei tempi è in questi giorni in missione in Somaliland. Anastasia Sironi, che si occupa di progettazione internazionale, è ad Hargeisa con Daniele Regge ed Erika Vitale di Medacross (onlus torinese vicinissima alla nostra fondazione e partner in questa iniziativa) per programmare interventi a favore del Mas Children Hospital, costruito proprio da Specchio dei tempi fra il 2012 e il 2013.

Specchio (con Mas Cth Onlus) ne sostenne poi l’attività per tre anni prima di trasferirla al Ministro della Sanità locale. In queste settimane, la grave siccità che ha colpito il corno d’Africa insieme al rogo del grande mercato di Hargeisa (la principale fonte di sostentamento per la popolazione), ci hanno indotti a tornare con tre differenti programmi: uno a sostegno del reparto di neonatologia dell’ospedale pediatrico (dove troppi bambini muoiono ancora), un altro a sostegno dell’assistenza ai bimbi che abitano nei poverissimi campi intorno alla città e un altro per la formazione di giovani chirurgi locali. Ci sarà molto da fare, nei prossimi anni.

Orgogliosi di essere qua, con Medacross, a rappresentare la Torino solidale nell’area più povera e difficile dell’Africa.

Torniamo ad Hargheisa: sosteniamo l’ospedale dei bimbi

Angelo Conti

Specchio dei tempi torna ad Hargeisa, torna in Somaliland, torna al suo ospedale pediatrico costruito nel 2013. Allora, grazie ai fondi per la sottoscrizione de La Stampa contro la Carestia in Corno d’Africa fu possibile realizzare, con l’aiuto di MAS Onlus (l’ente creato apposta per operare in quel difficile paese), una piccola grande impresa: un ospedale pediatrico con 50 posti letto in una delle aree più povere del continente africano.

Il nostro ospedale ad Hargeisa

Dopo averlo gestito per 3 anni, come da accordi con il Governo locale, la gestione della struttura fu trasferita al locale Ministero della Sanità, ma negli ultimi mesi, anche per il ritorno di una gravissima carestia, è tornata l’emergenza. E così, con Medacross (la Onlus, vicinissima a Specchio dei tempi, che ha sostituto la vecchia Mas Onlus), torniamo in campo, con un primo stanziamento di oltre 55.000 euro.

Torniamo là per salvare la vita di tanti bambini. In una paese dove una compressa di Imodium ed una sacca di fisiologica possono davvero decidere la vita dei piccoli pazienti. La facciamo con la solita determinazione, per costruire, per restare, per dare una mano concreta.

Abbiamo già iniziato un programma di soccorso per i bimbi che vivono nei 12 campi profughi che attorniano Hargeisa e, con il ministero della Sanità del Somaliland, abbiamo giù deciso un importante intervento strutturale nella Neonatologia dell’Ospedale.

Come aiutare i bambini del Somaliland

Si può donare cliccando qui, con carta di credito oppure Paypal.

Il 2019 di Specchio: ecco cosa abbiamo realizzato con il vostro aiuto

di Angelo Conti

Per Specchio dei tempi il 2019 è stato un altro anno importante. Sia a Torino, sia nel Centro Italia terremotato e sia nei cinque progetti esteri. E’ mancata, per fortuna, la catastrofe che potesse destare la generale solidarietà, ma è continuata l’attività su 64 differenti progetti. Molti da poche migliaia di euro, alcuni da centinaia di migliaia, due oltre il milione. Raccolta e interventi si sono stabilizzati su una cifra intorno ai 5 milioni di euro, con un apprezzabile aumento nelle donazioni ricevute.

A Torino ci siamo mossi su più fronti. Accogliendo una richiesta della Città della Salute, abbiamo scelto di ricostruire il DAY HOSPITAL ONCOLOGICO del Sant’Anna. Una azione necessaria perché il reparto, obsoleto e chiuso da due anni, resta un passaggio chiave per la cura dei tumori femminili, in primis del cancro al seno. Lo inaugureremo nella primavera 2020. Dotato di una trentina di poltrone per infusioni, potrà accogliere, ogni anno, mille donne per i necessari cicli di chemioterapia. L’intervento, dal costo di 1,2 milioni di euro, è stato in parte finanziato con una sottoscrizione popolare. La testimonial del progetto è la calciatrice Barbara Bonansea.

Sempre nel settore della sanità, Specchio dei tempi ha donato all’Ospedale Mauriziano la prima SALA RADIOLOGICA DIGITALE, inaugurata lo scorso 18 dicembre. Entro l’estate 2020 inaugureremo anche la seconda sala radiologica così da garantire i 64.000 accertamenti radiologici necessari ogni anno per la vita dell’ospedale più centrale di Torino. Complessivamente l’intervento sulla Radiologia del Mauriziano costerà circa 350.000 euro. Non abbiamo dimenticato nemmeno la sanità di strada e la prevenzione realizzando (con la Associazione Lorenzo Greco) il progetto AMBUSPECCHIO (un mezzo Iveco con a bordo due ambulatori medici) che ci vede operare, per una settimana al mese, nelle aree più marginali della città, offrendo un servizio infermieristico di base ed anche consulenze mediche soprattutto legate alla prevenzione cardiovascolare e oncologica.

Un programma di PET THERAPY è attivo all’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo, a sostegno dei malati oncologici sottoposti a chemioterapia. Nel settore della sanità abbiamo continuato, sempre con la logistica dell’Associazione Piemonte Cuore anche la distribuzione dei nostri DEFIBRILLATORI (sono ormai 325 in tutto il Piemonte), la programmazione degli incontri SALVABIMBI (con migliaia e migliaia di genitori e nonni coinvolti), gli SCREENING cardiologici fra i ragazzi delle scuole superiori, gli incontri di PREVENZIONE sugli stili di vita. Nel 2019 Specchio ha continuato a sostenere con 40.000 euro l’attività dell’Associazione PROTESI DENTARIE gratuite di via Negarville, centro destinato ad aiutare i pazienti più poveri ed emarginati.

Per quanto riguarda il sostegno alla TERZA ETA’ è stata invece allargata a tutto il Piemonte la tradizionale sottoscrizione per le TREDICESIME dell’Amicizia. I duemila assegni, ognuno da 500 euro, hanno così raggiunto anche anziani poveri delle altre province torinesi, oltre a Torino. Stiamo archiviando l’edizione numero 44 di quella che è certamente la più antica sottoscrizione popolare torinese e forse italiana. L’obiettivo di raccogliere 1 milione di euro è stato raggiunto anche quest’anno. Pensati per gli anziani sono anche i CORSI di “Informatica non ha età” e sull’uso degli smartphone: anche nel 2019 il successo è stato enorme, con oltre 350 iscritti.

Nel centro di Torino è continuata, per il secondo anno consecutivo, l’attività dello SPECCHIO POINT di via Santa Maria 6, gestito con il supporto logistico della Cooperativa Nanà. Qui ogni giorno vengono ricevute 12 famiglie e con loro si studiano interventi di sostegno, non solo economici. Allo Specchio Point è anche possibile effettuare versamenti per i progetti della fondazione. Dall’attività dello Specchio Point da due anni si è sviluppato il Progetto MADRI E FIGLI IN DIFFICOLTA’ che vede Specchio dei tempi (ora in collaborazione con la Cooperativa Crescere 1979) assistere 100 famiglie monogenitoriali: nella pratica si tratta di 100 donne sole e dei loro 180 bambini con aiuti economici, buoni spese, consulenze, formazione professionale, momenti di gioco e aggregazione ogni sabato per i bambini. Uno sportello dello Specchio Point, con un giorno di apertura settimanale, è stato introdotto anche a PINEROLO, con il supporto del Rotary Pinerolo e di Acea.

Sul fronte della SCUOLA abbiamo portato a 31 le scuole torinesi interessate dal progetto di TUTORAGGIO, realizzato con Fondazione Ferrero e in parte finanziato anche dal Fondo di Beneficenza di banca Intesa Sanpaolo. Sempre nella scuola sono salite a 15 quelle interessate da cicli di PET THERAPY, pensati (con l’Associazione Aslan) per aiutare gli allievi con disabilità. Quest’anno gli interventi sono stati programmati nelle scuole di ogni ordine: dalla scuola d’infanzia alle scuole superiori di secondo grado, cioè ai licei ed agli istituti professionali. In alcune scuole è stato avviato anche un progetto di DOPOSCUOLA interno. Mentre è stato infittito il numero dei pomeriggi dedicati al doposcuola al Villaggio che Cresce (ex Moi) e nell’area dei Giardini Saragat a Barriera di Milano, dove operiamo con Acmos e Lvia. Almeno 300 allievi delle scuole superiori torinesi hanno partecipato a nostri progetti nel quadro del’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO.

Pensato per i bambini delle scuole elementari è invece il progetto BAMBINI IN VACANZA che ha consentiti a 100 bambine e bambini di trascorrere una settimana al mare in Liguria, completamente offerta da Specchio dei tempi. Nel 2020 questi bambini saliranno a 150, su tre turni, fra fine giugno ed inizio luglio. Alcune delle 26 scuole costruite da Specchio dei tempi in Italia e nel mondo sono connesse attraverso il programma CONNETTIAMO I BAMBINI DEL MONDO che consente scambi e incontri fra realtà di continenti lontani. A maggio è andato in scena il primo CHORUS CONTEST fra le scuole primarie torinesi, che ha riscosso un sorprendente successo. Verrà replicato anche nel 2020, insieme allo spettacolo SPECCHIO MAGICO con i maghi del Circolo della Magia di Torino. In queste settimane è inoltre in avvio il progetto MUSICA FRA SCUOLA E STRADA che vede Specchio finanziare l’attività di Orme, una associazione che promuove la nascita di piccole orchestre musicali nelle scuole emarginate. Questo progetto verrà sviluppato anche a Barriera di Milano e all’ex Moi. Nel 2019 è stato sostenuto, per la prima volta il progetto DARE VOCE AL SILENZIO che ha l’obiettivo di fornire a docenti e dirigenti scolastici (in tutto quasi 500) le conoscenze e gli strumenti per riconoscere e contrastare i casi di violenze ed abusi sui bambini.

Nell’area del TERREMOTO 2016, Specchio dei tempi ha continuato a sostenere la vita di ARQUATA DEL TRONTO (51 morti nel sisma, comune completamente evacuato per 6 mesi). Qui, negli anni scorsi, abbiamo costruito il modernissimo plesso scolastico (che porta il nome di Specchio dei tempi) e la palestra. Quest’anno ci siamo dedicati, con Reale Mutua Foundation, a sostenere le imprese locali: ne abbiamo scelte una dozzina (anche ad Amatrice ed Accumuli) che sono state aiutate per una rapida ripresa. Specchio è presente ad Arquata anche con un sostegno economico (duemila euro) a ciascuno dei nuovi nati. Nel 2020 la nostra presenza continuerà, con l’obiettivo di sviluppare anche il programma del centro sportivo.

All’estero Specchio è attivo in cinque grandi progetti. Il più importante è in SRI LANKA dove opera dallo tsunami di 14 anni fa, quando ricostruì 3 scuole e donò un centinaio di barche ai pescatori. Da 8 anni, sosteniamo il Villaggio delle Bambine. Qui ospitiamo decine di bambine che i tribunali cingalesi sottraggono alle famiglie dopo episodi di violenza, abusi ed abbandoni. L’intervento è effettuato con i monaci buddhisti, con cui lavoriamo da sempre in perfetta intesa. In Sri Lanka aiutiamo anche il Children Orphanage (orfanotrofio maschile) di Matara, nonché la scuola elementare di Dungalpitiya (Negombo) e quella materna di Don Bosco (Negombo), nell’area colpita dagli attentati contro i cristiani della Pasqua 2019 che causarono quasi 300 morti (Specchio è l’unica organizzazione italiana ad essere intervenuta).

In SOMALIA continua l’attività dell’Ospedale di Hargeisa (Somaliland), la cui costruzione è stata in gran parte finanziata da Specchio dei tempi. Attivo da quasi 8 anni continua a riceve ogni giorno circa 50 bambini al Pronto Soccorso. Qui Specchio attualmente sostiene l’attività della neonatologia. Si calcola che siano ormai quasi 100.000 i bambini che hanno usufruito delle cure del nostro ospedale, con una stima di almeno 5000 vite salvate dall’inizio dell’attività. In BIRMANIA, Specchio dei tempi opera attraverso Medacross, una onlus torinese di cui è il principale finanziatore. Questa onlus, presieduta dal professor Daniele Regge e animata da medici, architetti, giornalisti, ha realizzato a Kawthaugh, un poverissimo centro all’estremo sud del Paese, un servizio di ambulatori fissi e mobili. Così, ad un classico servizio ambulatoriale gratuito (condotto da due dottoresse birmane) abbiamo successivamente aggiunto un servizio mobile su jeep. Medici ed infermieri raggiungono i villaggi più sperduti per portare assistenza a chi non ha le risorse per spostarsi verso il capoluogo. Dalla prossima primavera verrà attivato anche un servizio di boat clinic per raggiungere, in barca, i poverissimi villaggi dei pescatori sulle Isole Andamane.

In MESSICO continuiamo a seguire la vita della scuola di Santa Catalina di Tochimilco, che è stata costruita l’anno scorso, dopo il terremoto di tre anni fa. Ora la scuola è stata cablata, con un audace progetto dell’Università di Puebla, finanziato da Specchio dei tempi, che ha consentito di portare il segnale Internet in un’area che ne era completamente priva. Dalla primavera 2020 inizieranno anche i collegamenti con le altre scuole sparse nel mondo. Il RUANDA è l’ultimo dei paesi in cui Specchio dei tempi ha una attività continuativa. Si svolge a sostegno della scuola elementare di Nganzo (a 100 chilometri dalla capitale Kigali), frequentata da oltre 700 bambini. Qui abbiamo finanziato interventi strutturali, igienici, sanitari e didattici. Grazie all’appassionata partecipazione di Anna Maria Zavagni, una docente torinese che opera laggiù.

Fra le iniziative di sostegno all’attività di Specchio dei tempi da ricordare il CONCERTO DI NATALE del maestro Ezio Bosso al Lingotto (dello scorso 12 dicembre) oltre a banchetti, visite senologiche gratuite in via Roma, stand e corner informativi alla Stratorino, all’Ikea di Collegno, in 50 negozi nel centro città… E’ stato organizzato un incontro con lo scrittore emergente Simone Tempia (il mitico Lloyd) all’Auditorium de La Stampa.

Nel 2019, lo staff di Specchio dei tempi ha pubblicato il primo BILANCIO SOCIALE, disponibile per tutti coloro che ne facciano richiesta. Sempre nel corso di quest’anno Specchio dei tempi ha utilizzato la sua prima testimonial sportiva: Barbara Bonansea, la calciatrice che si è offerta volontariamente per sostenere la ricostruzione del Day Hospital Oncologico del Sant’Anna.

Il 2019 ha visto Specchio dei tempi per la prima volta operare a ROMA dove, su richiesta di associazioni locali, è stato avviato un piccolo programma di pet therapy in una scuola primaria, in collaborazione con Antas Onlus. Nei prossimi mesi verrà reso operativo anche un servizio di doposcuola, nel difficile quartiere Bastogi.

Una donazione da 100 mila euro apre la raccolta per il Sant'Anna

Articolo di Angelo Conti

Lanciata ieri mattina, la sottoscrizione di Specchio dei tempi a favore del nuovo Day Hospital dell’Ospedale Sant’Anna ha subito trovato la generosità dei torinesi. Numerose le donazioni, piccole e grandi, arrivate in queste primissime ore. Fra tutte spicca l’offerta di 100.000 euro versati da un importante imprenditore torinese che ha voluto mantenere l’anonimato. Oltre, si è detto, a numerose, importantissime e preziose, offerte minori. Ci separano ancora quasi 1,1 milioni di euro dall’obiettivo di raccogliere quanto occorre per il Day Hospital, ma tutti questi slanci dimostrano la generosità della città e la fiducia verso la Fondazione Specchio dei tempi. Una spinta grande per il nostro lavoro e il nostro impegno, a favore delle donne malate di tumore.

COME DONARE DONA ORA

Addio a Cristina Rossi, l’infermiera dell’ospedale di Specchio ad Hargheisa

Di Angelo Conti

Cristina Rossi è stata la prima inferniera pediatrica torinese (del Regina Margherita) che ha lavorato, da volontaria, subito dopo la inaugurazione di 7 anni fa, nell’ospedale costruito da Specchio dei tempi ad Hargeisa in Somalia. La ricordiamo con profondo affetto e con questa foto che la vede, all’interno del nostro ospedale, mentre insegna alle infermiere somale.

Hargeisa, così ogni giorno salviamo qualche vita nella nuova neonatologia

di Angelo Conti

Hargeisa è la capitale del Somaliland. Terra difficile, di grande povertà, assalita dalle desertificazioni di tante aree limitrofe. Qui, Specchio dei tempi, 6 anni fa, ha costruito un ospedale pediatrico. Cinquanta posti letto, oltre 50 dipendenti. Qui ogni giorno decine di bambini vengono curati, i più gravi ricoverati. Ogni giorno viene salvata qualche vita. Qui Specchio dei tempi ha messo a punto ed avviato anche un programma triennale, per sostenere il nuovo Reparto di Neonatologia, che gode del contributo di presenza e di insegnamento di neonatologi e infermiere torinesi. Sotto la direzione di Piero Abruzzese e con la partnership logistica della ONG piemontese Terre Solidali.

Ecco qualche foto (scattata nei giorni scorsi) del nostro impegno in Somalia, dove ogni giorno salviamo qualche vita.

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Aperto il nuovo reparto di neonatologia nel nostro ospedale ad Hargeisa

Articolo di Angelo Conti

Da ieri è operativa ad Hargeisa (Somaliland) la neonatologia di Specchio dei tempi. Realizzata nella struttura ospedaliera costruita dalla nostra fondazione 6 anni fa (48 letti, 55 dipendenti, l’unico ospedale pediatrico di queste dimensioni mai costruito dagli italiani in Somalia), sta ospitando la prima missione torinese con il dottor Francesco Cresi (dell’equipe del Prof. Bertino) e le infermiere specialistiche Rita Rosestolato e Camilla Marucchi. Tanto lavoro e tanto insegnamento. Con Piero Abbruzzese e Terre Solidali. Per salvare tante piccole vite.

Specchio dei tempi: tanto a Torino ed anche un po’ nel mondo.

[LaStampa] Specchio dei tempi nel mondo: ospedali e scuole per dare speranza ai bambini

Dall’ambulatorio in Myanmar alla scuola sotto il vulcano Popocatépetl in Messico, dal villaggio per le bambine abusate dello Sri Lanka alle aule nei campi profughi in Kurdistan, per dare una speranza ai bimbi curdi scampati all’Isis. Specchio dei tempi impiega il 90% delle donazioni a Torino e in Italia ma è presente in otto paesi del mondo, con progetti dedicati in modo particolare ai più piccoli. L’ultimo sogno è ampliare l’ospedale pediatrico di Hargheisa, in Somalia, che la fondazione de “La Stampa” ha inaugurato nel 2013. Da allora sono stati curati 55 mila bambini, ma tante altre vite si sarebbero potute salvare se ci fosse stata anche una neonatologia. “Specchio” ha deciso di costruirla e di proseguire la sua attività nel paese almeno fino al 2021. Il reparto sarà pronto per la prossima estate.

-> Clicca qui per vedere il servizio di Lucia Caretti e Angelo Conti con il video di Daniele Solavaggione.

Questo servizio è stato realizzato in occasione dello “Specchio Day” del 23 maggio, a Torino. Qui il racconto della serata.