Dal Pakistan al Guatemala, tutto il mondo abbraccia Specchio e l'Italia ferita

Di Lucia Caretti
Pubblicato su La Stampa il 22 maggio 2020

È successo ancora nell’ultima settimana. Ieri 50 dollari dagli Stati Uniti. Mercoledì 1696 euro dalla Danimarca. Venerdì scorso 20 dollari da New York, in ricordo di «Leonardo, Florence e Peter, emigrati da Castelfranco in Miscano nel Bronx, nel 1882». E poi 1500 rubli da Alexander, russo di Mosca: «Non sono molti soldi, ma vorrei aiutare in qualche modo. Forza, Italia, non mollare!». È successo e continua a succedere, ormai da due mesi: una solidarietà senza confini. Sono 1449 le donazioni provenienti da 67 Paesi stranieri, il 10% circa delle offerte ricevute da Specchio dei tempi per la lotta al coronavirus, che oggi sono complessivamente 15.850, per un totale di 9.606.542 euro.

Dal Guatemala al Bahrein, passando per Argentina, Finlandia, Emirati Arabi, Spagna, Pakistan, Marocco, Bulgaria, Brasile, Slovacchia, Francia: oltre 185 mila euro dall’estero e un abbraccio agli italiani che soffrono. Ma anche un riconoscimento alla credibilità internazionale della Fondazione de «La Stampa», che da 65 anni opera dopo le più gravi calamità nei cinque continenti. Di fronte alla pandemia, tutto il mondo si è stretto attorno ai nostri lettori, con versamenti piccoli e grandi, spesso accompagnati da messaggi commoventi. Si possono vedere su specchiodeitempi.org/dediche. «L’Italia, con i suoi film e la sua musica, mi ha cambiato la vita: ha un posto speciale nella mia anima e desidero contribuire» scrive Liew dalla Malesia. «Sono arrivato nel 2006, sui barconi» racconta un signore eritreo che ora vive in Norvegia. «Grazie, mi avete aiutato in un momento per me difficile. Siete un popolo generoso. Mi spezza il cuore sapere quello che state affrontando». Duecento euro, quindi. Poi ci sono i cento che il medico Ammar manda dall’Iraq. E i 2 euro di Ali Said, con tante scuse: «Vorrei poter donare di più. Ma sono soltanto un povero ragazzo turco con un salario minimo».

L’impresa dell’irlandese
Ognuno fa come può; qualcuno s’inventa imprese impossibili. Come quella del conferenziere irlandese Andrew Bannon, che ora abita in Baviera e per Specchio ha corso una maratona in giardino. Risultato: mille giri e 2070 euro, per dimostrare che «l’Europa è viva». Germania e Regno Unito sono finora i due Paesi più generosi dopo gli Usa, stando alle statistiche di specchiodeitempi.org: 75 donazioni ciascuno mentre sono 161 quelle provenienti dagli States. E ne vanno aggiunte altre 393 ricevute sulla piattaforma Global Giving, un’istituzione per gli americani.

Il sito tradotto in cinese
Specchio ha tradotto il suo sito web in inglese, per aggiornare questi sostenitori. E pure in cinese per farsi conoscere in Estremo Oriente. Così da Hong Kong sono arrivati 6445 euro con venti donazioni (il secondo Paese più generoso, sul sito della fondazione); mentre da Pechino 60 mila mascherine: una fornitura regalata da una cordata di imprenditori innamorati delle montagne piemontesi.

L’ondata benefica non si ferma, grazie al lavoro sui social media e alla rivista «Forbes», che ha indicato la onlus de «La Stampa» come primo riferimento per le donazioni verso l’Italia. Ma grazie, soprattutto, al cuore di persone speciali. Come i monaci buddhisti di New York, che hanno versato 10 mila dollari. E il compositore sudafricano Nic Paton, che ha realizzato un brano per sostenere Specchio. Inizia così: «Dedicato alla cara gente italiana. Siamo con voi».

I PROGETTI DI SPECCHIO CONTRO IL CORONAVIRUS
In due mesi di lavoro senza sosta, lo staff di Specchio ha distribuito 1 milione di dispositivi di protezione individuali ai sanitari che lottano contro il Coronavirus: mascherine, camici, cuffie, guanti, calzari, occhiali. Le forniture sono arrivate in 125 strutture, tra ospedali, pubbliche assistenze, case di riposo, associazioni di volontariato, medici di famiglia, vigili del fuoco volontari. Specchio ha inoltre donato 150, fra macchinari, apparecchiature, letti ed arredi, alle rianimazioni ed ai pronto soccorso di 19 ospedali in tutta la Regione. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” può farlo con donazioni online, quindi in totale sicurezza, con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.  Le donazioni sono possibili con carta di credito qui, con un  bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo oppure sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi. E’ anche possibile usare  Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus). E’ infine possibile donare anche sulla piattaforma “ Rete del dono”.  Qui sul sito (e sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter) vengono più volte al giorno pubblicati aggiornamenti sull’andamento della sottoscrizione e sulle attività della fondazione a contrasto del Covid-19.

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