Specchio dei tempi protagonista della solidarietà

Specchio dei tempi ha forti radici a Torino, in Piemonte e nel Nord Ovest. E decine di progetti rivolti ai bambini, ai ragazzi, agli anziani. In tutte queste attività sono preziosi, e spesso indispensabili, i volontari. Che già oggi, ad esempio, garantiscono le aperture mattutine dell’InfoSpecchio di via Madama Cristina 35, l’accompagnamento e l’ascolto verso centinaia di anziani fragili, la partecipazione attiva al progetto Forza Mamme, il presidio ai tanti eventi a cui la fondazione partecipa.
Ci sono poi volontari più specializzati, come i medici che presidiano gli ambulatori dello SpecchioBus in caso di visite preventive o per l’esecuzione degli alcooltest nell’attività di sensibilizzazione durante le notti della movida.

Candidarsi a condividere queste esperienze è semplice: basta inviare una mail a specchiodeitempi.ets@lastampa.it

Vi inviteremo volentieri a prendere un caffè con noi.

Ceva, un aiuto per la Piccola Casa della Carità

Paola Scola, La Stampa Cuneo
06/04/2022

Un mese fa l’appello del Gruppo di Volontariato Vincenziano di Ceva, indirizzato a tutti. Cittadini, enti, istituzioni e banche: «Aiutateci a trovare i soldi per i lavori urgenti di messa in sicurezza della nostra piccola cittadella della carità. Altrimenti dovremo interrompere tutte le attività che vi si svolgono. E per chi si trova nella povertà e nel bisogno, non si può scherzare con il tempo. Da soli, però, a sostenere l’intervento non ce la possiamo fare».

Perché per i volontari quei 40 mila euro indispensabili alla ristrutturazione della sede di via Sauli rappresentano una montagna enorme da scalare. Ma ecco che, se la solidarietà chiama, Specchio dei tempi risponde.

La fondazione de La Stampa si è fatta avanti, erogando un generoso contributo (5 mila euro), per permettere alla storica San Vincenzo di continuare la preziosa attività in mezzo ai poveri, con la messa in sicurezza urgente (e obbligata) della sede nel centro storico di Ceva (foto sotto). L’associazione, che s’ispira agli insegnamenti e all’esempio di San Vincenzo de’ Paoli, è ospitata in un edificio di proprietà della parrocchia, ormai appesantito dagli anni e dal bisogno di una manutenzione più che ordinaria.

«La stessa parrocchia – aveva spiegato la presidente, Franca Ascheri, lanciando l’appello -, pur dandoci una mano, per analoghe ragioni economiche non è nelle condizioni di sobbarcarsi la spesa di circa 40.000 euro, indispensabile per interventi non più derogabili, quali ristrutturazione del tetto, lavori sugli impianti e sostituzione dei serramenti, per mantenere l’agibilità della struttura in sicurezza».

Già Piccola Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo e poi delle Sorelle Vincenziane, la sede in via Sauli è il cuore delle iniziative solidali della San Vincenzo: dalla distribuzione di buoni mensa e spesa ai pacchi alimentari, dai pagamenti di canoni e bollette per famiglie o singoli, al centro di ascolto, al doposcuola».

Dona Ora

Tredicesime dell’Amicizia, già raccolti 775mila euro

Angelo Conti,
La Stampa, 22/11/21

Da 46 anni, tutti gli anni, Specchio dei tempi aiuta gli anziani più poveri e più soli. Nel 1976 furono appena 30, oggi sono più di 2000 in tutto il Piemonte. Per recapitare ad ognuno di loro un assegno da 500 euro, occorre almeno 1 milione di euro.

Siamo a 775mila euro, ma il cammino resta lungo. Dobbiamo farcela entro Natale!

Richi, raccolti 70 mila euro per la gamba bionica

Daniela Borghi, La Stampa, 06/11/2021

Venerdì 12 novembre. E’ il giorno in cui è stato fissato l’intervento chirurgico di Riccardo Richi Battista, il ragazzo di Sanremo che lotta contro una grave forma di tumore alla gamba destra (che si è allargato anche ai polmoni).

«Ora che c’è la data dell’amputazione ho molta paura – dice Richi -. E’ un conto alla rovescia che mi rende nervoso. Sapere però che tanta gente mi è vicina con messaggi e donazioni, mi rincuora e dà speranza. Ringrazio tutti di cuore». «L’11 novembre sarà ricoverato all’ospedale Cisanello di Pisa e il giorno seguente sarà operato dal dottor Lorenzo Andreani e dalla sua équipe – spiega la mamma, Miriam Schinello – Siamo fiduciosi, speriamo che dopo Richi possa cominciare una nuova vita. Quella di tutti i ragazzi della sua età». Riccardo compirà 21 anni il 24 novembre.

La raccolta fondi lanciata da Specchio dei tempi, con l’obbiettivo di raccogliere 150 mila euro, la somma ritenuta necessaria da Richi per l’acquisto di una gamba «bionica» e per la riabilitazione dopo l’amputazione, è intanto arrivata a metà strada: 70 mila euro. In meno di dieci giorni si sono mobilitate diverse persone che hanno conosciuto la storia di Richi dalle pagine dei quotidiani del gruppo editoriale Gedi. Soprattutto in Liguria e Piemonte. Il 15 per cento della somma finora raccolta è arrivata dal brand nazionale Specchio d’Italia, braccio solidale di Gedi.

Sanremo si è stretta attorno a Richi: «Ieri ad esempio, è stata organizzata una serata in un locale, dove un gruppo di giovani talenti hanno cantato per mio figlio – dice la madre -. Lui non ce l’ha fatta a partecipare, ma ha fatto un saluto per ringraziare. La lotta contro l’osteosarcoma è dura, ma Richi è deciso a combatterla. In questi giorni ha perso un po’ il suo sorriso: la paura è davvero tanta. L’affetto delle persone, anche sconosciute, ci dà forza».

Per sostenere Richi, si può donare online cliccando qui.

 

27 anni fa i giorni del fango, la sottoscrizione record da 25 miliardi

Di Angelo Conti

Cominciava oggi, 27 anni fa, la tre giorni che avrebbe messo in ginocchio il Piemonte, con la più tremenda alluvione della sua storia e con un bilancio di decine di morti. Proprio il 3 novembre il primo allarme, da Venaria, e poi a macchia d’olio, nella notte e per tutto il giorno successivo, le prime richieste disperate di aiuto.
Specchio dei tempi si trovò davanti il più impegnativo compito mai affrontato. Grazie ad una commuovente sottoscrizione popolare furono raccolti quasi 25 miliardi di lire (cifra che rappresenta il record, ancora oggi, per una sottoscrizione non televisiva). Chi vi scrive ed Ezio Mascarino, cronisti de La Stampa, lavorarono per dieci mesi, r cioè sino all’estate del ’95, insieme ai colleghi delle redazioni locali, a distribuire aiuti nella zone di Alessandria, Asti, Alba e lungo l’asse del Tanaro. Furono aiutate oltre 20.000 famiglie, centinaia di piccole aziende, ricostruite scuole ed asili, completamente ristrutturato l’ospedale infantile di Alessandria.

Un lavoro immane, coordinato da quello straordinario stratega della solidarietà che era Marco Marello, allora caposervizio in Cronaca.

 

Cerchiamo dentisti e odontotecnici volontari

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo l’appello dell’Associazione Protesi Dentaria Gratuita di via Negarville, a Torino. Uno straordinario esempio di volontariato professionale, che supportiamo finanziariamente da anni e che dal 1987, anno di fondazione, ha rappresentato una soluzione per oltre 10 mila pazienti in difficoltà economica.

“Associazione Protesi Dentaria Gratuita Onlus ODV ricerca figure professionali da inserire nel proprio organico.

Le figure volontarie ricercate sono:

  • Odontoiatri, anche neolaureati
  • Assistenti studio odontoiatrico
  • Odontotecnici

Diventa volontario dell’Associazione Protesi Dentaria Gratuita operante dal 1987 come studio odontoiatrico e laboratorio odontotecnico per aiutare i cittadini nelle condizioni economiche più svantaggiate.

I giovani odontoiatri troveranno il supporto di colleghi esperti, gli ASO acquisiranno flessibilità lavorando con più odontoiatri.

Dona il tuo tempo e le tue capacità, entra nella cultura della solidarietà.”

Per maggiori informazioni, clicca qui

 

Haiti, le vittime del terremoto sono quasi 2000

Angelo Conti, La Stampa 18 agosto

Millenovecento morti. Un sistema sanitario pubblico inesistente. Bande armate che ostacolano i soccorsi. Persino una tempesta tropicale in atto in queste ore. Lo spaventoso terremoto (di 7,2 gradi) che ha devastato Haiti la vigilia di Ferragosto richiede l’attenzione di tutti. Soprattutto per noi di Specchio dei tempi che abbiamo già vissuto, undici anni fa, il dramma del precedente terremoto (meno violento, ma con epicentro la capitale Port Au Prince, quindi con migliaia di morti)  Allora, attraverso la fondazione  intervenimmo per sostenere l’attività dell’Ospedale Saint Camille di Port Au Prince, contribuendo anche alla realizzazione di un ambulatorio a Jeremee, nella parte più meridionale dell’isola, che risulta essere oggi anche la zona più colpita dall’ultima scossa.

DONA ORA PER HAITI

“Al momento le priorità sono due – spiega padre camilliano Antonio Menegon – l’assistenza ai feriti che spesso si trovano in villaggi completamente privi di strutture mediche di base e il reperimento di alternative abitative alle case distrutte.  La prima emergenza è resa più critica sia dalle strade che attraversano la tormentata e montuosa area colpita e la dalla presenza di bande di criminali che, dopo le recenti traversie politiche del paese, hanno preso forza e che compiono continuamente rapine, rapimenti e violenze. Accanto al dramma del terremoto, qui dobbiamo dunque fare i conti anche con un profondo dramma sociale. Subito dopo dovremo pensare alla ricostruzione: per fortuna qui con poche migliaia di euro si può costruire una casa capace di ospitare anche famiglie con molti bambini, come sono quasi tutte sull’isola”.

DONA ORA PER HAITI

Padre Robert Daudier è il direttore dell’Ospedale Saint Camille di Port Air Prince: “La scossa è stata violentissima anche nella capitale, ma è nella zona di Jeremee che la situazione è davvero tragica.  Di fatto, è difficile portare soccorsi via terra perché l’area di Martissant, lungo il percorso, è in mano ai banditi da più di 2 mesi: sparano alle auto di passaggio, aggrediscono i passanti, rapiscono chi può pagare qualcosa, ed i bianchi sono i più a rischio. Abbiamo bisogno di aiuto per superare queste situazioni difficili, magari cercando di utilizzare anche un elicottero. La popolazione non ce la faceva  già più di fronte a queste terribili condizioni socio-politiche. Ed ora è arrivato il terremoto, con centinaia e centinaia di morti, migliaia di case distrutte, decine di migliaia di famiglie in gravissima difficoltà, anche alimentare”.

Angrogna, consegnati 18 mila euro: la raccolta continua

Angelo Conti
La Stampa, 29/06/2021

Ieri mattina a Pinerolo, Specchio dei tempi ha incontrato le due famiglie (con 6 figli) che hanno perso la casa nel rogo dello scorso maggio ad Angrogna. La fondazione ha consegnato loro 18.180 euro, raccolti fra i lettori de La Stampa. 

La sottoscrizione comunque continua: i resti della baita dovranno infatti essere rasi al suolo e la struttura ricostruita. Un percorso che si annuncia lungo e complicato, anche da non poche difficoltà burocratiche. «Purtroppo – ha spiegato Silvia Bertin – la nostra vecchia casa non sarebbe in alcun modo irrecuperabile. Il fuoco avrebbe danneggiato persino le lose e le pietre che la sostenevano, come tutte le baite delle nostre montagne. Ci hanno persino detto che dovremo assumerci i costi di smaltimento di queste pietre, fatto che ci sembra quasi incredibile trattandosi appunto di pietre che provengono da quella stessa montagna».

Continua Bertin: «Stiamo cercando di capire se tutte queste valutazioni siano corrette. Ed intanto attendiamo il contributo che ci potrebbe venire dalle assicurazioni, ma anche qui il percorso verso un parziale risarcimento è partito con molta calma. Intanto abbiamo affittato una casa e vivremo lì sino a quando non sarà possibile rientrare in quella baita, che vorremmo comunque ricostruire».

Per le due sfortunate famiglie di Angrogna si può ancora donare qui.

 

Rogo di Angrogna, una raccolta per le famiglie senza casa

Angelo Conti

Due famiglie, due coppie con 6 figli, la più piccola ha 4 anni. La loro baita è stata distrutta da un incendio, dieci giorni fa, ed ora vivono in 10 in due stanze, una sistemazione di fortuna in attesa di poter trovare una soluzione stabile e tornare alla vita.  Tutto questo ad Angrogna, in Val Pellice, sulle montagne pinerolesi. Un paese che lotta contro lo spopolamento da sempre e che conta appena 800 abitanti, con l’orgoglio di una scuola primaria che sopravvive a fatica, ma sopravvive. E con 30 bambini che frequentano la “interclasse”:  sono la speranza di questo comune ed anche un po’ di questa valle.

Le famiglie Bertin e Ainardi sono da sempre legate a questa terra. “Vivere qui è una scelta – spiegano –  e spesso la distanza dai centri più grandi complica la vita ed anche il lavoro. Ma crediamo nel valore dell’appartenenza al territorio e queste sono le nostre montagne. Faremo di tutto per continuare a stare qui”.

L’incendio li ha sorpresi un mattino all’ora di colazione. “Eravamo in cucina ed abbiamo notato un po’ di fumo. Sono andata in camera da letto e l’ho trovata ormai in fiamme. Il fuoco era partito dal camino e stava aggredendo facilmente una casa, costruita anche con tanto legno. I vigili del fuoco hanno fatto il possibile ma sono rimasti in piedi solo i muri esterni di pietra, l’interno è completamente distrutto. Ci sarà da lavorare molto per tornare a vivere lì”.

Il danno è evidente, quantificabile in molte decine di migliaia di euro. “Qualcosa è coperto dall’assicurazione, perché eravamo in un affitto a riscatto, ma economicamente è una mazzata terribile”. I due capifamiglia sono un camionista ed un elettricista, gente che lavora duro ma con risorse limitate, considerato anche il territorio. La solidarietà della gente di montagna non è mancata:  “Ci siamo trovati vicina tutta Angrogna e questo ci ha dato tanta forza dopo la disperazione iniziale, ma ora siamo di fronte alla sfida più difficile. Quella di trovare risorse ed aiuti per ricostruire la nostra casa e continuare a vivere qui”.

Frutta e verdura per gli anziani più poveri

Angelo Conti

Con le prime 42 consegne di frutta e verdura a decine di anziani del progetto forza nonni ed al team di Suor Cristina che si occupa delle Colazioni dei poveri, è da ieri operativo il progetto che lega Specchio dei tempi ai giovani di Solidarietà Alimentare.

L’invenduto dei mercati generali Cat agli anziani, alle mamme sole, ed ai senza tetto dei progetti di Specchio dei tempi. E presto faremo ancora di più, insieme.

Bando Imprese, scelti i 250 vincitori: via agli aiuti

Di Angelo Conti
La Stampa, 06/04/21

In queste ore i 250 vincitori del bando “Un respiro per Torino 2”, proposto dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi anche grazie a un importante contributo di Lavazza, stanno ricevendo la comunicazione formale ed entro la fine di questa settimana si vedranno accreditare un bonifico di 2000 euro. Sono titolari di piccole e piccolissime attività di Torino e provincia. Fra questi, baristi, parrucchiere, affittacamere, calzolai, librai, decoratori, guide turistiche, fotografi, elettricisti e maestri di sci.

Il mondo di chi ha dovuto fare i conti col Covid, spesso patito in prima persona, con le restrizioni o semplicemente con le paure della gente. Una tangibile risposta agli incassi crollati, al rischio di non rialzare più la saracinesca, allo spettro della povertà. L’iniziativa è stata chiusa, dal momento del lancio ai pagamenti, in un mese esatto: dovevamo fare presto e presto abbiamo fatto.

Complessivamente le domande sono state quasi 700, di queste circa 500 avevano i requisiti per essere esaudite. Il budget, salito dagli iniziali 200.000 euro (quelli messi a disposizione da Specchio dei tempi) sino a 500 mila euro, grazie all’intervento di molti donor piccoli e grandi (fra cui Lavazza), ci ha consentito di premiarne 250. Ed è stata una scelta difficile e sofferta, con l’obiettivo di individuare e sostenere le attività che apparivano più a rischio. Mezzo milione di euro, in fondo, sono in aiuto modesto per risollevare una provincia che ansima da oltre un anno, ma era quanto potevamo mettere in campo per dare una mano concreta e un segnale di amicizia e condivisione. Abbiamo così replicato l’analoga iniziativa della scorsa primavera.

Complessivamente, dall’inizio della pandemia, Specchio dei tempi ha sostenuto, con il sistema dei bandi, oltre 700 piccole imprese (in grandissima parte piemontesi) erogando circa 2,5 milioni di euro. Intanto è ripartita la sfida al Covid di Specchio dei tempi che in un anno esatto ha fornito oltre 1,1 milioni di dispositivi di protezione, centinaia di apparecchiature, ecografi, letti, monito e persino 2 Tac, al Martini e all’Amedeo di Savoia, e un sistema di radiologia portatile di alta gamma alle Molinette. Raggiungendo così centinaia di pubbliche assistenze e 19 ospedali piemontesi. Oltre ad aver aiutato oltre 3500 famiglie attraverso lo Specchio Point e consegnato oltre 20.000 spese gratuite e 45.000 pasti. Uno sforzo vicino ai 10 milioni di euro di valore reale.

Oltre 400 candidati al bando per le imprese di Torino

Di Angelo Conti 

Scadono lunedì a mezzanotte i termini per la presentazione delle domande per partecipare al bando di Specchio dei tempi a favore delle piccole e piccolissime attività di Torino e provincia, il secondo dopo l’inizio della pandemia. Sono oltre 400 le domande già pervenute, mentre la raccolta delle risorse, aperta da Specchio dei tempi con un versamento di 200.000 euro (somma subito raddoppiata da Gruppo Lavazza), ha toccato quota 500.000 euro, cifra che permette al momento di sostenere 250 attività.  Già martedì cominceremo la verifica dei requisiti per la successiva selezione, che contiamo di terminare il giorno di Pasquetta. L’invio dei bonifici alle microimprese vincitrici è previsto per martedì 6 aprile. Concluderemo così tutte le operazioni del bando, dal suo lancio all’invio dei fondi, in un mese esatto. Con il solo rammarico di non poter stare vicini a tutti.

Partecipa

Questo il dettaglio delle donazioni già incassate: Fondazione La Stampa-Specchio dei tempi 200.000 euro, Gruppo Lavazza 200.000; N.N. 50.000; Battaglio Spa 10.000; Acqua Sant’Anna 5.000; Borello Supermercati 4.000: 2 A Spa 1.000, Associazione Individua 1.000. Altre donazioni per 7.950 euro.

Intanto è ripartita la sfida al Covid, per Specchio dei tempi che in un anno esatto ha donato oltre 1,1 milioni di dispositivi di protezione, centinaia di apparecchiature fra ecografi, letti da rianimazione, monitor e persino 2 tac, a centinaia di pubbliche assistenze ed a 19 ospedali piemontesi. Oltre ad aver aiutato oltre 3500 famiglie attraverso lo Specchio Point e consegnato oltre 21.000 spese gratuite e 45.000 pasti a indigenti ed anziani. Uno sforzo vicino ai 10 milioni di euro di valore reale.