Otto anni di defibrillatori: ne abbiamo donati 360

Angelo Conti

Samuele, 4 anni, ha un cuore birichino che, fra qualche tempo, i chirurghi del Regina Margherita gli dovranno cambiare.  Adesso va all’asilo, con tanti amici, ed è un bimbo felice.  Però, proprio quel cuoricino un po’ discolo potrebbe incontrare all’improvviso qualche difficoltà, sino a fermarsi. E i suoi genitori, giustamente preoccupati hanno scritto a Specchio dei tempi: “Alla scuola dell’infanzia, che Samuele frequenta, il defibrillatore non c’è. Potete fare qualcosa?”. Detto fatto. Dopo 8 anni di attività, dopo aver collocato 359 defibrillatori in scuole, piscine, stadio, palestre, ospizi, case di quartiere, ma anche in piazze e strade, non potevamo certo restare insensibili di fronte a questa richiesta.

E così, stamattina, abbiamo deciso di festeggiare nel modo migliore il compleanno dell’iniziativa di Specchio dei tempi, andando alla Tesoriera, in via Asinari di Bernezzo, nella scuola dell’Infanzia. Qui c’erano ad accoglierci anche Samuele e i suoi genitori, con la responsabile pedagogica del plesso Umbertina Tomaselli e con Marcello Segre, molto più di un collaboratore di Specchio e soprattutto l’uomo che riesce a gestire dal 1974 (prima con Piemonte Cuore ed ora con l’Associazione Lorenzo Greco)  la logistica di una operazione immensa.

In tutta Europa, una sola fondazione, olandese, ha donato più defibrillatori di Specchio dei tempi. E l’essere secondi, in tutto il continente, nel contrasto agli arresti cardiaci improvvisi, comporta un lavoro continuo ed attento. In tutto questo, prezioso (c’era anche lui ieri mattina) è l’ausilio di Mario Greco che ad 80 anni suonati non dimentica il nipotino Lorenzo, morto per un arresto cardiaco su un banco di scuola all’Istituto Agnelli. “Fatti che non devono accadere più”.

La donazione del defibrillatore, a nome dei lettori de La Stampa, ha commosso tutti, anche la mamma di Samuele, Barbara: “Ora saremo più sereni, quando Samuele è all’asilo. Potremo vivere un poco più tranquilli. Lui è un bimbo che combatte: a 7 giorni di vita il cardiochirurgo Carlo Pace Napoleone l’ha sottoposto ad una operazione quasi disperata. Bravissimi i medici, ma bravo anche lui. Ora aspettiamo, con fiducia, il trapianto”.

Così stamattina è stata una festa. Ora, nel corridoio dell’asilo, è in bella vista un defibrillatore automatico giallo, dotato ovviamente anche delle piastre pediatriche. Un amico silenzioso e discreto, ma pronto ad aiutare Samuele ed anche tutti gli altri bambini.

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