Attentato in Iraq, Specchio vicino ai bimbi curdi anche a Capodanno

di Angelo Conti

LA SCUOLA CURDA ATTACCATA DALL’ISIS
SPECCHIO DEI TEMPI VICINO A QUEI BAMBINI,
ANCHE L’ULTIMO GIORNO DELL’ANNO

Cinque bambini curdi sono stati uccisi ieri, a Fallujia, in Iraq, in un attacco portato dall’Isis ad una scuola. La notizia non ha praticamente trovato spazio nè sui giornali nè nei telegiornali italiani. E questo mette tristezza. Noi di Specchio dei tempi, però, vicini ai bimbi curdi ci siamo sempre stati. Costruendo nel campo di Dhuok due strutture loro dedicate e sostenendone l’attività. E torneremo laggiù anche nel 2020, con un programma di aiuti che stiamo mettendo a punto in queste settimane.
Qui sotto la triste notizia ed anche un’immagine dei nostri bimbi di Dhuok, che abbracciamo. Soprattutto oggi…

 

IRAQ: ESPLODE UNA BOMBA ALL’USCITA DA SCUOLA A FALLUJA, MORTI 5 BAMBINI
Baghdad, 30 dic. (Adnkronos/Aki) – Almeno cinque bambini sono rimasti uccisi nell’esplosione di una bomba all’uscita di una scuola di Falluja, in Iraq. Ne ha dato notizia l’agenzia di stampa irachena Nina, secondo cui “cinque studenti sono morti da martiri dopo l’esplosione di un ordigno collocato da terroristi dell’Isis nei pressi della scuola al Baqia”. Le autorità irachene hanno poi annunciato la morte di sette presunti membri del gruppo terroristico in un raid nella zona montagnosa di Badush, nella provincia settentrionale di Ninive.

Specchio con i bimbi curdi sopravvissuti all'Isis

di Angelo Conti

Specchio dei tempi è anche un grande papà. Aiuta, fa crescere, a volte coccola bambini in ogni parte delle mondo. Ma i piccoli curdi yazidi, che ho reincontrato stamattina nel campo di Duok, nelle due strutture che la nostra fondazione ha realizzato qui in Kurdistan, sono bambini speciali. Negli occhi hanno anni passati in un clima non solo di guerra, ma anche di violenze inaudite, di ogni tipo. Non è un mistero che, per aberranti questioni religiose, l’odio del califfato fosse profondissimo verso questa etnia di agricoltori, educati e rispettosi. Moltissimi gli uomini yazidi uccisi, moltissime anche le donne vendute nei mercati di Mosul.

Siamo dunque orgogliosi, adesso, di poter dare loro una mano assistendoli nella gigantesca tendopoli che li ospita. Tutto questo grazie al generoso impegno dei lettori de La Stampa, autori di un’altra straordinaria impresa di solidarietà. Con il supporto tecnico e logistico del Gruppo Umana Solidarietà.

⇒ DETTAGLI SUL PROGETTO (basta un clic per donare)
 
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Erbil, "Mirror of peace" entra nella fase operativa

Angelo Conti

Inizio attività a metà settembre con i piccoli curdi in rete per dialogare con altre realtà legate a Specchio nel mondo

Si chiama Mirror of peace, Specchio di pace, il progetto che Specchio dei Tempi, con il supporto operativo del Gus di Macerata, sta realizzando nel campo profughi di Khane a Dujok, nel nord del Kurdistan. L’iniziativa, che è condotta in stretto contatto con la Weo e con le organizzazioni internazionali a cominciare dall’Onu, prevede la realizzazione di due strutture prefabbricate. L’inizio dell’attività nel campo è prevista per metà settembre, suppergiù negli stessi giorni in cui verrà inaugurata in Italia la scuola di Arquata del Tronto. Due realizzazioni di Specchio dei Tempi che saranno collegate nel progetto “Connettiamo i bambini del mondo” che stiamo sviluppando con le creazione di una rete fra scuole e strutture dedicate ai più giovani che Specchio ha realizzato in tutto il mondo (Nepal, Sri Lanka, Kurdistan, Italia, Thailandia). Connesse anche cinque scuole italiane, a Torino l’Istituto Comprensivo Pertini.

Mirror of peace offrirà a preadolescenti e adolescenti un potenziamento delle attività didattiche. Il centro si configurerà come un luogo di aggregazione e incontro, attraverso il supporto di animatori e una presenza “discreta” di personale specializzato. Attività didattiche quali informatica ed inglese saranno accompagnate da momenti di “libertà” dove i giovani potranno utilizzare gli spazi comuni del centro per socializzare, leggere, accedere ad internet o guardare dei film. Il centro “Mirror of peace” è uno spazio giovanile dove sarà promossa la partecipazione attiva dei giovani all’organizzazione delle attività e dove gli operatori cercheranno di creare le condizioni per un superamento dei traumi ed un ritorno alla “normalità”.