Da Fossano al confine rumeno, domani parte un tir di aiuti

Paola Scola, La Stampa

La sottoscrizione di Specchio dei tempi ieri superato stamattina quota 700.000 euro, con oltre 3000 donazioni. Un bel viatico, alla vigilia della nuova partenza per aiutare i profughi ucraini. La «spedizione» di domani, nella quale la fondazione de «La Stampa» collabora con Confartigianato Cuneo, sarà imponente. Decine di pallets. «Useremo un tir e un pullman da 54 posti, vuoto in partenza – spiega il vicepresidente operativo di Specchio, Angelo Conti -. Si va a Siret, confine romeno».

Il «tandem» tra Specchio dei tempi e Confartigianato Imprese Cuneo per raccogliere sostegni immediati ai profughi dimostra di essere vincente. Come già nell’alluvione 2020. Lo conferma il presidente provinciale dell’associazione, che riunisce 9 mila imprese, Luca Crosetto: «Siamo soddisfatti di come è andata la raccolta, della risposta dei nostri associati. Organizzata e pubblicizzata in pochissimi giorni, l’iniziativa ha permesso di raccogliere non solo quintali di farmaci, prodotti igienico-sanitari e cibo a lunga conservazione, ma anche 30 mila euro di offerte, con cui acquisteremo altro materiale analogo da portare al confine della guerra».

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E ancora: «Sappiamo che, purtroppo, non sarà sufficiente a far ripartire tutte quelle persone in atroce difficoltà, ma sarà un aiuto immediato, per rispondere a gravi urgenze di prima necessità. Il mio ringraziamento è d’obbligo a tutte le aziende, perla catena di solidarietà, e alle due farmacie che ci hanno permesso di allestire anche numerosi kit di prima emergenza. E poi Specchio dei tempi: per noi poter contare sulla fondazione de “La Stampa” rappresenta la certezza di tempi certi e intervento immediato. Ha reso ancor più credibile e accreditata la nostra iniziativa».

Uno dei bus umanitari partito nei giorni scorsi

Quando partite? Crosetto: «Oggi terminiamo le raccolte di materiale e denaro, giovedì il viaggio, che dovrebbe consentire la consegna a destinazione entro 30 ore». Tante aziende hanno donato. Nonostante la crisi. Crosetto: «Un punto di orgoglio. All’appello hanno risposto subito, in modo capillare, donando ciascuna quanto possibile. Siamo tutt’altro che in un bel momento, ma la guerra, dover fuggire lasciando tutto, ecco, non c’è paragone. Perciò ringrazio tutti: dai nostri funzionari alle 200 persone di Confartigianato che hanno reso possibile la gestione operativa della raccolta anche nelle 4 sedi zonali aggiunte al centro logistico di Fossano. Dal direttore Joseph Meinen alle 17 sedi in provincia».

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