Cuneo, sorrisi di mamme e bimbi ucraini

Scola Paola
La Stampa, 29/03/22

Irina ha otto anni. Magra, i capelli biondi e sottili raccolti in una coda. Guarda l’uovo di Pasqua aperto sul tavolo, ma scrolla la testa. «No». Quando, però, una mano amica spezza un angolo di cioccolato e glielo porge, cerca lo sguardo della mamma, poi i suoi occhi azzurro cielo si illuminano. Afferra quel pezzetto, lo divora con il sorriso che ogni bambino della sua età dovrebbe sempre avere sul viso.

Dona Ora

Come Irina, ieri nella redazione de «La Stampa» a Cuneo sono arrivati altri bimbi. Quelli delle prime trenta famiglie ucraine a cui Specchio dei tempi ha consegnato l’aiuto da 500 euro ciascuna, quale «sostegno di benvenuto» a chi è giunto qui nelle scorse settimane. In fuga dalla guerra e dai bombardamenti. Madri con i figli, qualche volta insieme alle nonne. Come Tonia, che per tre anni ha lavorato da badante a Trappa di Garessio e, quando è scoppiato il conflitto, si è rivolta agli amici di allora. Che, senza esitare, le hanno messo a disposizione un alloggio, anche per ospitare la figlia e i due nipoti. Ed è lei ad aiutare nella traduzione, mentre il team di Specchio controlla che ci siano il passaporto e la registrazione al Consolato di Torino, dov’è necessario telefonare per richiedere il contributo. Una verifica che la fondazione de «La Stampa» fa con tutte le famiglie, per garantire la regolarità della situazione e il diritto all’aiuto.

Alcune donne, che vivono in Italia da tempo, collaborano a ricevere in redazione i profughi. A spiegare la procedura c’è anche don Alessio Budziak, riferimento della comunità ucraina cattolica di rito bizantino nel Cuneese. «Quasi nessuno dei miei connazionali che arriva parla l’italiano – spiega -. In pochi conoscono qualche parola di inglese. Ma fare sentire che parliamo la loro lingua li fa sentire a casa. E ne hanno più che mai bisogno».

Don Alessio (che si presenta come «don Alessio di Garessio», perché abita nel paese della val Tanaro ormai da anni) sottolinea: «Tutte le famiglie che hanno raggiunto l’Italia e questa terra vi ringraziano per quanto la gente fa per loro. Sono commosse. Hanno ricevuto tanto, ma hanno anche il desiderio di tornare al più presto in Ucraina, dove è rimasto il loro cuore, accanto ai familiari che non hanno potuto o voluto allontanarsi». Come gli uomini tra i 16 e i 60 anni, che non possono lasciare il Paese. Mentre è autorizzato a farlo, ad esempio, chi ha tre figli.

Dona Ora

Mentre racconta, il sacerdote fa l’appello, spiega come ritirare la busta di Specchio, scambia qualche battuta in ucraino e saluta chi arriva. Alcune famiglie già le conosce: «A Peveragno hanno accolto una nonna con due figlie, di cui una dentista, e tre bambini. Lei dirigeva un’orchestra ed era nel mondo dell’arte. Poi, parlando inglese, dalle notizie internazionali ha cominciato a temere l’uso di armi chimiche da parte degli aggressori. Così sono scappati. Laggiù facevano una bella vita, agiata, ma per salvare il futuro dei loro figli hanno scelto di rinunciare a tutto e fuggire. Questa è la ragione della fuga per tanti miei connazionali: mettere in salvo la vita dei figli».

La consegna

Per raggiungere l’Italia, «un gruppo ha pagato mille euro un pulmino – aggiunge don Alessio -. Altri sono partiti su due macchine piene. Ma come si fa a stipare una vita in così poco spazio?». Le mamme ucraine hanno un sorriso dolce – e grande dignità -, quando si cimentano a dire «grazie» in italiano. O sentono la risata dei piccoli. In redazione sgattaiola anche un «ometto» di un anno, incantato sul balcone dal passaggio delle auto in corso Nizza. Oppure una «farina» con il broncio, che non si separa dall’orsetto di peluche. Li tengono stretti, i loro bambini, fra le braccia o per mano. Quasi come se quegli abbracci nati in fuga dovessero proteggerli da tutto.

Dona Ora

Farli sentire a casa. Quella casa che, per esempio, a Canale in sei hanno avuto grazie alla generosa ospitalità di una coppia, che vive di uno stipendio solo (e neppure così lauto), ma ha un cuore enorme. Come quelli delle migliaia di lettori de «La Stampa», che con le offerte hanno permesso a Specchio dei tempi di essere ancora una volta protagonista nella solidarietà concreta.

Come donare per i profughi della guerra

Si può donare cliccando qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, codice Iban IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, indicando nella causale per la gente dell’Ucraina.

Dona Ora

La Filarmonica TRT in concerto per l’Ucraina

Redazione

La musica può diventare anche strumento concreto di solidarietà. Da questa convinzione nasce la volontà della Filarmonica TRT di devolvere l’intero ricavato di “Concerto a sorpresa” alla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi Onlus che sostiene il popolo ucraino, duramente colpito dagli scontri delle ultime settimane. Il concerto della Filarmonica TRT di giovedì 17 marzo alle 20.30 all’Auditorium Lingotto, diretto dal maestro Gianandrea Noseda, vuole diventare così una vivida testimonianza di pace.

Biglietti

Concerto a sorpresa è un format che da sempre coinvolge ed emoziona il pubblico. Il programma rimane segreto e si svela solo durante la serata. “In queste settimane è impossibile rimanere indifferenti di fronte all’atroce guerra in Ucraina – dichiara Giuseppe Lavazza – La Filarmonica TRT che da sempre ha a cuore i valori di pace, fratellanza e assoluto rispetto per la persona si unisce al suo pubblico per trasformare la musica in un messaggio di unione, speranza e solidarietà”.

Al fragore della guerra rispondiamo con il suono dei nostri strumenti – dichiara il maestro Noseda – Il concerto del 17 marzo vuole essere il nostro contributo e il nostro messaggio di vicinanza alla popolazione ucraina”.

Biglietti

Tariffe: intero 15 euro, under 30: 10 euro.

Dove acquistare: i biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del Teatro Regio di Torino in Piazza Castello 215 – Torino, orari Lun-Sab 13-18.30, Dom 10-14, Tel. 01188152410118815242, e, in alternativa, su Vivaticket.com

Biglietti

Come saranno utilizzati i fondi raccolti

Che cosa sta facendo Specchio dei tempi per l’Ucraina? Ogni giorno navette, bus e tir della fondazione partono dal Piemonte e raggiungono i confini polacco e rumeno, per consegnare gli aiuti umanitari che vengono raccolti in città (qui tutti i centri dove è possibile donare). Al ritorno, accompagnano in Italia le famiglie in fuga dalla guerra, che una volta giunte a Torino ricevono accoglienza a aiuti economici. Per le mamme sole e i loro bimbi è stato avviato un progetto di assistenza e inclusione dedicato.

Per i profughi che non vogliono lasciare la loro terra, Specchio sta allestendo un Villaggio da 1000 mq a Cernivci, in Ucraina, a 30 km dalla Romania. Qui saranno ospitati 1000 sfollati ogni giorno. A tutte queste iniziative, e a molte altre in corso di sviluppo, sarà destinato il ricavato del concerto della Filarmonica TRT.

Da Ceva al confine, il viaggio di Massimo per aiutare i profughi

Paola Scola
La Stampa, 05/03/2022

Si trovava in Etiopia per lavoro, quando è scoppiata la guerra. Rientrato subito in Europa, per mettere in salvo moglie e figlio ha guidato oltre un giorno, senza mai fermarsi. Li ha raggiunti in Ucraina e portati in Italia, ma al Brennero lui, Massimo Orlando, imprenditore di Ceva, da trent’anni a Kiev, ha deciso di voler fare di più per quella terra, diventata la sua casa. Di voler aiutare sul campo.

«So bene come arrivare e spostarmi – ha spiegato -. Posso entrare in Ucraina, raggiungere famiglie e bambini e portarli in Italia. Ho la patente per guidare i pullman. Mi serve solo un mezzo per andare fin là». L’appello ha incrociato la strada di Specchio dei tempi, la Fondazione de «La Stampa», impegnata fin dalle prime ore dell’emergenza per aiutare chi è sotto le bombe e chi, invece, si è già messo in salvo in Piemonte.

Così Massimo, ieri mattina, ha salutato la sua famiglia, ha raggiunto Torino e si è messo subito al volante del pulmino da 9 posti, reso disponibile da Specchio dei tempi. Ed è partito, destinazione Ucraina. Per regalare la salvezza ai profughi. «Sto andando ai confini della Polonia – ha raccontato, dopo 5 ore di viaggio -, dovrei essere a Lvov tra circa venti ore. Ringrazio Specchio dei tempi. Se a qualcuno interessa il mio aiuto, sono qui».

Dona Ora

Non si ferma la generosità dei lettori de «La Stampa», che continuano ad aderire alla sottoscrizione per la gente dell’Ucraina, promossa da Specchio dei tempi e Specchio d’Italia. Ai 100 mila euro messi da disposizione dalle due Fondazioni, si è aggiunta un’onda di solidarietà che ieri sera ha superato quota 400 mila euro. Anche dalla provincia di Cuneo, con la partecipazione di cittadini che hanno voluto «ricambiare così l’aiuto ricevuto in occasione dell’alluvione 2020».

A fianco di Specchio c’è, ancora una volta, Confartigianato Imprese Cuneo (9 mila associati), che si è messa in moto per convogliare aiuti ai profughi. Ieri è iniziata la raccolta fra gli associati, che terminerà alle 12 di mercoledì. Giovedì il carico partirà da Torino per il confine tra Polonia e Ucraina. Un «ponte», gestito da Specchio, permetterà di recapitare direttamente alle popolazioni in difficoltà beni di prima necessità (farmaci da banco, bendaggi, cibo in scatola, latte a lunga conservazione, pannolini, carta igienica, prodotti per la pulizia personale). Il centro di raccolta, messo a disposizione da Aldo Caranta (vicepresidente nazionale Autotrasporti Confartigianato) è a Fossano, in via Sasso 22 (ore 9-19).

Dona Ora

Confartigianato Cuneo sostiene la raccolta per la gente dell’Ucraina

Redazione

Ha superato i 370 mila euro – grazie a 1502 donazioni dei nostri lettori – la sottoscrizione per la gente dell’Ucraina promossa da Specchio dei tempi e Specchio d’Italia. Ai centomila euro messi da disposizione dalle due fondazioni, si sono aggiunti oltre 270 mila euro arrivati nelle prime ore di raccolta: un’onda di solidarietà che non si è mai fermata grazie anche a decine di donazioni provenienti dalla provincia di Cuneo. E con noi è scesa in campo anche Confartigianato Cuneo che, insieme a Fondazione Specchio dei tempi, lancia una raccolta di aiuti per la popolazione Ucraina.

«Di fronte alla tragedia di una guerra — dice Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo che conta oltre 9 mila aziende associate — è nostro dovere agire a sostegno delle popolazioni colpite, ispirandoci al forte valore della solidarietà che da sempre contraddistingue la nostra associazione. Vogliamo essere vicini al popolo ucraino e a tutte le persone che a causa di questa guerra stanno vivendo ore di angoscia e preoccupazione, non soltanto con le parole, ma con i fatti, e siamo sicuri che le imprese associate in questi giorni sapranno rispondere in modo efficace e concreto al nostro appello».

Dona Ora

E’ stata avviata una raccolta di beni di prima necessità che giovedì 10 marzo partiranno da Torino verso il confine della Polonia. Verrà organizzato un «ponte», gestito da Specchio dei tempi, per recapitare direttamente alle popolazioni in difficoltà beni di prima necessità. Fra il materiale richiesto: farmaci da banco, farmaci per curare ferite (bendaggi), cibo a lunga conservazione (scatolame), lane a lunga conservazione, pannolini, carta igienica, sapone, shampoo e prodotti per la pulizia personale.

I prodotti dovranno essere consegnati in un apposito centro di raccolta, messo a disposizione da Aldo Caranta (già rappresentante territoriale e vice presidente nazionale del settore Autotrasporti di Confartigianato) a questo indirizzo: via Sasso 22, 12045 Fossano con orario 9-19. La raccolta inizia oggi e termina a mezzogiorno di mercoledì 9 marzo.